CRONACA

Scuola, conto alla rovescia per la prima campanella

Le attività didattiche riprenderanno l’11 settembre fatta eccezione per la Scotti: si inizia il 9 settembre

Arriva settembre e inizia il conto alla rovescia per l’inizio delle lezioni che, per tutti gli ordini e i gradi d’istruzione e per i percorsi formativi, avranno inizio mercoledì 11 settembre. Ancora una decina di giorni di relax per gli studenti ischitani prima del suono della campanella che, per gli studenti della Scuola Media Statale G. Scotti squillerà con ben 2 giorni di anticipo rispetto a quanto previsto dal Calendario Scolastico della Regione Campania. Con decisione del Collegio Docenti del 28.06.2019, la Scuola Media Statale “G. Scotti” di Ischia inizierà le attività didattiche già a partire dal 9 settembre.

La Dirigente Scolastica Dott.ssa Lucia Monti ha emesso in tal senso opportuna informativa al Comune d’Ischia a all’utenza interessata, che è stata pregata di attrezzarsi per tempo per fare in modo che l’anno scolastico inizi regolarmente.Si dovrà aspettare il prossimo 1° e 2 novembre, per vedere i cancelli chiusi anche al mattino. Niente festa il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre quest’anno capita di domenica. Dal 21 al 31 dicembre 2019 e dal 2 al 5 gennaio 2020 le scuole saranno chiuse per le vacanze natalizie e chiuse anche il 24 e 25 febbraio 2020, lunedì e martedì di Carnevale. Per le festività pasquali bisognerà aspettare il 9 aprile: scuole chiuse fino al 14 aprile 2020. Altro ponte quello del primo maggio 2020, festa dei lavoratori e il 1° giugno 2020, ponte della festa della Repubblica.Le attività didattiche termineranno sabato 6 giugno 2020, per un totale previsto di 204 giorni di lezione (203 giorni di lezione nel caso in cui la festività del Santo Patrono ricada in periodo di attività didattica).

Nelle scuole dell’infanzia le attività educative termineranno martedì 30 giugno 2020. “Quest’anno –ha spiegato l’assessore all’Istruzione Lucia Fortini – per l’approvazione del calendario scolastico abbiamo voluto chiedere la partecipazione, oltre che del mondo scolastico attraverso i sindacati e l’Usr, delle famiglie attraverso le associazioni di genitori, per ascoltare anche le loro voci. Una scelta dettata dalla volontà di questa amministrazione di rendere la scuola sempre più un luogo di inclusione e dialogo”.

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