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Serrara Fontana,  arriva il “No” al Comune Unico

Una seduta lampo quella del civico consesso tenutosi martedì pomeriggio nella sala consiliare di Serrara. Giusto il tempo di votare  i due punti previsti all’ordine del giorno e discutere alcune questioni secondarie sollevate nelle ultime settimane dall’opposizione del Comune montano, costituita da Tilde Trofa, Roberto Iacono, Palma Iacono ed Umberto di Iorio. Come già avvenuto recentemente per il Comune di Barano e per quello di Forio, l’amministrazione di Serrara Fontana è stata chiamata, infatti ad esprimere il proprio parere sull’istituzione del Comune Unico dell’isola di Ischia, in vista della possibile indizione del referendum popolare che potrebbe portare gli isolani alle urne,già la prossima primavera, per decidere sull’unione delle sei amministrazioni. E, come da pronostico, nessun colpo di scena in Consiglio Comunale  sulla posizione  presa a riguardo da parte della maggioranza guidata dal sindaco Rosario Caruso.

IL “NO” AL COMUNE UNICO. «La posizione del Comune di Serrara Fontana – ha spiegato il primo cittadino –  sull’istituzione del Comune Unico rimane quella già espressa qualche anno fa, ossia negativa. Riteniamo che il processo come è stato impostato potrebbe essere deleterio per il nostro territorio, in quanto avremo pochi rappresentanti in seno ad un Consiglio Comunale più grande. Non vorremmo diventare la periferia dell’isola di Ischia.  Se ci avessero proposto piuttosto una sperimentazione, avremmo certamente pensato alla possibilità di aderire, ma visto che il processo è irreversibile, non riteniamo opportuno votare favorevolmente. Come amministrazione abbiamo dimostrato di essere, invece, favorevoli all’Unione dei Comuni  che abbiamo votato nel 2002 e il cui obiettivo era  quello di gestire in modo unitario  una serie di servizi dell’isola per poi avviare un processo virtuoso  che potesse eventualmente portare anche alla Comune Unico».  Voto, quindi, negativo quello espresso all’unanimità dal sindaco Caruso e dai consiglieri della maggioranza.

IL SÌ DELL’OPPOSIZIONE. A votare favorevolmente per l’istituzione del Comune Unico, invece, come c’era da immaginarsi, la minoranza, da sempre sostenitrice dell’idea, espressione diretta anche dello stesso Progetto Ischia, promosso dai due Consiglieri Roberto Iacono e Palma Iacono. L’opposizione, tuttavia, ha manifestato alcune perplessità sulla proposta di legge depositata dal Consigliere della minoranza della Regione Campania, Maria Grazia Di Scala, definendola incompleta in alcuni ed essenziali punti. «Uno degli scopi – è intervenuto Roberto Iacono – del Progetto Ischia è la fusione dei sei Comuni dell’isola. Per questo la nostra posizione è quella di favorire il processo dell’unione dell’intera isola.  La  risposta, ad un mondo complesso e globalizzato dove la competizione dei valori, della difesa delle proprie identità, dell’affermazione della nostra economia e quindi del lavoro di famiglie ed imprese, della necessità di migliorare i servizi essenziali e crearne altri, dello sviluppo e benessere delle nostre comunità è l’unione. Dobbiamo essere più forti nel contesto regionale, nazionale e internazionale.

È quindi una necessità che 6 storie, sei comuni si uniscano per invertire un processo di declino dell’Isola d’Ischia divenuto inarrestabile. Sappiamo che è un processo  difficile, per questo riteniamo che non basta  un’ opinione o una proposta di legge incompleta per  realizzare il Comune Unico. Serve una proposta seria e concreta che metta al centro le persone ed il territorio e dimostri con dati e fatti, oltre i vantaggi, perché per un cittadino, un impresa, un anziano, un giovane,  sia giusto essere favorevole al Comune unico e che dimostri come verranno distribuiti e smaltiti i debiti dei Comuni isolani, altrimenti sarà sempre e solo uno sforzo inutile e dannoso per gli stessi cittadini di Ischia.  Una proposta seria  e rispettosa non può che  essere preceduta che da un percorso partecipato  e condiviso dal basso in cui tutti gli isolani possano portare il loro contributo.  In ogni caso prendiamo  in considerazione favorevolmente la proposta di legge a riguardo, considerandola come un momento di un impegno ad attivarsi per realizzare un progetto per l’isola che parta dal basso e che sappia convincere i cittadini».  I quattro Consiglieri dell’opposizione al Comune Unico, hanno dunque votato sì, promettendo, di proporre ai cittadini isolani, prossimamente una proposta più fattibile e completa.

