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Tutti al servizio di De Siano, le intercettazioni

ISCHIA – Nell’informativa della squadra mobile di Napoli e relativa all’inchiesta rifiuti a Lacco Ameno e Forio, un ruolo determinante ce l’ha il reclutamento di tessere in vista del congresso del centro destra, per il quale anche sull’isola ci si era mobilitati eccome. E nell’articolatissimo documento gli investigatori spiegano che “risulta indispensabile illustrare le prodromiche fasi del congresso del Pdl, allorché si svolgeva il tesseramento al Partito, procedura che avrebbe consentito di esercitare il diritto di voto alla successiva kermesse elettorale; in tal senso risulta opportuno evidenziare che per tale tesseramento i sostenitori del Pdl avrebbero dovuto versare un contributo obbligatorio di 10 €, somme che venivano però versate nelle casse del Pdl dal gruppo De Siano/Rumolo, mediante l’utilizzo di fondi di incerta provenienza”. Secondo gli uomini della polizia di Stato, infatti, la proficua attività di intercettazione svolta, consentiva infatti di individuare diversi componenti dell’organizzazione che, con assoluta abnegazione, profondevano un’attività di reclutamento di identità, a volte anche “comprandone” il consenso mediante la corresponsione di qualche decina di euro a persona. In tal senso risultavano significative le modalità con le quali si acquisiva un cospicuo numero di tesserati che venivano arruolati in una Sala Bingo dell’isola; qui l’iscrizione al partito avveniva mediante il “pagamento” agli avventori di una scheda di gioco del costo di 10 euro, corrispettivo versato per ottenere i loro dati anagrafici; anche in questa circostanza emergeva il coinvolgimento di De Siano quale “regista” sul territorio di queste strategie, come si rilevava in una telefonata intercettata e intercorsa tra Oscar Rumolo e il consigliere comunale del Comune di Forio Vito Manzi.

MANZI – Hanno dato 10 euro a persona, a tutti… hanno fatto un sacco di tessere!

RUMOLO – Chi è?

MANZI – Il bingo… il bingo!

RUMOLO – Eh, il bingo hanno fatto… hanno fatto

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MANZI – 10 euro a persona e tutti quanti facevano la tessera

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RUMOLO – Vabbè, ciao, sta come un pazzo Antonio Trofa?

MANZI – … (incomprensibile, ndr) …

RUMOLO – Ma insieme a chi l’ha fatta?

MANZI – Il bingo!

RUMOLO – Ma insieme a Nicolella pure?

MANZI – Non lo so eh… secondo me, no non lo so se stava pure lui, stamattina stava De Siano che stava nel bingo, ma io già sapevo… hai capito… (incomprensibile, ndr)…

RUMOLO – Mh… vabbè!

MANZI – Sì, però fanno una cosa troppo sfacciata

RUMOLO – Perché?

MANZI – Eh, poi ti spiego da vicino…

RUMOLO – Vabbè, ciao

MANZI – Hai capito?

RUMOLO – Mh… (omissis)…

In merito a questa vicenda, gli inquirenti rilevavano che l’assessore l’allora assessore comunale di Ischia, Sandro Iannotta, mediava i contatti tra il gruppo De Siano-Rumolo e Maurizio D’Ambra, titolare della struttura di Forio e soggetto incaricato a raccogliere le adesioni delle tessere presso le locali Sale Bingo. La sequenza delle conversazioni registrate, non lasciava dubbi su tali accordi e sulle relative modalità di consegna delle stesse. Nella prima telefonata, Iannotta chiedeva al Rumolo un congruo numero di moduli per il tesseramento a cui avrebbe provveduto il Maurizio D’Ambra:

 

RUMOLO – Dimmi

IANNOTTA – Dottorissimo… senti, ho convinto Maurizio D’Ambra a fare il tesseramento… ora l’unica cosa che io sto a Caserta e lui ha detto “io già oggi le potrei fare… ma sono senza tessere” … ma se io ti do il numero di telefono non lo puoi telefonare e vedere se Vincenzo gliene porta un poco!

RUMOLO – Eh, ma si deve comunque andare a prendere la roba sul Comune, hai capito?

IANNOTTA – Sì

RUMOLO – Va bene… ma Sandro… ma ora tiene urgenza questo… ora devo andare… allora

IANNOTTA – Eh, allora gli devo dire che domani mattina gliele devo portare… ma se tu lo chiami pure per stasera

RUMOLO – Sì

IANNOTTA – Io ieri gliele volevo dare… chiamalo… mi vuoi fare una cortesia, te lo vuoi chiamare?

