CRONACA

Vie del mare, Procida si interroga ancora sul futuro

Le proposte avanzate dall’amministrazione dell’isola di Arturo, che prevedevano diversi step sono state recepite soltanto in (minima) parte dalla Regione Campania. E Lucia Mameli spiega anomalie e perplessità

Una proposta da studiare con estrema attenzione, perché per una piccola isola del Golfo di Napoli quando si parla di trasporti marittimi si tratta un argomento di una importanza vitale, quasi come l’aria che si respira. Ed a Procida si è al lavoro da tempo su questo tema come conferma la delegata ai trasporti Lucia Mameli: “Proprio per la sua importanza ci siamo riuniti con la forza politica di minoranza, con le associazioni di categoria ed i comitati dei pendolari al fine di   inviare una proposta unitaria congiunta alla Regione Campania in vista del piano triennale dei trasporti marittimi. Nella suddetta nota è stato evidenziato che l’isola di Procida non può ritenere come ‘servizi minimi’ solo quelli effettuati da CAREMAR poichè incapace di assicurare il soddisfacimento delle esigenze della popolazione locale per l’intero arco dell’anno. Tale considerazione, peraltro, emerge chiaramente dai quadri orari accosti delle precedenti programmazioni orarie dei detti servizi minimi, in quanto per l’isola di Procida i servizi finora effettuati da CAREMAR, SNAV, MEDMAR e GESTOUR – questi ultimi 3 oggi in regime di libero mercato- hanno sempre avuto qualifica di essenzialità a cui non è possibile rinunciare”. La Mameli ricorda poi che “le proposte che abbiamo avanzato sono state per la  rimodulazione di alcune fasce orarie, di maggiore attenzione alla tratta Procida-Pozzuoli ed all’estensione annuale di alcune corse su Napoli. Abbiamo, inoltre, cercato di portare al tavolo regionale altre esigenze della comunità”.

Necessità che possono essere riassunte, per la cronaca, così come segue:

a. necessità di un Piano emergenziale complessivo che, in presenza del fermo del servizio veloce, possa assicurare comunque una mobilità accettabile per le esigenze dell’isola in considerazione delle condizioni sfavorevoli e, che, in assenza dei normali collegamenti con Napoli, individui Pozzuoli come porto di destinazione. Anche sulla tratta Ischia Procida detto Piano dovrebbe prevedere collegamenti emergenziali, quando i collegamenti con la terraferma sono interrotti;
b. tempi di percorrenza certi;
c. prospettive verso il 2024 -anno di conclusione dell’accordo con Caremar -;
d. riserva posti per auto e passeggeri;
e. servizio di accoglienza per l’Utenza soprattutto nel porto di Pozzuoli dove è del tutto assente.
Lucia Mameli aggiunge e conclude: “È quindi con grande rammarico che apprendiamo l’autonoma decisione della Regione Campania sul processo di pianificazione del trasporto marittimo del golfo di Napoli e riteniamo insufficienti le poche richieste accolte avendo, anche, smarrito le buone pratiche previste dalla legge regionale 3/2002. Nessun contratto che vincoli gli armatori privati che continueranno ad operare nel famoso libero mercato senza sottoscrivere alcun obbligo, continuando ad operare solo con una concessione che non prevede alcuna penale per la soppressione di una corsa. Chiederemo comunque alla struttura Regionale un incontro per poter verificare la praticabilità di tutte le nostre richieste con l’auspicio di poter riprendere la modalità di concertazione che merita la problematica della continuità territoriale. Al momento riportiamo di seguito le modifiche che saranno rese operative dal 10 gennaio 2021”

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