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Scuole e doppi turni, niente alibi: hanno fatto una figuraccia

Capiamo tutto. Capiamo tutti. E, come si scrive nei necrologi, siamo vicini a tutti. Tutti coloro che con un atto folle avevano pensato di mettere il piede sull’acceleratore e lasciare il cerino in mano all’amministrazione comunale di Casamicciola, dimenticando un particolare fondamentale: a prescindere da ogni altra considerazione, non stanno parlando di casa loro e dunque non avrebbero avuto nemmeno potere decisionale. E così hai voglia di mettere in moto apparati, soliti canali social (che ieri per la verità la loro l’hanno detta in maniera abbastanza chiara e netta, come vedremo tra poco), gente ferma davanti a una telecamera a recitare il copione. Stavolta, dopo la decisione di abolire i doppi turni da parte dei circoli didattici di Ischia e dichiarare la propria disponibilità ad accettare di ospitare gli studenti casamicciolesi soltanto di pomeriggio, l’hanno combinata davvero grossa. Talmente grossa che anche gli assalti all’arma bianca per la verità erano terribilmente patetici, oltre che apparire pretestuosi anche ad un bambino. Già, magari di quelli che frequentano la scuola. E preferiamo non profferire verbo su un dirigente scolastico che di fronte ad una decisione del genere fa semplicemente verbalizzare che “ne prende atto”. Quando si dice che Casamicciola non è in buone mani, forse non si dice una menzogna. Parendo proprio all’ambito didattico.

CASTAGNA: DECISIONE SCELLERATA, E’ UN ABUSO. ROBA VOMITEVOLE

Un po’ di commenti, allora, iniziando da quello del primo cittadino del Comune termale, Giovan Battista Castagna. Il quale nel pomeriggio di ieri, dopo un silenzio prolungato, ha deciso di iscriversi a referto dicendo la sua: “Dopo la decisione dei circoli didattici di Ischia, desidero innanzitutto ringraziare tutti i genitori degli studenti ischitani che hanno preso le distanze da una decisione che loro stessi – beneficiari di questo provvedimento – non hanno esitato a definire ‘scellerata’, e credo che questo sia tutto dire. Nel frattempo accolgo con piacere e con orgoglio il sentimento di comunità che si è registrato nei miei concittadini che hanno reagito malissimo a quanto accaduto, anche se mi auguro che il dibattito resti sempre su toni pacati. I loro interessi, lo giuro davanti a tutti, continueranno ad essere tutelati e preservati. Non c’è bisogno che ricordi a qualche dirigente scolastica, di Ischia così come di Casamicciola, che le scuole non sono certo di loro proprietà e che un provvedimento del genere quantomeno andava preventivamente comunicato al sottoscritto ed al mio collega sindaco d’Ischia. Stavolta si è andati decisamente oltre, informerò la dottoressa Franzese dell’accaduto”. Il finale è ancor più pirotecnico e decisamente al vetriolo: “Ma quando si arriva a speculare sulla pelle dei bambini  – spiega GB Castagna – e per giunta con l’avallo di chi dovrebbe tutelarli, vuol dire che siamo arrivati davvero un inaudito livello di oscenità. Dinanzi al quale, anche le ‘pezze a colori’ provate a mettere da chi ad ogni costo vuol mettere in cattiva luce il sottoscritto e la mia amministrazione, diventano qualcosa di vomitevole e patetico”. Parole dure, forti, decisamente che poco si addicono ad un primo cittadino cui semmai in passato è stato contestato di essere stato in talune circostanze troppo soft. Ma è chiaro che il “papocchio” realizzato è di quelli che difficilmente potevano passare sotto silenzio o risolti con un semplice chiarimento.

