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Barano Express, tornano i trenini

di Luigi Balestriere

 

BARANO. Sono sul binario di ritorno i due trenini del Comune di Barano e trattenuti indebitamente dalla Cooperativa Tasso di Sorrento. E’ stato il Giudice Cozzolino del Tribunale di Napoli a definire la nuova stazione di arrivo dei due mezzi attraverso la concessione del decreto ingiuntivo, che è immediatamente esecutivo. Una procedura giuridica che permetterà il ritorno a Barano dei trenini ad alta velocità con l’esecuzione forzata mediante l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario. Una sorta di Barano Express attraverso le rotaie delle vie giudiziarie e senza fermate intermedie.

E’ stata accolta in toto la tesi dell’Avvocato Ciriaco Rossetti incaricato della questione dalla Giunta Municipale nei mesi scorsi. Il legale ischitano ha sostenuto che l’indebito intrattenimento dei mezzi di proprietà comunale al termine del periodo di fitto impedissero l’utilizzo per la pubblica utilità. Questa, in sintesi, l’acutezza della motivazione che ha permesso l’esecutività della provvedimento che entra in vigore già al momento dell’avvenuta notifica. L’eventuale opposizione, infatti, non impedirà al Comune della Baia dei Maronti di ritornare subito in possesso dei suoi trenini e, quindi, non blocca nemmeno di un giorno il loro ritorno sull’isola.

Come si ricorderà, l’acquisto dei due mezzi della Dotto Trains nel 2004 non nacque sotto una buona stella. Costati 400mila euro con i fondi Dupim, avrebbero dovuto collegare Testaccio con Maronti, ma il servizio non partì mai per una serie d’insormontabili questioni burocratiche e tecniche.

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Ma come sono arrivati a Sorrento? Semplice, percorrendo le strade ferrate tortuose di un bando per il trasporto turistico senza limiti territoriali, indetto nel maggio di tre anni fa. Se lo aggiudicò la Cooperativa Tasso di Sorrento, ma il Comune, nella fattispecie, dimenticò di non avere i poteri dell’Ente Provinciale per concedere concessioni su strade extraurbane. Dal cilindro dell’ingegnere Pino Di Meglio, il 20 marzo 2014, all’epoca anche Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, uscì la soluzione geniale di trasferire a Sorrento le due motrici ed i quattro vagoni attraverso un canone di locazione di 12 mila euro. Nell’occasione, magicamente, fu ufficialmente costatata l’impossibilità di dare esecuzione alla delibera di Giunta del servizio pubblico dei trenini, come riportato dall’atto 24 del 28 febbraio 2013. Probabilmente, sarebbe stato tutto più semplice metterli in vendita con un profondo requiem su quel fantasioso acquisto.

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Ma la Cooperativa sorrentina non ha ottemperato al contratto di fitto trattenendo indebitamente i mezzi. Presa di posizione che scatenò il Sindaco Paolino Buono con l’immediato ricorso alle aule del Tribunale pur di ottenere in tempi brevissimi i beni rotabili pubblici.

Superata la questione civile, potrebbe cominciare quella penale per l’indebita trattenuta dei due trenini.

Resta, però, da verificare in che condizioni ritorneranno a Barano e come il Comune intenderà utilizzarli, considerato che essi sono immatricolati come mezzi di spettacolo viaggiante. E di sicuro, fino ad oggi, non è stata una bella rappresentazione la loro comparsa a Barano.

 

 

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