CULTURA & SOCIETA'

Un sondaggio isolano boccia il duo amadeus-fiorello, insieme guadagneranno 900 mila euro

Un sondaggio fatto da qui all’altro capo dell’isola, ci dice che con il Festival di San Remo edizione settantunesima del 2021 non stiamo benissimo. Anzi, non stiamo neanche bene. Da alcuni anni si è imboccato la strada del nulla e non c’è verso di uscirne per cambiare obiettivo, nonostante gli sforzi del cambio quasi annuale della direzione artistica che esordisce sempre con l’intenzione di voler stupire, ma non avviene niente che possa farci balzare dalla sedia, pardon, dalla poltrona. Dal simpatico Carlo Conti,siamo passati ad Amadeus che lo scorso anno condusse il Festival discretamente, tanto che quest’anno lo rivedremo confemato al suo post nella conduzione del festival affiancato da Fiorello. Non dimentichiamo che sul palco dell’ Ariston si presentò a cantare perfino Platinet te.

Ciò è quanto dire. Ecco la ragione per cui il nostro sondaggio che in questi giorni abbiamo realizza, è stato impietoso. Francesca di Succhivo, sulla sessantina, ci dice lapidale: “Il festival di San Remo mi appassiona , ma non mi piacciono le canzoni ed i cantanti. Manca una Gigliola CinguettI con canzoni come “Non Ho L’età” ( San Remo 1964), “La Pioggia” (san Remo 1969), una Loretta Goggi che cantava “Maledetta Primavera” (San Remo 1981), Adriano Celentano con “Chi non lavora non fa l’Amore” (San Remo 1970) tanto per citarne una. Mario di Forio, vent’enne afferma,”il festival lo vedo ma non mi piace. . Giovanni di Monterone Forio settant’anni “Mi piace vedere il festival ma mi mancano i Celentano, Rita pavone, Nicola di Bari. Non Va”. Salvatore da Lacco Ameno, sessant’anni circa,secco “ Questi cantanti di oggi non servono, non hanno voce, fatta eccezione per qualcuno. Richiamate Mina e fate resuscitare Claudio Villa o Giorgio Consolini”. Purtroppo non si può. Gianni 30 anni di Casamicciola “Amo la musica, ma questo Festival dovrebbero rivoltarlo come un calzino e fare tutto d’accapo con musica vera e cantanti veri Chi àè questo Achille Lauro, il nipote del comandante ? – M aria Rosaria di Porto d’Ischia, quarant’anni “ vedo il festival, ma ogni anno mi aspetto qualcosa di meglio che non arriva. Il festival di quest’anno potrebbe soddisfarmi, aspetto la serata finale di sabato per fare le conclusioni”. Peppino di Ischia Ponte 38 anni, “Non guardo il festival perche non mi piace. Sono giovane e mi piace il bel canto che a San Remo non fanno”. Potremmo continuare, la lo spazio a disposizione ci frena.

michelelubrano@yahoo.it

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