ISCHIA. Altro che vita da cani. A Londra entrano al cinema, in Italia mangiano il gelato e ad Ischia vanno in vacanza. Sono tanti i turisti che negli ultimi anni portano con loro gli amici a quattro zampe in vacanza. E l’isola, nel tempo, si è adeguata. É diventata sempre più accogliente anche per i fido inseparabili dai loro padroni.
Sono circa 100 gli hotel Pet friendly presenti ad Ischia che offrono servizi dedicati agli animali. Non solo per i cani. Per i nostri amici a quattro zampe che arrivano in vacanza dalle città, Ischia è l’Eldorado. Esistono infatti ampi spazi verdi dove i cani possono essere portati a passeggio. Ci sono siti internet ad hoc che segnalano gli alberghi petfriendly e consigliano mete e gite al guinzaglio. Mypethotel.it, ad esempio, oltre agli alberghi fornisce itinerari per passeggiate con animali a seguito con delle raccomandazioni. Quella principale: “Ci sono fantastici luoghi dove far giocare e correre il tuo cane, unico appunto: attenzioni ai gatti. L’isola è popolata da colonie di felini”. Non ci sono spiagge dichiaratamente Pet Friendly, anche se i migliori amici dell’uomo vengono accettati normalmente senza problemi in molti stabilimenti balneari.
Ischia comunque si presta molto anche per la sua conformazione ad ospitare i cani malgrado gli accessi da parte degli animali alle spiagge e nei giardini e parchi termali siano limitati. Nei giardini Poseidon ad esempio è espressamente vietato l’ingresso agli animali “tutti gli animali anche se di piccola taglia non sono ammessi all’ interno del parco e sulla spiaggia”, questo vale anche nei giardini della Mortella “No, i cani non possono entrare”. Per i traghetti e gli aliscafi, invece, no problem. I servizi marittimi prevedono che è consentito il trasporto di cani, gatti e altri piccoli animali vivi, al seguito dei passeggeri. I cani devono essere muniti di guinzaglio e museruola, gli altri piccoli animali devono essere sistemati in gabbia o ceste, a cura del passeggero. I passeggeri con al seguito animali devono sostare nelle aree appositamente riservate, fanno eccezione i cani guida dei non vedenti.
L’isola resta amica degli animali anche nella tragedia. Dopo il sisma dello scorso 21 agosto tra le macerie si aggiravano cani e gatti. Gli animali “terremotati” sono stati soccorsi da guardie e volontari dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) dell’Isola d’Ischia. Dopo aver verificato che tutti gli essere umani fossero stati tratti in salvo, hanno iniziato a occuparsi delle segnalazioni relative agli animali smarriti durante il sisma. Hanno rifocillato, nell’immediato, le colonie feline e i cani vaganti e provveduto a recuperare dalle case pericolanti gli uccelli in gabbia. La tradizione animalista ischitana è ben radicata nelle tradizioni e riti religiosi isolani. Il 17 gennaio, nella frazione di Sant’Antuono, ai piedi delle colline di Campagnano, ogni anno ci si riunisce per la festa di Sant’Antonio Abate. Cani, gatti, ma anche conigli e cavalli. Tra miagolii e guaiti avviene la benedizione degli animali. Peccato che la festa cada in inverno quando non ci sono i turisti. Sarebbe una bella attrazione per gli ospiti.
Ma se da un lato l’isola accoglie il turismo animale, su un altro versante lo vieta. Su tutta l’isola vige il divieto di “condurre cani sulle spiagge libere o su quelle in concessione”. L’ordinanza balneare vigente dice che “è inoltre vietato condurre in spiaggia qualsiasi tipo di animale, anche se munito di museruola o guinzaglio. Sono esclusi dal divieto le unità cinofile munite di brevetto accompagnate da un conduttore munito di brevetto di assistente bagnante/bagnino di salvataggio. Sono esclusi altresì dal divieto i cani guida per non vedenti, i cani utilizzati dalle forze di polizia, fermo restando la facoltà del gestore del singolo lido privato di riservare tratti di spiaggia a famiglie che detengono cani di piccola taglia”. Unica soluzione: portare i cani sulle spiagge libere dopo il tramonto o la mattina presto oppure sostare sugli scogli lontano da chi ha paura dei cani.
DI GIOVANNA FERRARA
