CRONACA

Comune Ischia vs Villari, Il Tar obbliga l’ente a rispondere entro tre mesi

Qualora non dovesse essere rispettato questo termine, è già stato nominato commissario ad acta il Segretario Generale del Comune di Forio

Continua la querelle a colpi di carte bollate tra i Villari ed il Comune di Ischia. Questa volta è stato chiesto ai giudici amministrativi di pronunciarsi sulla declaratoria di illegittimità del silenzio serbato dal Comune di Ischia entro un termine non superiore a 30 giorni; disporre la restituzione degli immobili con rimessione in pristino e corrispondendo i risarcimenti dovuti, nonché, in caso di ulteriore persistente inadempimento, per la nomina di un Commissario “ad acta” perché provveda in via sostitutiva, pronunciandosi sulla menzionata domanda. I Villari hanno agito avverso l’inerzia serbata dall’amministrazione comunale sull’istanza del 30.07.2021 con la quale hanno richiesto all’ente locale di attivare un procedimento per il pagamento di un’indennità o di restituire gli immobili per i quali vantano una titolarità.

Al di là della decisione dei giudici amministrativi, è in corso una procedura di mediazione (prossima riunione prevista per il 15 marzo), restando nella facoltà delle parti individuare rimedi alternativi finalizzati ad un componimento della controversia. I giudici della settimana sezione del Tribunale Amministrativo Regionale hanno accolto il ricorso dei Villari ed ordinato al Comune di Ischia di riscontrare l’istanza mediante adozione di un provvedimento espresso, entro e non oltre novanta giorni dalla comunicazione, o, se anteriore, dalla notificazione della sentenza. Spirato inutilmente tale termine, in accoglimento della domanda dei ricorrenti, il Collegio, ha già nominato commissario ad acta il Segretario Generale del Comune di Forio, con facoltà di delega, il quale provvederà, entro l’ulteriore termine di novanta giorni dalla comunicazione dell’inottemperanza a cura di parte ricorrente, in sostituzione dell’Amministrazione inadempiente. Le spese per l’eventuale funzione commissariale sono poste a carico del Comune di Ischia e, liquidate nell’importo già indicato nel dispositivo, pari a 700 euro. In conclusione il Comune di Ischia è stato anche condannato al pagamento delle spese di giudizio in favore dei ricorrenti (procuratori di se stessi), liquidate 1.500 euro oltre accessori come per legge, nonché rimborso del contributo unificato versato.

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