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Speciale elezioni, La lunga notte di Forio tra speranze e paure

FORIO. Una raffica di emozioni, con una notte davvero palpitante. Che tale lo è stata da subito, da quando cioè alle 23 è arrivato il triplice fischio di chiusura nei seggi e si è passati a guardare il primo dato, peraltro l’unico ufficiale nel momento in cui su una qualsiasi elezione cala il sipario. Alla fine a Forio, in termini di affluenza alle urne, è cambiato ben poco rispetto a cinque anni fa, quando però si voto in una giornata e mezza (ricordiamo che si andava ancora ad esercitare il proprio diritto anche il lunedì dalle 7 alle 15) ma va altresì ricordato che si trattava di un’elezione dall’esito scontato dal momento che di fatto attorno a Francesco Del Deo c’era praticamente il vuoto. La percentuale è chiara e parla di un 67.53% di affluenza, nel 2013 fu praticamente identica e si attestò al 67.11%. Poca roba, sicuramente ci si aspettava molto di più dopo che a mezzogiorno il primo dato fornito dal Viminale aveva fatto registrare la presenza ai seggi del 20.42% dei cittadini, praticamente il doppio rispetto alla precedente elezione. Un trend che però è pian piano scemato nel corso della giornata facendo chiudere i conti in maniera scarna e francamente deludente. Evidentemente, e questa è la prima analisi che va fatta, anche i toni “altissimi” che hanno caratterizzato comizi, interventi pubblici e sui social non si sono poi tradotti in una corsa ad andare a votare. Su questo, obiettivamente, c’è poco da discutere.

Per il resto dobbiamo fare una premessa: scriviamo e andiamo in macchina mentre praticamente (anche grazie ad una atavica lentezza nello spoglio, italico difetto al quale anche Forio non si è sottratto) le operazioni di scrutinio sono ancora all’inizio. Ma un dato emergeva, anche se al lettore lo poniamo con le pinze: tra i due principali candidati alla carica di sindaco, Francesco Del Deo e Stani Verde, non c’era in prima battuta uno scarto evidente a favore dell’uno o dell’altro, anzi pareva di assistere a un testa a testa. E così mentre qualcuno anche dal fronte del sindaco uscente (vedi il “barone” Nando Castaldi) non escludeva per la prima volta la possibilità di andare al ballottaggio, dall’altra c’era chi si affidava alla matematica sottolineando come – in presenza di un’affluenza non elevatissima – il numero di liste maggiore schierato da Del Deo rispetto a Verde potrebbe garantire la vittoria al primo turno. Ma gli analisti sin dalla prima ora si sono sbizzarriti anche a cercare di capire se poteva verificarsi l’anomalo fenomeno dell’anatra zoppa, ossia di un sindaco che potrebbe essere eletto con una maggioranza di consiglieri dell’altra coalizione. Insomma, la notte è stata lunga. Tanto, troppo. Domani il resoconto completo sul nostro giornale.

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