Sulla soglia dei 40 anni non decolla più la grande sfilata in costume d’epoca di S. Alessandro: snobbato un evento che andrebbe affiancato a Sant’Anna, alla festa del porto ed al natale ischitano
RABBIA & NOSTALGIA DI TURISTI ED ISCHITANI CHE ACCUSANO LE AUTORITA’ LOCALI DI SCARSA SENSIBILITA’ PER UNA MANIFESTAZIONE CULTURALE CHE RIEVOCA LA STORIA E LE TRADIZIONI DI ISCHIA ANTICA - La tristezza ha oscurato i sorrisi sui volti di tanti figuranti che avrebbero dato anche quest’anno la propria disponibilità a partecipare da “protagonisti” al corteo storico in costume d’epoca, sfidando come sempre il caldo e la fatica del lungo percorso da sostenere a piedi dal Centro Storico di Ischia Ponte fino all’antica Villa Bagni di Porto d’Ischia. Il dott. Franco Napoleone e l’imprenditrice Anna D’Amico, rispettivamente Patron e corresponsabile di questo importante evento di fine agosto sono a dir poco, amareggiati per come la loro bella ed ormai collaudata iniziativa anche quest’anno ha dovuto registrare lo stop.
Sono stati in molti venerdi scorso 26 agosto giorno di S. Alessandro e della sfilata storica in costume d’epoca. ad aver postato sulla propria pagina di face book e di Instagram un ricordo della manifestazione con foto di repertorio organizzata da Franco Napoleone e Anna D’Amico. Segno è che si provava forte nostalgia per un evento che andrebbe collocato di diritto acquisto sul campo fra gli appuntamenti ufficili del calendario feste sostenute dal Comune d’Ischia come la Festa amare agli agli Scogli di S. Anna, la festa del Porto e del Natale a Ischia col Capodanno.
Infatti, già dal mattino presto di venerdì scorso si doveva respirare aria di festa per le strade di Ischia per quell’alone odoroso lasciato nell’atmosfera dai costumi d’epoca tirati fuori dai bauli, rispolverati, arieggiati ed indossati dai primi figuranti nell’anteprima della sera precedente. E si, perché la grande sfilata di S. Alessandro in costumi d’epoca aveva un prologo che si svolgeva la sera del 25 agosto, ossia giovedì passato, con tutti i crismi della spettacolarità, quale assaggio della vigilia con un mini corteo lo stesso rappresentativo che partiva dal Palazzo Reale di Piazza Antica Reggia e culminava in Piazzetta San Girolamo per strappare i primi applausi da una folla entusiasta ed in attesa. Ecco, doveva accadere giovedì sera tutto questo, ma anche quest’anno non è accaduto. Venerdi scordo 26 agosto giorno di S. Alessandro e di quella che doveva essere la 38esima edizione della storica manifestazione, è stato ancora peggio.
Anziché di andare avanti, si va sempre più indietro. La tristezza ha oscurato i sorrisi sui volti di tanti figuranti che avrebbero dato anche quest’anno la propria disponibilità a partecipare da “protagonisti” al corteo storico in costume d’epoca, sfidando come sempre il caldo e la fatica del lungo percorso da sostenere a piedi dal Centro Storico di Ischia Ponte fino all’antica Villa Bagni di Porto d’Ischia. Il dott. Franco Napoleone e l’imprenditrice Anna D’Amico, rispettivamente Patron e corresponsabile di questo importante evento di fine agosto sono a dir poco, amareggiati per come la loro bella ed ormai collaudata iniziativa anche quest’anno ha dovuto registrare lo stop. Quando si è dato per decenni l’anima, come hanno dimostrato di fare Anna D’Amico, il dott. Franco Napoleone ed i loro più stretti collaboratori, compresi quei figuranti più assidui e fedeli, diventa difficile prendere atto di essere stati lasciati soli da chi poteva intervenire per offrire l’aiuto determinante per mettere le cose a posto e programma per la Sfilata così come è avvenuto pee la Festa di S. Anna 2022 e come forse accadrà per la prossima fesa del Porto borbonino del 17 settembre 2022.