ISCHITANI E CASAMICCIOLESI UNITI DALL’INDIGNAZIONE

Ovviamente, il primo cittadino di Casamicciola non è stato l’unico. Sentimenti di profonda indignazione verso quanto messo in atto e siglato ad Ischia arriva da ogni latitudine e longitudine, gli stessi ischitani sono rimasti letteralmente schifati (e non avevamo dubbi, in fondo su quest’isola c’è ancora un tasso di civiltà superiore alla media) per una presa di posizione assolutamente intollerabile e che non rende il giusto merito all’altruismo che Ischia ha anche riservato e dimostrato in questa ed altre circostanze. Maurizio Pinto, ad esempio. Lui non è soltanto un ispettore di polizia, è anche una persona dall’integrità morale al di sopra di ogni sospetto. Se si abbandona a questo commento, un motivo ci sarà pure: “La scuola che discrimina. La scuola che mi fa vergognare di essere ischitano. Attendo di aderire ad un immediato ricorso al Tar”. Non crediamo servano ulteriori commenti, passiamo appresso. Passiamo a quelle che sono le conversazioni whataspp tra genitori delle scuole ischitane. Vi riportiamo, pur garantendone l’anonimato, quello che scrive una mamma di un giovane alunno casamicciolese: “Grazie Ischia. Sempre peggio, ma vi vorrei solo ricordare che i nostri figli non sono meno dei vostri e come sono stanchi i vostri anche noi lo siamo. Sicuramente non siamo lì per sfizio, in questo momento penso proprio che il terremoto ha sbagliato proprio la zona da colpire!”. Premesso che prendiamo immediatamente le distanze dalla conclusione del messaggio, ed anzi lo censuriamo e ne condanniamo fortissimamente i contenuti, abbiamo voluto pubblicarlo perché tutti gli autori di questa “minchiata” si rendano conto anche delle tensioni sociali che grazie alla loro decisione potrebbero scoppiare prossimamente. E a pensare che a piazzare un colpo del genere possano essere stati coloro che devono insegnare anche l’educazione ed uno stile di vita ai nostri figli, beh si rabbrividisce molto di più che a trovarsi al Polo Nord abbigliati solamente in mutande. E che il clima che potrebbe svilupparsi non è dei migliori, lo confermano anche le esternazioni di Sergio Piro: “Vista la riunione e la conseguente nota dove i circoli didattici di Ischia hanno deciso che non ci saranno più doppi turni e i nostri figli dovranno andare solo di pomeriggio a scuola, dimostrando per l’ennesima volta l’egoismo che li ha contraddistinti, salvando la faccia di qualcuno, propongo ai miei concittadini di iniziare a far vedere chi sono i terremotati di Casamicciola. Iniziamo a non spendere più un centesimo nel Comune di Ischia, poi sarà guerra aperta. Mamme, docenti e dirigenti di Ischia, vi dovete solo vergognare: io non auguro nulla di male agli altri, ma siete di animo bassissimo. Sciù…”. Ecco cosa si è ottenuto, atto secondo. E vi risparmiamo i commenti analoghi raccolti per strada nella giornata di ieri.

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L’AMAREZZA: “MAI FREDDI COME QUELLA GENTE LI’. FORZA CASAMICCIOLA”

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Non usa l’arma della diplomazia nemmeno Federica della Monica, che va giù duro ricordando in premessa: “Le scuole medie le ho finite da un po’, però ricordo bene che i miei insegnanti prima di spiegare la letteratura, la matematica, la musica ci hanno insegnato valori come la solidarietà, il rispetto, l’umiltà, cose che, da quanto si deduce da questo documento, hanno dimenticato i genitori e sopratutto gli ‘educatori ischitani’. Ho sentito, da bambini/ragazzi dei plessi colpiti dal terremoto, frasi del genere ‘ci hanno detto che siamo ospiti e che dobbiamo comportarci da ospiti e che dobbiamo solo ringraziare’ , ‘non abbiamo la carta igienica e nemmeno un armadietto’ per non parlare di voci del tipo ‘i casamicciolesi hanno portato i pidocchi a Ischia’, cosa che mi rifiuto di commentare per l’estrema e preoccupante ignoranza. Ma la cosa più preoccupante è l’assenza di valori che gli adulti stanno lasciando ai loro figli. Il terremoto è e resterà nostro. Ai miei compagni più piccoli dico: non c’è bisogno di aule, di banchi, di lavagne per poter parlare di scuola, basta la voglia di imparare e di acculturarsi per evitare di diventare freddi, insipidi e tristi come quella gente lì. Forza Casamicciola!”. Parole che veramente lasciano interdetti su come ci sia ancora chi riesca a difendere un’operazione del genere, davvero follia allo stato puro. A proposito di commenti, il “Premio Oscar”, se ci fosse, spetterebbe senza dubbio a Riccardo Sepe Visconti, che tira fuori una chicca di quelle degne di essere tramandate ai posteri. Sul suo profilo FB sintetizza tutto in poche righe: “Fatemi capire, la regola delle scuole ischitane agli ischitani vale anche per l’ospedale di Lacco Ameno?”. Riflessione azzeccatissima, e che rende l’idea della farsa che sia stata messa in atto nella mattinata di martedì presso la scuola Marconi. Una farsa che però rischia adesso di avere ripercussioni pesantissime. Specialmente quando, e non ci vorrà parecchio, verranno sgamati personaggi e interpreti di questa “genialata”.

 

 

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