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Le presidi: «A gennaio speriamo di poter tornare in presenza»

La dirigente Maria Rosaria Mazzella dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo ‘Anna Baldino’ di Barano e la dirigente del Circolo Didattico Ischia 2 Patrizia Rossetti ci parlano della scuola nell’era della didattica a distanza

Ormai è una certezza: scuole chiuse sull’isola (eccezion fatta per Serrara Fontana) fino alle festività natalizie. Per vedere gli alunni in classe bisognerà aspettare il prossimo anno e le prossime decisioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ed il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca.

«Anche il sindaco si è allineato agli altri sindaci dell’isola (eccezion fatta per Serrara Fontana) per la sospensione delle lezioni in presenza fino al 23 dicembre. Poi ci sarà la consueta pausa natalizia e poi con il prossimo anno speriamo di poter tornare in classe». A dirlo Maria Rosaria Mazzella dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo ‘Anna Baldino’ di Barano. «La salute deve venire prima di tutto ma davvero mi auguro che il nuovo anno possa portarci nuovamente alla didattica in presenza e metterci alle spalle quella a distanza». Sui motivi che hanno spinto i sindaci a tenere ancora chiuse le scuole dell’infanzia e le cassi prime e seconde elementari, la dirigente non si sbilancia. «I sindaci hanno a disposizione i dati del contesto epidemiologico ed in base a ciò hanno assunto le proprie decisioni». «Per questo – continua la dirigente della scuola di Barano – non posso e non voglio criticare o entrare nel merito di queste decisioni». «Anche perché – incalza – da educatrice faccio il tifo per la didattica in presenza ma sempre e solo dopo aver posto in essere un’attenta analisi di contesto ovvero dello stato epidemiologico».

La didattica a distanza però non ferma la scuola «E’ una scuola diversa ma comunque presente, educativa ed efficiente», sottolinea la dirigente che sottolinea la propria «soddisfazione per l’alleanza educativa che si è creata tra la scuola ed i genitori. Le mamme ed i papà degli alunni della scuola che dirigo non hanno creato ‘fazioni’ e squadre pro-scuola aperte o scuole chiuse. Si sono alleati con la scuola per lavorare bene. Tutti abbiamo lo stesso obiettivo: tornare in classe in totale sicurezza». La preside Mazzella ci confida: «Non vedo l’ora di tornare alla normalità. Anche per noi dicenti e dirigenti questa non è una situazione semplice». Intanto la preside, in vista della possibile ripresa delle attività in presenza, sta cercando una soluzione per i bambini con handicap grave «In Questo periodo non è mancata l’azione di vicinanza alle famiglie e di sostegno ai bambini ed a gennaio dobbiamo essere pronti con laboratori ed altre attività mirate». Al Circolo Didattico Ischia 2, invece, i bambini diversamente abili sono in presenza per tre volte a settimana. «Con gli insegnanti di sostegno o di classe seguono la didattica a distanza, partecipano alle lezioni ed interagiscono con i compagni», ci spiega la dirigente Patrizia Rossetti.

Anche la preside della scuola ischitana non entra nel merito delle scelte dei sindaci «Non ho i dati per valutare se i sindaci dell’isola hanno fatto bene o male. Certamente i sindaci hanno posto in essere delle valutazioni alla luce della situazione epidemiologica del territorio. Ciò non toglie che da dirigente scolastica faccio il tifo per la didattica in presenza». «La dad – ci spiega ancora Patrizia Rossetti – non è la stessa cosa. Funziona per come è giusto che funzioni ma non potrà mai sopperire alla presenza fisica ed emotiva del bambino in classe». E spiega: «Come Circolo didattico Ischia 2 siamo partiti subito con la dad, abbiamo intercettato le difficoltà di non aveva i device ed abbiamo fornito a queste famiglie gli strumenti affinchè gli alunni potessero seguire a distanza ed abbiamo accolto i bambini diversamente abili in presenza seguendo le richieste dei genitori. Insomma, abbiamo fatto e stiamo facendo tutto il possibile tenendo conto che siamo nel pieno di una pandemia mondiale». Per dare anche ai piccoli alunni tranquillità ed una parvenza di ‘normalità’ i docenti delle classi quarte e quinte hanno organizzato per la giornata di oggi e domani una visita d’istruzione ad Urbino. Un percorso reale seppur in maniera virtuale. E poi ci sono in corso le registrazioni dei canti di Natale e l’organizzazione dell’Open day. Sempre tutto in maniera virtuale. «Non è semplice sia per gli insegnanti che per noi dirigenti – chiosa la preside Rossetti – ma tutti ci mettiamo tantissimo entusiasmo e ciò gratifica per ogni minuto speso per i bambini e per la scuola».

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