POLITICA

Pascale già suona la carica: «Per il 2020 pronti alle elezioni»

Molti buoni risultati ottenuti, qualche rimpianto e il dente avvelenato contro i “congiurati” che hanno sottratto la fascia tricolore al “Barone” Ecco il bilancio dell’anno vecchio e le aspirazioni del nuovo per il defenestrato primo cittadino lacchese

Si avvicinano le festività natalizie. La stagione delle feste e delle luminarie, dei cenoni e del countdown di capodanno obbliga a dei bilanci da cui gli amministratori dell’isola non possono esimersi. Nonostante abbia dovuto riporre la fascia tricolore negli uffici di Santa Restituta, Giacomo Pascale è forse uno degli uomini politici più vivaci dell’isola, in piena azione strategica per affrontare un 2020 carico di appuntamenti molto importanti dal punto di vista politico, per Lacco Ameno ma anche per l’intera Regione.

E’ stato un anno carico di eventi, emozioni e colpi di scena. Quale bilancio si sente di fare Giacomo Pascale per il 2019 ormai agli sgoccioli?

«Sotto la mia amministrazione siamo passati definitivamente da un grosso disavanzo a un avanzo di amministrazione importante. questo significa che il lavoro fatto in questi anni ha dato finalmente i suoi frutti e che finalmente Lacco Ameno aveva una prospettiva rispetto al passato. Ricordiamoci che Lacco Ameno era terremotato senza il terremoto. Nel senso che il dissesto finanziario a causa di : carenza di personale, pochi soldi in cassa, senza possibilità di investimento.

Il 2018 va ricordato come un anno positivo perché sanciva quello che è stato il sacrificio e il lavoro fatto con correttezza precisione e serietà. Risultati che ci gratificavano per aver rispettato le scadenze e aver onorato gli impegni delle persone che avevano riposto fiducia in noi, a partire dal Ministero degli Interni fino ad arrivare alla prefettura di Napoli. Abbiamo mantenuto degli impegni. Questo il lato positivo. Altro lato positivo si intravede la prospettiva di dare risposte concrete ai terremotati a partire dalla ricostruzione delle scuole del ristoro alle aziende. Siamo consapevoli che avremmo avuto bisogno di altri provvedimenti legislativi migliorativi ma ci facciamo forza dell’avere trasformato il disavanzo in avanzo. Avevamo anche garantito qualche posto di lavoro, avevamo garantito la pianta organica. Lacco Ameno non era più in ginocchio, ma finalmente all’impiedi capace di guardare avanti verso una prospettiva fatta di speranza. Poi alcuni consiglieri hanno deciso di interrompere questa esperienza amministrativa, ma ciò non può cancellare gli atti che sono sotto gli occhi di tutti e che sono stati positivi».

Un anno caratterizzato da quella che in molti ritengono essere una vera e propria congiura, ai danni del “Barone”

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«Lo scioglimento attiene a un disegno politico diverso. Pur di conseguire il proprio obiettivo hanno deciso di sciogliere l’amministrazione, le quattro firme poste sotto un documento nella stanza di un notaio non può vanificare quanto di positivo è stato fatto».

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Quali i risultati ottenuti in questo 2019 per Lacco Ameno?

«Sono state portate a compimento delle opere pubbliche importanti, sono stati intercettati dei finanziamenti che servono per il futuro per mettere a posto il litorale di Lacco Ameno, abbiamo avuto i finanziamenti per l’implementazione del verde pubblico e anche le risorse per la messa in ripristino del litorale di Lacco Ameno».

Rimpianti?

«L’atto significativo a cui purtroppo non ho avuto più tempo di dedicarmi, l’aver messo in cantiere la redazione del piano urbanistico comunale che segna il distintivo di ogni amministrazione da qui fino ai prossimi decenni, questo, mio malgrado, non sono riuscito a ottenerlo. Resto soddisfatto per aver sottoscritto l’accordo quadro assieme a Casamicciola per tempo, con la Diarc di Architettura e il professor Michelangelo Russo, che è un nome in Italia. questo lo rivendico con orgoglio come rivendico di aver premiato il merito e di aver pacificato il paese. Il rammarico è di non essere riuscito da ottobre a dicembre a seguire le fasi della redazione del piano urbanistico comunale anche perché partiva proprio dalla zona ammalorata dal sisma quindi materia attuale».

Qualche altro rammarico?

«Mi dispiace anche non poter avuto la cassa di risonanza tipica che ho dimostrato in questi anni per far valere le ragioni mie, di Casamicciola e dell’isola per merito il terremoto per quanto riguarda il decreto sisma».

Ma se dovesse scegliere un’azione positiva fatta per Lacco Ameno, su quale punterebbe i riflettori?

«Rivendico con orgoglio di aver portato il teatro san Carlo in piazza e fatto tornare alla ribalta nazionale Lacco Ameno per i suoi meriti culturali e artistici e non per le notizie giudiziarie».

L’anno 2019 è agli sgoccioli, cosa dobbiamo aspettarci da questo 2020?

«Per il 2020 invito la cittadinanza ad avere sempre fiducia nelle istituzioni. Ci saranno due appuntamenti importanti nel mezzo del nuovo anno. Le elezioni amministrative e regionali sanciscono due momenti fondamentali per il futuro di Lacco Ameno e di tutta la comunità regionale, nella speranza che in consiglio possano sedere persone che possano rappresentare degnamente l’isola».

E il 2020 di Giacomo Pascale, come sarà?

«In questo ultimo anno ho avuto l’onore di essere sindaco di Lacco Ameno, ora lavoriamo con un gruppo di amici al nuovo appuntamento elettorale sulla scorta di un programma condiviso in modo da tentare di riprendere il percorso interrotto. Siamo forti di apprezzamenti ricevuti da enti sovracomunali e ancora carichi sapendo che la brusca interruzione non è stata scelta del popolo ma solo di 4 consiglieri che inseguendo un disegno politico diverso hanno ritenuto di interrompere anzitempo questa esperienza amministrativa che come si evince dai risultati è stata positiva».

Un progetto politico che si sta sviluppando sotto la bandiera politica di qualche partito di riferimento?

«Ci stiamo organizzando, ma di sicuro il nuovo percorso apre a nuove strade. Il mio percorso politico non continua in Forza Italia dove ho militato fino a oggi. Auspicio per il 2020 che in Regione continui a vincere la concretezza»

Un messaggio velato, ma neanche tanto che permette di capire già da questo dicembre sotto quale influenza si sta muovendo il nuovo progetto politico di Giacomo Pascale per Lacco Ameno.

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