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Legnini: «Ischia rappresenta un caso unico»

Lo ha affermato il commissario nel corso dell’audizione presso la Commissione Ambiente della Camera, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge relative alla disciplina degli interventi da effettuare per le ricostruzioni

“Il nostro Paese ha  necessità  di una riforma organica per le ricostruzioni post-eventi calamitosi”. Lo ha affermato il Commissario straordinario per la ricostruzione a Ischia nel corso dell’audizione presso la Commissione Ambiente della Camera, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge relative, tra l’altro, alla disciplina organica degli interventi di ricostruzione nei territori colpiti da eventi emergenziali di rilievo nazionale. “Il disegno riformatore – ha dichiarato Legnini – deve affrontare, in primo luogo, il rapporto fra emergenza e ricostruzione. Si tratta di un aspetto cruciale per la speditezza e l’efficacia di entrambe le fasi. La qualità della rilevazione dei danni causati dall’evento catastrofico e l’acquisizione  puntuale dei dati attraverso le schede Aedes o, nel caso della frana di Ischia, Aidei, oltre a contenere una fotografia puntuale delle conseguenze degli eventi, dovono fornire anche gli elementi necessari per programmare le ricostruzioni. Spesso, questa disgiunzione fra rilevamento post evento catastrofico e attività di ricostruzione, ha provocato ritardi nell’avvio delle  ricostruzioni nel nostro Paese”.

Altro tema cruciale sottolineato dal Commissario Legnini, è quello del rapporto fra ricostruzione a prevenzione. “Si deve fare prevenzione nel mentre si ricostruisce. E, da questo punto di vista, è molto rilevante la disciplina sulle delocalizzazioni, un tema che stiamo affrontando anche a Ischia dove abbiamo di recente adottato un’ordinanza specifica e innovativa soprattutto con la previsione delle cosiddette “delocalizzazioni volontarie”. Nel corso dell’audizione il Commissario ha affrontato, poi, il tema della governance della ricostruzione, ponendo l’accento sulla necessita di dotarsi di struttura centrale munita di professionalità e modelli organizzativi efficienti , sulla funzione degli Uffici Speciali della Ricostruzione (“Un patrimonio di esperienza e professionalità da valorizzare”), sul ruolo dei sindaci e le competenze dei Comuni, che devono vedere rafforzate  le proprie strutture tecniche e amministrative, sulla Cabina di Coordinamento fra i vari livelli istituzionali e sui poteri e sulle prerogative del Commissario straordinario.  

L’intervento di Legnini ha toccato, inoltre, i temi delle  migliori procedure  e delle priorità relative alla gestione della ricostruzione privata e pubblica  e a quella che il Commissario ha definito, mutuando il termine dalla medicina, la “riabilitazione”  post trauma dei territori colpiti da eventi catastrofici, con gli incentivi e i sostegni necessari per la ripresa economica e sociale. “Ischia rappresenta un caso unico – ha infine sottolineato il Commissario – L’isola, infatti, è stata prima colpita dal terremoto del 2017 e, successivamente, dalla drammatica frana del 2022, due eventi, a distanza ravvicinata, su un territorio dove c’è la coesistenza del rischio idrogeologico, quello vulcanico e quello sismico. Vorrei perciò rinnovare l’invito a tutti i componenti della Commissione per un confronto sul territorio con i sindaci, i cittadini e la struttura commissariale per un esame della situazione e delle sue criticità”.

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