CRONACA

Zona rossa, rilievi dell’Ingv sulle sorgenti

La sezione di Palermo dell’Istituto ha effettuato campionamenti in alcuni pozzi per monitorare il sistema idrotermale isolano

Il sisma che nel 2017 colpì Casamicciola e l’isola d’Ischia ha provocato un’accelerazione anche negli studi del sistema idrotermale locale. Si sono infatti intensificati i monitoraggi per valutare l’evoluzione della temperatura di pozzi e sorgenti. Nella giornata di ieri, una squadra composta da quattro persone, presiedute dalla dottoressa Giovannella Pecoraino, responsabile della sorveglianza geochimica dell’isola d’Ischia presso la sezione di Palermo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si è recata nella Zona rossa di Casamicciola per una serie di rilievi. La sezione palermitana sta infatti portando avanti l’attività di sorveglianza geochimica dell’isola. In seguito al terremoto del 21 agosto 2017 è stato avviato un progetto finanziato dal Dipartimento di Protezione Civile, al fine di dettagliare il sistema idrotermale nell’area di Casamicciola e Lacco Ameno, e localizzare i siti idonei in cui installare delle stazioni di monitoraggio in continuo della temperatura. Per questo scopo, e anche per implementare la rete di sorveglianza, si è reso indispensabile il campionamento di alcuni pozzi e sorgenti presenti nell’area in esame, soprattutto nella zona Rossa di Casamicciola dove sono state indicate variazioni prima del terremoto di due anni fa. Grazie a un permesso accordato dal sindaco Castagna, l’equipe guidata dalla dottoressa Pecoraino ha proceduto al campionamento delle acque in una serie di pozzi: Terme Maltempo, Terme La Rita, Terme Santa Rita 1, Terme Tusculum.

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