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Serrara Fontana, braccio di ferro in consiglio comunale tra minoranza e maggioranza

Civico Consesso di “Sant’Anna” nel Comune montano. Lunedì sera, infatti, l’amministrazione del Comune di Serrara Fontana si è riunita in una nuova seduta di Consiglio Comunale.  Una seduta riguardante diverse tematiche, sia in tema contabile finanziario che di natura più prettamente politica. Al primo punto si è discussa l’approvazione dell’Equilibro di Bilancio per la gestione finanziaria 2017. Voto unanime favorevole quello espresso dalla maggioranza guidata dal sindaco Caruso sul documento in questione, che ha trovato – come c’era da immaginarsi – invece contrarietà da parte dell’opposizione costituita dai consiglieri Roberto Iacono, Palma Iacono, Tilde Trofa e Umberto di Iorio. Per la minoranza del Comune montano, infatti, troppe sarebbero state le discrepanze tra il Bilancio di Previsione, approvato poco più di due mesi fa e il nuovo documento relativo all’Equilibrio di Bilancio.  Ancora una volta maggioranza ed opposizione quindi si sono scontrate sulla linea programmatico-finanziaria intrapresa dal sindaco Rosario Caruso. «Tale differenze così sostanziali tra i due documenti – ha dichiarato il Consigliere Roberto Iacono – sono sintomo ancora una volta della poco chiara programmazione da parte dell’amministrazione». Attenzioni massima, quindi, da parte della minoranza nei prossimi mesi sul Consuntivo e su quanto sarà attuato dall’amministrazione di Serrara Fontana.

Braccio di ferro su questioni contabili e programmatiche a parte, il punto più scottante, all’ordine della seduta di Civico Consesso, ha riguardato, però, la vicenda relativa all’incidente del piccolo Denis Satta, il turista napoletano che, lo scorso mese di Giugno, aveva riportato un forte trauma cranico dopo essere caduto dal palco installato nel Borgo di Sant’Angelo in occasione della manifestazione “Torri in Festa Torri in Luce”.  In merito alla vicenda e alle possibili responsabilità dell’ente Comunale, Roberto Iacono – come  riportato in precedenti edizioni de “Il Golfo”- aveva, difatti, indirizzato, nelle scorse settimane, un’interrogazione al sindaco per avere chiarimenti sull’accaduto, senza però ottenere risposta, entro i trenta giorni di termine fissati dal regolamento del Consiglio Comunale. Ed è proprio in merito alla mancata risposta che, durante la seduta consiliare, si è accesa fortemente la discussione tra minoranza e maggioranza.  Ancora una volta Roberto Iacono ha  colto l’occasione per sottolineare al sindaco quanto le mancate risposte alla sua interrogazione siano state una mancanza di rispetto verso i Consiglieri dell’opposizione e di quella parte dell’elettorato che li ha votati lo scorso anno. Il primo cittadino,  di rimando,  ha però attaccato la minoranza sostenendo che i Consiglieri in questione stessero semplicemente cercando di speculare, a modo loro, sulla questione dell’incidente del giovane Denis.  Quisquilie a parte, comunque, dopo un’accesa diatriba, Caruso ha dato finalmente chiarimenti sulla vicenda ed in particolar modo sui rivolti giudiziari. La magistratura avrebbe, infatti, sanzionato la ditta –  la Teknoservice – in che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani nel Comune montano. Era infatti, quest’ultima ad essere preposta al controllo del palco oggetto dell’incidente. Le negligenze sull’accaduto sarebbero quindi imputabili alla ditta in questione e non direttamente all’ente comunale di Serrara Fontana.

Insomma, una seduta ancora una volta, bollente quella tenutasi nelle scorse ore e che ha visto ancora una volta uno scontro diretto tra opposizione e maggioranza. «Caruso, in qualità di sindaco – ha commentato Roberto Iacono a  margine del Consiglio Comunale- avrebbe dovuto dare il buon esempio e portare maggiore rispetto a noi consiglieri della minoranza che svolgiamo il ruolo assegnatoci dai cittadini. L’interrogazione, inoltre, è uno degli strumenti che viene usato in Consiglio Comunale per migliore l’azione amministrativa e il sindaco ha dimostrato di non tenere in conto delle regole stabile dal Consiglio Comunale. La nostra questione sollevata è stata quindi per lo più di natura politica.  Volevamo semplicemente chiarimenti rispetto ad un accaduto che ha portato, in ogni caso, dei danni all’immagine del Comune e non avevamo certamente interessi di fare alcuna speculazione sull’incidente accaduto al bambino. Se lo avessimo voluto fare, avremmo reso pubblica fin da subito la mancata risposta al’interrogazione posta e non dopo 35 giorni  dall’accaduto. E’ chiaro comunque che anche l’ente comunale ha la sua parte di responsabilità in questa vicenda».

Sara Mattera

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