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Affaire rifiuti Forio-Lacco, su Oscar Rumolo la Procura ci riprova

La Procura ci riprova. Dopo un’incredibile e surreale serie di errori formali, è stata nuovamente fissata la data dell’udienza preliminare per discutere della richiesta di rinvio a giudizio per Oscar Rumolo, uno degli imputati dell’inchiesta sulle presunte tangenti negli appalti per la gestione dei rifiuti, sull’asse Forio-Lacco Ameno. Sarà il giudice Giuseppe Sassone, il prossimo 20 settembre, a decidere finalmente sulla posizione di quello che l’accusa ritiene essere uno degli imputati-chiave della vicenda da cui è scaturito il processo che oggi riprende dinanzi presso la quarta sezione del Tribunale di Napoli, collegio C, presieduto dal giudice Rescigno.  Come si ricorderà, la posizione del dirigente del comune di Lacco Ameno era stata stralciata oltre un anno fa dal plotone degli altri imputati a causa di un errore nella notifica dell’avviso di conclusione delle indagini oltre che della stessa richiesta di rinvio a giudizio a uno dei difensori di Rumolo. L’errore si era ripetuto anche a dicembre, e gli atti tornarono nuovamente alla procura. Dopo un ulteriore rinvio lo scorso marzo a causa dell’incompetenza “tabellare” del Gup Di Palma, ad aprile l’udienza preliminare aveva sancito per l’ennesima volta la nullità dell’istanza dei sostituti procuratori Arlomede e Sepe: l’avvocato Lumeno Dell’Orfano ha infatti eccepito tale nullità ai sensi dell’articolo 415 bis del codice di procedura penale. Infatti, l’avviso di conclusione delle indagini era stato notificato soltanto presso lo studio dell’avvocato Dell’Orfano, ma non presso l’abitazione del dottor Rumolo.

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