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Violenza allo stadio, convalidati gli arresti

ISCHIA. Il Gip del Tribunale di Napoli ha convalidato tutti gli arresti operati dalle Forze dell’Ordine nei confronti dei cinque tifosi bloccati durante la rissa scoppiata alla fine della partita di calcio tra l’Ischia e il Quartograd, incontro valido per il Campionato di Promozione. I difensori degli indagati, come spesso accade in casi del genere, hanno chiesto un termine per meglio impostare la strategia difensiva e avere comunque maggiore contezza dei fatti. Il processo sarà poi celebrato con rito ordinario presso il Tribunale di Ischia. Nel frattempo tutti e cinque sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di firma due volte al giorno, tutti i giorni, presso le competenti sedi di polizia. Questo l’esito dell’udienza di convalida svoltasi alla vigilia di Natale. I fatti, come si ricorderà, si riferiscono al pomeriggio di domenica scorsa. Un episodio di inaudita violenza, nei pressi dello stadio Mazzella, dove si era appena conclusa la partita. L’incontro era finito con il punteggio di zero a zero ed era stato seguito anche da un manipolo di sostenitori giunti da Quarto, ma sul campo nel dipanarsi dei novanta minuti non era accaduto nulla che lasciasse immaginare l’esplosione di violenza successiva. Nessun contatto, nessun insulto, ma al contrario tutto era filato nei binari consueti. Nella zona, come sempre, c’erano gli agenti del commissariato di polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Alberto Mannelli, ad occuparsi dell’ordine pubblico. Inaspettatamente, secondo una prima ricostruzione della vicenda, nell’ampio spiazzo davanti allo stadio, un supporter del Quartograd avrebbe rapidamente raggiunto un tifoso ischitano colpendolo violentemente alla testa con una bottiglia. L’aggressione, avvenuta di spalle, prevedibilmente non aveva visto alcuna reazione difensiva da parte dell’ischitano. Portato al Pronto Soccorso dell’ospedale Rizzoli, gli sono stati applicati quattro punti di sutura al capo.
Ma intanto all’uscita dello stadio la violenza montava, e mentre gli agenti avevano proceduto all’istante ad identificare il responsabile dell’aggressione, in zona arrivavano anche i Carabinieri della Compagnia di Ischia, coordinati dal luogotenente Michele Cimmino: l’atmosfera era infatti divenuta immediatamente incandescente. Le due forze dell’ordine si sono subito coordinate nella consueta collaborazione interforze, sebbene fosse scoppiata una colluttazione talmente violenta al punto da costringere tre agenti a ricorrere alle medicazioni presso il nosocomio lacchese, mentre l’aggressore protagonista dell’episodio iniziale cercava di allontanarsi insieme ad altri per sfuggire all’arresto. Tuttavia Polizia e Carabinieri avevano intuito le intenzioni dei fuggitivi, diretto versi la zona portuale per cercare di imbarcarsi insieme ad altri tifosi e guadagnare così la terraferma. Proprio al porto si concludeva l’operazione, bloccando e conducendo presso il commissariato di Ischia cinque individui. Questi ultimi, tratti poi in arresto, si sono visti rivolgere accuse pesanti, tra cui quelle di violenza aggravata, lesioni aggravate, rissa aggravata e resistenza aggravata in concorso tra loro. Dopo la notte trascorsa nelle camere di sicurezza del Commissario, sono stati tradotti a Napoli dove si è svolta l’udienza citata in apertura. Di certo, il vicequestore Mannelli proporrà nei confronti dei cinque l’emissione del foglio di via obbligatorio dall’isola e del Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive.

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