POLITICAPRIMO PIANO

Sfiduciato GB Castagna, a Casamicciola arriva il commissario

Ieri mattina presso il municipio sono state protocollate le sette firme che siglano la fine dell’amministrazione guidata dall’ingegnere: ci sono gli autografi di Angela Di Iorio e Nuccia Carotenuto, con loro il “tradimento” di Giovanni Barile e Nunzia Piro

Tutto si consuma in una notte, anche se le avvisaglie c’erano state in un passato abbastanza recente, anzi recentissimo. Sette consiglieri comunali hanno firmato la sfiducia al sindaco Giovan Battista Castagna, sancendo di fatto la caduta dell’amministrazione comunale dallo stesso guidata. Gli autografi fatidici sono stati apposti dai consiglieri di minoranza Ignazio Barbieri, Loredana Cimmino e Arnaldo Ferrandino, da Nuccia Carotenuto e Angela Di Iorio (che da tempo avevano costituito un gruppo indipendente in seno al civico consesso) e da chi è rimasto all’interno della maggioranza a pieno titolo fino all’ultimo istante.

Parliamo di Giovanni Barile e del presidente del consiglio comunale Nunzia Piro, che evidentemente hanno accusato mal di pancia tali da ritenere non più “opportuno” proseguire il cammino con Castagna e la sua squadra. Ma è chiaro che la loro decisione ha risuonato come incredibile, paradossale, sotto certi aspetti ingiustificabile. Tra i firmatari non figura invece l’esponente d’opposizione Luigi Mennella. La bomba, dicevamo, esplode nottetempo e deflagra in tutta la sua “prepotenza” alle prime luci dell’alba, quando poi di fatto il clamore viene amplificato anche dai media locali sui cui siti internet rimbalza la notizia. L’ufficialità arriva poco dopo le 9 del mattino, quando il documento con le firme dei consiglieri dimissionari viene protocollati presso gli uffici municipali ex Capricho. A quel punto si consuma l’ultimo atto dell’amministrazione Castagna bis, il cui sindaco era stato rieletto con ampio suffragio nel maggio 2019 battendo così come già accaduto nel 2014 Arnaldo Ferrandino.

Per la minoranza hanno firmato Barbieri, la Cimmino e Arnaldo Ferrandino ma non Luigi Mennella. Il sospetto (fondato) della matrice giosiana e le annunciate (per adesso) conferenze stampa

Il documento, dicevamo, nel quale di fatto non sono riportate le motivazioni che hanno indotto gli ex consiglieri comunali a decidere la sfiducia. Poche parole, telegrafiche, esaustive e che non spiegano nulla forse perché almeno per qualcuno c’è davvero poco da spiegare: “I sottoscritti, nella loro qualità di consiglieri comunali di Casamicciola Terme, ritenendo che non vi siano più le condizioni politiche e istituzionali per il prosieguo della consiliatura e quindi con la comune intenzione di produrre lo scioglimento del consiglio comunale, rassegnano le dimissioni”. Chest’è, come direbbero a Napoli, un telegramma è più che sufficiente per lasciare un paese in balia del commissario prefettizio nel momento più “caldo” dell’anno (e non soltanto per le condizioni meteorologiche) e con tante problematiche ed emergenze sul tavolo che adesso dovranno essere affrontate e gestite in forma ordinaria fino alla prossima primavera, quando verosimilmente i cittadini casamicciolesi saranno chiamati nuovamente alle urne.

Voci di dentro raccontano che l’ispiratore della manovra – o almeno colui che i dimissionati abbiano guardato come “faro” e punto di riferimento sia stato l’eurodeputato Giosi Ferrandino, che tra l’altro ha ricevuto anche l’investitura a prossimo candidato a sindaco da parte di uno dei consiglieri della ex minoranza, ossia Ignazio Barbieri. La giornata è stata caratterizzata, tra l’altro, anche da una ridda di voci: su tutte, la più incontrollata riguarda proprio una conferenza stampa che vedrebbe protagonista Giosi, che dovrebbe svolgersi sabato e nella quale l’ex primo cittadino termale e di Ischia annuncerebbe in pompa magna la sua intenzione di correre per la fascia tricolore. Un rumor che, almeno fino alla serata di ieri, non ha trovato però conferma ufficiale da parte del diretto interessato. Giovan Battista Castagna, invece, salvo slittamenti, dovrebbe incontrare i giornalisti in una conferenza stampa che si svolgerà nel pomeriggio di domani. Sarà il momento per fare un’analisi politica ma anche per raccontare umori e sensazioni post defenestrazione, con l’ex sindaco che ha voluto prendersi 48 ore sabbatiche evitando di rilasciare dichiarazioni a caldo: insomma, meglio riordinare prima le idee e assorbire la botta. Che c’è stata, e negarlo sarebbe inutile: appena una settimana fa, non un secolo fa, Giovanni Barile e Nunzia Piro esprimevano parere favorevole al bilancio (contrariamente alla Carotenuto e alla Di Iorio che il civico consesso lo avevano disertato, e forse avrebbe dovuto suonare – questo – come un altro mezzo campanello d’allarme).

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