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Senso unico al “quadrato” a Forio, è polemica

Dopo Monterone, il dispositivo esteso nella fascia oraria tra le 17 e le 22 anche a via Spinavola. La rabbia del consigliere di minoranza Vito Iacono che spara a zero contro l’amministrazione e parla di provvedimento “cialtronesco”

Dopo Monterone, il dispositivo esteso nella fascia oraria tra le 17 e le 22 anche a via Spinavola. La rabbia del consigliere di minoranza Vito Iacono che spara a zero contro l’amministrazione e parla di provvedimento “cialtronesco” (oggi per chi legge, ndr) e si ritiene valida fino al 30 settembre come previsto dalla già vigente ordinanza 138. Dalla pensione Iris e sino al Campo Sportivo di Forio è consentito il doppio senso di marcia”.

Appresa la notizia, il primo a far scattare la sua ira funesta (come già accaduto in occasione dell’iniziale senso unico a Monterone) è stato il consigliere di minoranza Vito Iacono che certo non le ha mandate a dire: “Estendere il senso unico anche a via Spinavola è cialtronesco. E mi limito a questa definizione. Convogliare tutta la circolazione in quella direzione è folle. Via Spinavola non è la superstrada, è una strada stretta ed altamente urbanizzata, ed alla fine della stessa non c’è una rotonda, un incrocio pazzesco con la strada principale dell’isola d’Ischia.Chi ha socialmente ucciso Monterone e la nostra Forio oggi prova ad esasperare i suoi cittadini”. Poi l’esponente politico spara ancora su sindaco e maggioranza: “Il problema della morte sociale e civile di Piazza Cerriglio non è dovuta al traffico, ma allo stato di degrado nel quale hanno tenuto quella piazza ed il paese ed a quello di bisogno e di disagio in cui hanno tenuto la nostra gente per comprare il loro consenso ed il loro voto a buon mercato, mortificando dignità ed orgoglio. E questa maggioranza e chi la rappresenta, uguale per l’80% a quella di 20 anni fa lo sa bene!

Infne ripeto e ribadisco che sono il primo a volere una diversa e migliore vivibilità delle nostre piazze e dei nostri quartieri, ma c’è bisogno di infrastrutture e servizi, per limitare l’uso e la circolazione delle auto, non di misure sulla viabilità su strade che non ci sono”. Poi l’amara conclusione: “Infine esprimo solidarietà ai miei concittadini ed alla polizia municipale esposta a scelte incomprensibili come la segnaletica in uso”.

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