LA TASSA DI SOGGIORNO. Il secondo ed ultimo punto all’ordine del giorno, riguardava invece l’approvazione del nuovo regolamento sulla tassa di soggiorno. Come riportato nelle scorse settimane sulle colonne di questo giornale, le amministrazioni dell’isola, tranne quella di Casamicciola, hanno recentemente firmato un protocollo di intesa, su sollecitazione anche degli stessi albergatori isolani, che vede l’approvazione di una linea condivisa dai Comuni sulla rimodulazione dell’imposta di soggiorno. La stessa, infatti, vedrà un aumento delle tariffe, un’ estensione a dodici mesi e sarà destinata alla promozione turistica dell’intero territorio isolano.  Anche in questo caso, voto favorevole è stato quello espresso dalla maggioranza, seppure  il sindaco Caruso abbia ribadito che avrebbe preferito che la tassa di soggiorno non fosse estesa per dodici mesi.   «Il Comune di Ischia Ischia ha avanzato tale proposto, quindi ci siamo adeguati alla richiesta». Astenuti sull’argomento,i Consiglieri della minoranza montana.

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LA ROULETTE DI ASSESSORI E LE PERPLESSITÀ DELL’OPPOSIZIONE. Nonostante non fosse tra i punti all’ordine del giorno, il Consigliere Roberto Iacono ha colto l’occasione della civica assise per sollevare alcuni dubbi alla maggioranza di Serrara-Fontana, in merito alle recenti dimissioni da assessore di Irene Iacono. La stessa, infatti, come si ricorderà, a metà Novembre,  ha rassegnato le proprie dimissioni ed è stata sostituita da Aniello Mattera che lo scorso Gennaio aveva a sua volta lasciato il posto di assessore ad Emilio Giuseppe Di Meglio. Le dimissione di Irene Iacono hanno scatenato, nei giorni scorsi, le rimostranze dell’opposizione montana ed in particolar modo di Roberto Iacono che si è scagliato contro le decisioni del primo cittadino Rosario Caruso, definendole illegittime, poiché ree di aver privato la Giunta di Serrara-Fontana della sola donna presente fino a quel momento al suo interno. Iacono insieme ai suoi colleghi Consiglieri lo scorso 27 Novembre, ha poi scritto al presidente della Camera dei deputati del Governo Italiano, Laura Boldrini, all’assessore della pari opportunità e al Consigliere della Parità della Regione Campania, Chiara Marciani e l’onorevole Maria Lomazzo, chiedendo un loro intervento sulla intricata vicenda. Un’azione questa che ha fatto storcere il naso non solo alla stessa Irene Iacono, ma anche al sindaco Caruso.

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«Se ci avessi chiesto prima le motivazioni – ha commentato Caruso alla richiesta di Roberto Iacono di conoscere le motivazioni di tali dimissioni – ti avrei risposto, ma siccome  ti sei rivolto ad altri organi, ti  darò delucidazioni attraverso canali istituzionali».  «Non ho gradito – ha incalzato sulla scia del primo cittadino, Irene Iacono – questo  modo di agire.  Avrei gradito piuttosto una telefonata diretta. Quello che  posso rispondere è che ho fatto questa scelta condivisa con il gruppo della  maggioranza, seppure dall’esterno possa sembrare difficile da capire. Dietro le mie dimissioni c’è quindi una forte unione di noi Consiglieri della maggioranza che si traduce poi in un  lavoro collettivo per il miglioramento del territorio di Serrara-Fontana. Con o senza il mio posto nella Giunta  faccio comunque parte attivamente della macchina amministrativa e non ritengo,  quindi che con questa azione, la Giunta comunale sia stata azzerata della presenza femminile».

In ultimo, ma non meno importante, la minoranza ha chiesto  di poter  avere gli atti relativi alla recente citazione in giudizio da parte dei liquidatori della Torre Srl per il Comune montano per  3.200.00 euro per il fallimento della suddetta società partecipata. Atti che i quattro Consiglieri dell’opposizione, allo stato attuale non hanno ancora avuto la possibilità di visionare e per i quali, dunque,si dovrà attendere riscontro da parte della maggioranza, insieme all’esito dell’interrogazione sollevata, sempre dalla minoranza, nelle scorse settimane, in  merito al calcolo della Tari.

Sara Mattera

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