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Caso disabile, D’Orio: «Sarà mia madre a denunciare il sindaco d’Ischia»

SCHIA. Ci scrive il signor Eugenio D’Orio, figlio di Angelica De Giovanni, anziana disabile multata nei pressi del lido Ippocampo di Ischia per divieto di sosta. Prima di farvi leggere quello che scrive il signor D’Orio é utile per i lettori sapere che cosa abbiamo fatto noi del Golfo per la madre, una deliziosa e battagliera signora con problemi motori. Per la signora De Giovanni (e dunque per i disabili) il Golfo ha intrapreso una battaglia a tutela dei diritti dei diversamente abili discriminati e a volte anche maltrattati rispetto ai cosiddetti normodotati. Abbiamo sollecitato con una inchiesta giornalistica l’Amministrazione comunale ad occuparsi degli stalli per disabili nei pressi del lido Ippocampo; abbiamo chiesto al sindaco ove lo ritenesse giusto di togliere quella multa odiosa alla signora De Giovanni; abbiamo anche fatto notare alla signora comandante dei vigili urbani di Ischia che per chiedere il rispetto delle leggi ai suoi concittadini (ad esempio il Codice della Strada) sarebbe opportuno cominciare a rispettarle anche loro (non i vigili ma l’Amministrazione dal quale dipendono), le leggi, visto che il loro comando/caserma/ufficio o come meglio volete chiamarlo si trova al secondo piano di un palazzo inaccessibile ai disabili in dispregio alle leggi della Repubblica italiana. Ciò detto, pur non condividendo il tono della lettera, sul contenuto si può sempre discutere, già che tutto quello che abbiamo scritto é registrato, eccovi il pensiero del signor D’Orio che ci scrive e noi volentieri pubblichiamo. 

Il titolo va cambiato in quanto non è il sindaco che ha annullato la multa, bensì il comando di polizia locale. 
Una buona alternativa potrebbe essere “braccio di ferro tra disabili e comune di Ischia”. 
Non ho mai affermato che io, Eugenio D’Orio, procederò a denunciare il sindaco… Bensì sarà mia madre, in quanto invalida e per questo rappresentante di categoria, a esporre querela avverso l’amministrazione comunale di Ischia in quanto, ai sensi della legge 296 del 2006, sulla accessibilità dei lidi balneari per i disabili, il Comune non ha predisposto l’installazione dei parcheggi invalidi nelle immediate adiacenze del lido attrezzato. Ciò in contrasto con gli stess requisiti indispensabili. 
Si precisa che l’assenza di tale parcheggio non è imputabile in capo al lido (perché questo non dispone di parcheggio privato) bensì alla amministrazione comunale che dovrà conformarsi a quanto previsto dalle leggi nazionali. 
In caso contrario, si configura la discriminazione della persona disabile. 

RISPONDE IL GOLFO

Non c’è nulla da aggiungere rispetto alla lettera del signor D’Orio. Solo due precisazioni. I titoli del giornale li fanno i giornalisti non i lettori. Rispetto al sofisma che lui non denuncia ma lo farà la mamma e che in ogni caso non denuncia il sindaco ma l’Amministrazione, dovremmo spiegargli che il rappresentante legale pro tempore del Comune é un sindaco eletto dal popolo. Che a lui piaccia o no! Per il resto avremmo gradito anche solo “grazie per quello che avete fatto” ma va bene lo stesso. Occuparsi dei diritti dei disabili è un nostro preciso dovere. Ringraziamo noi la signora Angelica per avercene dato l’opportunità. Saremo sempre al fianco suo e di tutti quelli che come lei hanno il diritto alla piena e totale mobilità sul territorio e nelle strutture pubbliche.

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