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Gogna mediatica per il sacchetto selvaggio, e se l’isola “copiasse” Napoli?

ISCHIA. Cinquecento euro di multa, a chi abbandona i rifiuti in strada senza rispettare gli orari di conferimento. Una sanzione, quella contenuta nella recente ordinanza del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che però si accompagna a una misura inedita: il provvedimento del primo cittadino partenopeo prevede infatti che  le sanzioni comminate per gravi e reiterate violazioni saranno pubblicate sul sito web del Comune di Napoli. Dunque una sorta di “gogna mediatica” per colpire coloro che tuttora violano le norme nel conferimento dei rifiuti,come il deposito a suolo, vicino o lontano dai contenitori di raccolta; il conferimento dell’umido fuori orario, nonché in sacchetti non biodegradabili e compostabili; l’illecito conferimento di rifiuti ingombranti, inerti, elettrodomestici e apparecchiature elettriche ed elettroniche varie; il conferimento dei rifiuti nella frazione differenziata errata. Comportamenti che, come si legge nel provvedimento, implicano «la contaminazione delle frazioni differenziate da prelevare e conferire agli impianti di riciclo, l’imbrattamento del suolo e dei contenitori con danno per il decoro cittadino e per l’ambiente, pericolo di incendi, oltre ad un aggravio dei costi di gestione del servizio». Da qui «l’opportunità di prevedere un assetto sanzionatorio che costituisca un più efficace deterrente, soprattutto con riferimento ai rifiuti speciali delle attività economiche, assimilati a quelli urbani, nonché misure prescrittive idonee a prevenire l’irregolare conferimento». Pubblicare i nomi dei “colpevoli” sul web sarebbe dunque un ulteriore deterrente, dal momento che esporrebbe al pubblico ludibrio coloro che offendono il decoro del paese senza contare le implicazioni di ordine sanitario. E se tale misura venisse adottata anche nei comuni della nostra isola? È noto che il fenomeno del “sacchetto selvaggio” è purtroppo ancora radicato in diverse frazioni e quartieri, e la minaccia delle multe (talvolta più teorica che reale, visti anche gli organici ridotti di alcuni corpi di polizia locale) non riesce a impedire il riprodursi del fenomeno, talvolta anche lungo i corsi più frequentati dai turisti. Abbiamo dunque provato a chiedere ad alcuni addetti ai lavori un parere sull’ipotesi di adottare lo stesso provvedimento preso dal sindaco di Napoli. Tra i pareri raccolti c’è anche quello di Marco Gaudini, consigliere comunale di maggioranza del civico consesso partenopeo, oltre che Presidente della Commissione ambiente nel Consiglio di Piazza Municipio, quindi a stretto contatto col sindaco De Magistris, oltre che assiduo frequentatore dell’isola.

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