RUMOLO – Eh…

IANNOTTA – Te lo vuoi prendere il numero di telefono…

RUMOLO – E com’è… dammi il numero

IANNOTTA – Tieni, te lo devi segnare, allora te lo dico…

RUMOLO – Va bene, dopo mi metto d’accordo

IANNOTTA – Chiamatelo un attimo… grazie, ciao

 

Poco dopo sempre Oscar Rumolo rassicurava Sandro Iannotta sulla consegna del materiale richiesto:

 

IANNOTTA – Oscar!?

RUMOLO – Te le ho mandate, Sandro… tutto a posto

IANNOTTA – Eh, okay, grazie…

RUMOLO – Così lui… vedi che per giovedì finisce… ha detto

IANNOTTA – Gli ho chiesto di farne duecento… ha detto che le fa

RUMOLO – Io te le devo mandare, quindi…

IANNOTTA – Okay

RUMOLO – Va bene, ma tu quando torni?

IANNOTTA – Io stasera già sto ad Ischia

RUMOLO – No, no, va bene, allora ci sentiamo domani per il prosieguo… tu hai detto che me le dai mercoledì o giovedì pure tu… eh?

IANNOTTA – Sì, mercoledì sono pronte…

RUMOLO – Va bene, buona domenica…

IANNOTTA – Dobbiamo riempire pure i bollettini, eh?

RUMOLO – Sì, se li riempi…

IANNOTTA – Ti faccio un piacere…

RUMOLO – Okay, mi fai un piacere… qua a Forio siccome le hanno mandate sciolte poi li riempiano noi… perché…

IANNOTTA – Quindi ad Ischia ne fate più di mille…

RUMOLO – L’isola?

RUMOLO – Io penso proprio di sì come stanno le cose

IANNOTTA – E che miseria, cinquecento io le feci…

RUMOLO – Eh, quello alla fine stamattina mi ha dato cinquanta tessere, tanto bordello e Pettorino mi ha dato cinquanta tessere… di numero mi ha consegnato

IANNOTTA – Va bene, ciao

 

Qualche giorno dopo si raccoglieva una ulteriore conferma in ordine all’attività di tesseramento che era stata svolta per conto del gruppo di pressione: infatti D’Ambra chiamava Oscar Rumolo e con questi concordava che le schede, sarebbero state direttamente consegnate a Domenico De Siano nel corso di un incontro serale che si sarebbe svolto in presenza del Iannotta:

 

D’AMBRA – Pronto?

RUMOLO – Buongiorno Maurizio, sono Oscar…

D’AMBRA – Sì, chi è?

RUMOLO – Sono Oscar, buongiorno, novità?

D’AMBRA – Senti, Oscar… io ho preparato quasi tutto, però mi sono messo d’accordo con Sandro che questa sera ci vediamo con Domenico e gliele consegno a Domenico questa sera…

RUMOLO – Va bene, stasera…

D’AMBRA – Sì, io torno… perché io sto in partenza… sto andando a Foggia, torno verso le nove e mezzo poi mi incontro con lui verso le nove e mezza… le dieci

RUMOLO – Con Sandro?

D’AMBRA – E con Sandro e con Domenico…

RUMOLO – Va bene

D’AMBRA – Va bene… okay?

RUMOLO – Ora tu stai fuori allora… vedi che poi ieri non mi ha chiamato nessuno… tu mi chiamasti e mi dicesti che mi dovevano chiamare… non mi ha chiamato nessuno, eh!

D’AMBRA – E lo so, quello purtroppo ti chiamerà oggi… quello ieri ha finito troppo tardi in ufficio, quando è oggi ti chiamerà

RUMOLO – No, no, perché tu mi dicesti… va bene, ciao

D’AMBRA – Ti chiamo questa sera… ciao Oscar, ciao

 

Nel frattempo, però, succede che alcuni contrattempi costringevano ad una diversa modalità di consegna che veniva comunque concordata per la sera stessa e poi qualche giorno dopo,

 

a conferma del rapporto di collaborazione esistente tra D’Ambra e il gruppo di De Siano, venivano consegnate all’incirca ulteriori 20 schede, presumibilmente frutto di consensi acquisiti con le medesime modalità di quelli ottenuti presso la Sala Bingo, dove le adesioni erano state comprate mediante la corresponsione di schede di gioco del valore di 10 euro. Il contenuto della conversazione, faceva intendere che l’origine di arrolamento degli iscritti era diversa, in quanto si faceva riferimento al ritardo di un “cavallo” nella consegna:

 

RUMOLO – Caro Maurizio…

D’AMBRA – Oscar scusami se ti disturbo, a me quello, un “cavallo” me li ha portati in ritardo ma a te servono ancora?