In pratica si avrebbe voluto che le istituzioni, a livello comunale e regionale, si fossero spese meglio e avessero tentato la carta vincente per salvare la storica sfilata da un stop che potrebbe diventare definitivo. A questo punto, con chi bisogna prendersela per individuare il maggiore responsabile del forfait del Corteo in costume d’epoca, se anche quest’anno è saltata la grande sfilata di S. Alessandro che da 41 anni (tranni gli ultimi tre dove la manifestazione non ha avuto luogo), ogni 26 di agosto raccoglieva ai due lati della strada lungo il suo percorso Ischia Ponte-Porto d’ Ischia, migliaia di persone tra ischitani stessi e turisti plaudenti ? – Si cerca il “colpevole”, ma dove? Il Comune d’Ischia sostiene che ogni anno fa la sua parte, elargendo il contributo finanziario possibile e offrendo altresì appoggi di vario tipo. La Regione non sempre è presente, e quando lo è. incarica il Comune di rappresentarla.
Però sarebbe stato più giusto se l’autorevole Ente pubblidi Via Santa Lucia in Napoli, avesse ufficialmente riconosciuto lo storico Corteo in Costume d’epoca di S. Alessandro a Ischia, manifestazione di alto profilo culturale, turistico e sociale, tanto da annoverarla di diritto fra gli eventi di prestigio meritevoli di essere finanziati con continua regolarità, come avviene per altre iniziative turistico-culturali che si svolgono nel periodo della buona stagione e di maggiore affluenza di turisti, in Campania. Ma non lo ha fatto e forse mai lo farà, sbagliando. Agli albergatori di Ischia, che si sono defilati, nemmeno si possono attribuire colpe specifiche, per il semplice motivo che in pieno agosto, per giunta su di un sabato e la domenica, non potevano mettere a disposizione degli ospiti figuranti del Corteo, 150 posti letto, sia pur al costo di 40 Euro a testa, perché già venduti un mese prima in pacchetti-vacanza nell’ambito delle offerte promozionali d’agosto e settembre. In ogni modo, e per davvero si voleva risolvere il problema, c’era bisogno di un vero e proprio colpo d’ala per sistemare la situazione, anche se appariva tutt’altro che semplice.
Quando però, ci si mette di buzzo buono e si vuole risolvere un problema ad ogni costo, pena la credibilità dell’istituzione ed un duro colpo al turismo culturale locale, tutti gli ostacoli, anche i più insormontabili, si superano. Rimane il rammarico che sarebbe stato pronto per l’ edizione della manifestazione targata 2022. le sarte di Sant’Alessandro, avrebbero dato gli ultimi ritocchi ai bellissimi costumi che avrebbero indossato i figuranti ormai veterani. Le immagini trasfigurate, i fantasmi di Vittoria Colonna, Lucrezia d’Alagno, Laura Sanseverino, Diana de Cordona ,Costanza D’Avalos, Ferrante, d’Avalos, Inigo D’Avalos. Alfonso d’Aragona, Prospero e Fabrizio Colonna e di tanti altri personaggi della storia antica di Ischia, già scalpitavano per la tenuta inappuntabile del loro ricco abbigliamento. Non una piega, non un merletto, non un laccio fuori posto. Ogni anno era così, e lo sarebbe strato anche quest’anno se il diavolo ancorara una volta non ci avesse messo la coda, come si suol dire.
La moda conserva il suo rigore in tutte le epoche. Franco Napoleone nei giorni che precedono la sfilata, come un rituale che si ripete, gira per le stradine di Sant’Alessandro imbandierate con l’animo sereno, ma con il cuore che palpita. Irrompe nel laboratorio-sartoria a due passi da casa sua, per assicurarsi se tutto procede per il meglio, se manca qualcosa, se i corpetti sono aderenti al punto giusto, se le vesti presentano difetti di cucitura. Non è da meno, Anna D’Amico, che attende tutti al varco. Il Suo costume rimane uno dei più belli, se non il più bello come sempre, valorizzato anche dal personale che si ritrova. Anna freme per i dettagli. Anche essi vanno presi con impegno. Ormai mancavano i giorni al ritorno in scena che dal 2018 non avviene della grande sfilata d’epoca con una novità, che sarebbe stata rappresentata dalla presenza di alcuni personaggi del ‘300 come Renato D’Angiò, sua moglie la Regina Sancia, Restituta Bulgari, Giovanni da Procida e isabella d’Aragona. La soddisfazione in ogni modo che si prova è grande. L’avvocato Giovannino Di Meglio segue ed osserv< tranquillo, ma soffrendo. Alla fine tutto è risultato vano. La sfilata di auestanno salta e con essa tutte le emozioni che ciascuno, fra il pubblico e fra i figuranti protagonisti avrebbero vissuto. Se ne parlerà l’anno prossimo, se Anna D’Amico e Franco Napoleone giustificatamente delusi, vorranno riprovarci.
Foto di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter
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