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Vie del mare, scontro tra armatori e Regione sul nuovo quadro orari

L’approvazione del quadro orario degli accosti dei servizi tpl marittimo per i servizi autorizzati semestrali ha dato avvio ad una procedura di interpello alquanto turbolenta. La dura protesta di Associazione Italiana Armatori Trasporto Passeggeri, armatori campani e sindacati Federmar e Cisal

Non piace ai piccoli armatori il Decreto Dirigenziale n. 157 del 30 dicembre varato dalla Direzione Generale per la mobilita’- Demanio marittimo portuale della regione Campania. L’approvazione del quadro orario degli accosti dei servizi tpl marittimo per i servizi autorizzati semestrali ha dato avvio ad una procedura di interpello alquanto turbolenta. Storicità, investimenti e una “larga concorrenza” che non terrebbe conto del pregresso, mettono paura ai mostri sacri del golfo di Napoli impegnati a preservare il proprio status. La disciplina del procedimento di rilascio delle autorizzazione all’esercizio dei servizi di trasporto marittimo pubblico di linea in regime di mercato, nonché il periodo di espletamento dei servizi in questione, potrebbe aprire per questo,già da oggi, una prima fase di scioperi. Appuntamento alle porte di Palazzo Santa Lucia.

E’ stata stabilità, infatti, ad ieri l’entrata in vigore del nuovo Quadro orario degli accosti dei servizi di Trasporto Pubblico Locale marittimo. Un Quadro orario che può essere oggetto di rimodulazioni all’esito della definizione delle istanze di conferme/nuove proposte ancora in istruttoria, ovvero per effetto di eventuali osservazioni delle Autorità marittime relative a sopravvenute esigenze tecniche o di sicurezza. Le risultanze dell’interpello del libero mercato saranno, in ogni caso, oggetto di verifica preventiva con le Autorità marittime competenti, per eventuali sopravvenute esigenze di sicurezza della navigazione e dell’ambito portuale, nonché di valutazione comparativa con eventuali istanze in concorrenza. L’approvazione del nuovo quadro accosti semestrali che la Regione Campania ritiene di aver approvato, alla luce della ricognizione e della verifica attualizzata delle esigenze essenziali di continuità territoriale, il programma triennale dei servizi marittimi minimi del Golfo di Napoli, annualità 2022, 2023, 2024 ed in attuazione degli obiettivi di policy, è stato, però, duramente contestato in una nota congiunta della Associazione Italiana Armatori Trasporto Passeggeri, con gli armatori campani, i sindacati Federmar e Cisal. Le sigle di rappresentanza si sono dette pronte a scendere in piazza, annunciata per oggi, a Napoli, la manifestazione sindacale nei pressi di Palazzo Santa Lucia, sede istituzionale della Regione Campania, per chiedere al governo regionale di rivalutare il decreto 157.

I numeri del trasporto nel golfo di Napoli

– Ad Ischia,secondo un dato ancora un elaborazione dagli uomini del comandante Antonio Cipresso le prime stime non ufficiali parlano di ben 4 milioni di passeggeri e 150 accosti giornalieri (estivi).

– A Procida sono circa 40 gli accostigiornalieri ordinari a cui si aggiungono gli accosti straordinari che nell’estate del 2022 haprodotto anche 100 accosti giornalieri. La già Capitale della Cultura- come spiega il comandante Stefano Cocciolo- a Fine novembre ha contato oltre 800mila arrivi.A dicembre il dato aggiornato era di 833.724.

– Il 2021 è stato uno stress test importante solo dal porto di Napoli:18.500 scali, 1.800.000 passeggeri per Ischia, con 5318 corse e265.665passeggeri su Procida. 