RUMOLO – Se li tieni, stanno i ragazzi al Comune di Lacco Ameno, facendo le ultime operazioni

D’AMBRA – Ne tengo una ventina, se vuoi te le faccio portare…

RUMOLO – E falle portare sul Comune a Lacco…

D’AMBRA – Vabbè, tra un’oretta li trovo?

RUMOLO – Sì, sì, che stanno chiudendo i pacchi già pronti…

D’AMBRA – Da chi devono andare?

RUMOLO – Ci sta la signora Stefania, Francesca in segreteria…

D’AMBRA – Va bene, okay… fra un’oretta allora…

RUMOLO – Uè, grazie della collaborazione…

D’AMBRA – Ciao, oscar, ciao… ciao

 

Nel mese di ottobre, il dirigente finanziario Oscar Rumolo, sempre secondo le risultanze della squadra mobile della Questura di Napoli, svolgeva una incessante attività di tesseramento a favore di De Siano e della corrente di appartenenza riconducibile all’onorevole Luigi Cesaro. Nello specifico viene riportata l’intercettazione telefonica tra l’onnipresente Rumolo e Antonio Monti:

 

RUMOLO – Antonio caro…

MONTI – Dimmi!

RUMOLO – Senti, allora noi stiamo facendo il tesseramento del PdL per Domenico…

MONTI – Sì…

RUMOLO – Dovresti prendere le tessere di identità tua, di tuo padre…

MONTI – Eh…

RUMOLO – Tu domani alle 10 puoi venire un attimo al Comune e me le porti… le fotocopie oppure…

MONTI – Se riesco domani, perché domani devo andare a Napoli con la squadra, non ti preoccupare, comunque te le recupero, vedo di portartele tutte

RUMOLO – No, noi dobbiamo consegnare a Napoli lunedì, se mandi qualcuno, anche con le fotocopie…

MONTI – Ti mando papà, te le recupero e te le mando per papà, non ti preoccupare…

RUMOLO – Per le 10 stiamo al Comune, tu quante ne riesci a recuperare?

MONTI – Allora, io di sicuro in famiglia riesco a recuperarle tutte quante… mia sorella, mia moglie, mio padre, mia mamma, i miei zii, quante te ne servono?

RUMOLO – Se ne puoi fare una quindicina, una decina…

MONTI – E vedo di aggiungere qualche altro parente, allora… qualche Domenico Castagna, questi qua… già hanno fatto loro?

RUMOLO – No, no, vedi tu… allora alle 10 me li mandi?

MONTI – Te li mando alle 10 al Comune…

RUMOLO – Stiamo qua, ciao, al limite fai le fotocopie o le facciamo stesso qua…

MONTI – Non ti preoccupare, me la vedo io, ti mando le tessere poi facciamo le fotocopie lì, ciao, ciao…

 

L’attività di proselitismo profusa da Rumolo, si legge nell’ordinanza, procedeva in quei giorni senza sosta, come si rilevava dalle tante conversazioni intercettate. Nel corso di queste telefonate operate da Rumolo e finalizzate a produrre adesioni per il partito, emergeva una regola costante nelle forme di proposizione adottate dal Rumolo per convincere i suoi interlocutori a dare il proprio consenso: gli investigatori sostengono che in tutti i casi si faceva sempre riferimento a Domenico De Siano, quasi a voler lasciare intendere che ci si trovava dinanzi ad un tributo che proprio non si poteva rifiutare. Ecco perché gli inquirenti sostengono che “il contenuto delle conversazioni intercettate consentiva di accertare che il tesseramento a favore del Pdl veniva operato in termini assolutamente fittizi, ovvero mediante il mero recupero dei documenti di identità di soggetti residenti, i cui dati venivano utilizzati per costituire una base elettorale all’interno del partito; Tale attività risultava d’altronde necessaria per la formazione di un consenso per la propria corrente di appartenenza che, utilizzato nel successivo congresso provinciale, avrebbe consentito di determinare una posizione dominante all’asse De Siano-Cesaro”.

 

 

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