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L’augurio di Borrelli: «Ricostruire, e farlo bene»

Nostra intervista al capo dipartimento della Protezione Civile, che sabato è tornato sull’isola dopo un periodo di assenza. Parole al “miele” e soprattutto un auspicio

Quali sensazioni prova quando ritorna sull’isola?

«Ogni volta che ritorno qui a Casamicciola, mi tornano alla mente tanti momenti, anche di sofferenza: per gli isolani e per me. In quel periodo, avevo anche un problema personale di salute. Per fortuna abbiamo superato quella fase, lavorando bene e trovando una popolazione che ha partecipato e ha collaborato attivamente nell’organizzazione dei soccorsi: gente che non perde tempo a lamentarsi. È una cosa molto bella».

Il fatto che qui Lei raccolga sempre attestazioni di stima credo che sia qualcosa che faccia piacere al di là dell’ambito professionale, anche perché il ricordo che ha lasciato sull’isola è tangibile: lo si nota ogni volta che interloquisce con soggetti istituzionali e non.

«Questo fa parte del Dna delle persone: il nostro lavoro ci agevola perché se fatto bene, con impegno e dedizione, lascia i suoi frutti. Io ricordo con grande affetto la popolazione isolana. Nel tempo ho poi incontrato tanta altra gente, vari altri sindaci e cittadini italiani colpiti da problemi che insieme abbiamo cercato di risolvere. Quindi ogni volta io mi arricchisco a livello di bagaglio personal. Soprattutto, qui sull’isola mi sento davvero a casa, non foss’altro che io da casa mia riesco a scorgere Ischia: una cosa bellissima».

Posso chiederle quali sono stati i momenti più difficili e “complessi”?

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«I momenti più difficili sono stati quelli in cui per un anno non ci sono state sostanziali risposte da parte del Governo. Periodo difficile perché io costituivo il terminale  per istanze che arrivavano da parte del territorio. Naturalmente tutto questo è ormai superato: da quando si è insediato, il nuovo esecutivo ha dato corso ai provvedimenti per la ricostruzione, che adesso mi sembra stiano marciando davvero molto bene. L’ex prefetto Schilardi è un uomo di istituzioni, una persona concreta: sono felice nel vedere come si sta evolvendo la situazione».

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«I ricordi positivi sono nei rapporti che si creano. In mezzo alle calamità si condividono i momenti di disagio, di sofferenza, e la cosa positiva sono le persone che si incontrano e le relazioni che appunto con esse si consolidano. Nella sventura e nella tragedia, tali rapporti rimangono»

Quando si parla di fatti drammatici come quelli legati a un sisma, e Lei ne ha vissuti diversi, si può parlare di momenti “belli”, o meglio, ci si porta dietro qualche soddisfazione interiore?

«I ricordi positivi sono nei rapporti che si creano. In mezzo alle calamità si condividono i momenti di disagio, di sofferenza, e la cosa positiva sono le persone che si incontrano e le relazioni che appunto con esse si consolidano. Nella sventura e nella tragedia, tali rapporti rimangono. Ieri sera ero a Belluno con tutti i volontari e le volontarie intervenute: prima di andare via avevo visto nel gruppo dei sindaci il sindaco di Rocca Pietore, il mio amico Andrea. Ho ricordato la prima volta che ero arrivato lì con l’elicottero, e lui aveva un intero paese distrutto e stava lavorando con gli uomini e le donne della Protezione civile per mettere in sicurezza il territorio. Ecco, nelle emergenze e nella sfortuna emerge questo valore stupendo: la solidarietà».

Essere cittadino onorario di Casamicciola, oltre che sentirsi parte integrante di questa gente, è in un certo senso anche una responsabilità.

«Certo. Io sono felice di essere cittadino onorario di Casamicciola: io sono sempre a disposizione, non solo per Casamicciola ma anche per gli altri Comuni isolani. Non voglio dirle quale sindaco mi ha mandato questo messaggio bellissimo che ora le voglio leggere: “La vicinanza dello Stato in questo momento è rassicurante, ma la tua grande sensibilità ci trasmette la serenità e la certezza di non essere soli. Grazie”».

«Spero vivamente che si faccia in modo che le abitazioni che andranno a ricostruire possano resistere agli effetti di eventi sismici che in futuro si potrebbero verificare. Questo è il messaggio che voglio trasmettere alla gente»
 

Chiudiamo con un messaggio di vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. Se dovesse dire ai suoi “concittadini” di Casamicciola, ai cittadini di Lacco Ameno e in parte di Forio di guardare al futuro con ottimismo, con quali parole lo farebbe?

«Direi loro di ricostruire, e di ricostruire bene. Di fare in modo che le abitazioni che andranno a ricostruire possano resistere agli effetti di eventi sismici che in futuro si potrebbero verificare. Questo è il messaggio che voglio dare. Stiamo lavorando per questo: per questo si stanno effettuando gli studi di microzonazione, per questo esistono le norme. Credo quindi che il peggio sia passato».

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