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Secondo le associazioni con il provvedimento sono stati confermati i soli accosti (gli attracchi dei traghetti in porti turistici e moli della Campania e dunque delle isole del Golfo di Napoli) annuali. In questo modo ad essere penalizzate sono le società di navigazione che al 30 ottobre 2022 avevano confermato, con invio di documentazione, il rinnovo di tutti gli accosti presenti sul quadro orario 2022 (annuali, semestrali e trimestrali).Alla manifestazione prenderanno parte i rappresentanti degli armatori campani, i sindacati di categoria e il personale navigante e di terra. Per questosi potranno verificare disagi sulle tratte di navigazione nei golfi di Napoli e Salerno.

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Le sigle di rappresentanza si sono dette pronte a scendere in piazza, annunciata per oggi, a Napoli, la manifestazione sindacale nei pressi di Palazzo Santa Lucia per chiedere al governo regionale di rivalutare il decreto 157

Diverse le perplessità degli armatori campani, secondo cui “il regolamento regionale 13 ottobre 2016, n. 7 in vigore non tiene conto della storicità delle aziende, del mezzo navale utilizzato, degli investimenti messi in campo dalle aziende per migliorare il servizio”. All’ articolo 6 comma 2 – Domande concorrenti e Criteri di Valutazione delle istanze – si legge: “Se permane una condizione di parità è preferita l’impresa di navigazione che, sulla linea considerata, rispetto all’impresa in concorrenza , esercisce il minor numero di servizi marittimi”. Le domande semestrali dovranno essere consegnate entro il 16 gennaio e verranno esaminate entro fine marzo inizio di aprile. Questo spiegano i gruppi armatoriali“significa che le aziende che hanno richiesto la riconferma degli orari dello scorso anno, non potranno pubblicizzarli fino al momento della conoscenza degli orari assegnati dalla Regione, previo via libera della Capitaneria di Porto che dovrà calcolare i posti di accosto. Problemi potrebbero riscontrarsi nei collegamenti per Capri”. Infine conclude la nota “Per effettuare il servizio nella, ormai prossima, stagionalità 2023, le aziende che storicamente provvedono al relativo esercizio hanno già effettuato e commissionato le necessarie manutenzioni senza che sia previsto alcun recupero dei relativi costi nell’inauspicato caso di mancata acquisizione degli accosti. Del pari rimarrebbero improvvisamente inutilizzate le unità di personale navigante, personale di biglietteria e personale amministrativo con gravissime ripercussioni sul piano occupazionale per numerosissime famiglie”

Dal Canto suo la Regione con l’approvazione dell’atto dirigenziale rileva come “l’attuale rete dei servizi marittimi autorizzati (annuali, semestrali, trimestrali), come risultante dal Quadro accosti di cui al citato DD n. 112/2022, integra e completa la programmazione della rete dei servizi marittimi minimi, garantendo in maniera sinergica le esigenze di mobilità marittima”. Comprese le linee ad alta valenza turistica nell’area flegrea e cilentana. In tal senso sono state acquisite le istanze di conferma/nuova proposta di servizi marittimi annuali da parte delle compagnie di navigazione interessate, nei termini.Non risultano pervenute istanze in concorrenza;

è stata attivata la verifica preventiva di sicurezza della navigazione con le competenti Autorità marittimesulle istanze pervenute, alcune delle quali risultano, all’attualità, ancora in istruttoria. Con particolare riferimento alle istanze riguardanti i collegamenti da/per Sorrento, ai fini della chiusura dell’istruttoria è stato avviato un tavolo tecnico con la competente Autorità marittima.

In rilievo la esigenza di garantire la regolarità dei collegamenti marittimi da e verso le isole in ragione dei preminenti interessi pubblici connessi al diritto alla continuità territoriale che ha dato seguito alla approvazione del nuovo Quadro orario degli accosti dei servizi di Trasporto Pubblico Locale marittimo, autorizzando, a tutela del diritto alla continuità territoriale, la prosecuzione dei servizi TPL marittimi con periodicità annuale per i quali è stata richiesta la conferma e già autorizzati in ottobre, nelle more della definizione istruttoria delle relative istanze.

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