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Concessioni balneari, il Comune si “adegua”

Annullata in autotutela la delibera sulle proroghe, l’ente del Capricho si accoda alle indicazioni del Consiglio di Stato, che a novembre in adunanza plenaria aveva negato l’estensione al 2033 delle concessioni sulla base della nota direttiva Bolkestein

La decisione del Consiglio di Stato dello scorso novembre sull’annosa questione delle concessioni balneari sembra aver messo un punto fermo importante nella questione. Da parte sua, il Comune di Casamicciola ha ritenuto di prendere espressamente atto delle sentenze emesse nell’adunanza plenaria della massima magistratura amministrativa, e di conseguenza è stata annullata in autotutela la delibera di giunta n.125 del 30 dicembre 2020, con cui il Comune aveva disposto l’attivazione del procedimento per l’estensione della durata delle concessioni di beni del demanio marittimo con finalità turistico-ricreative in favore dei concessionari esistenti, sulla base di quanto previsto dalla legge 145/2018 (che a sua volta aveva disposto un nuovo termine di scadenza al 31 dicembre 2033), e dal decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (il cosiddetto decreto-rilancio), nella parte in cui tali norme si riferivano, confermandolo, al meccanismo di proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime. In sostanza, l’ente come gli altri comuni costieri aveva disposto la proroga delle concessioni fino al 2033, ma poi l’Agcom, l’autorità garante della concorrenza e del mercato, aveva esaminato la delibera, dando parere negativo, ritenendo che il Comune avrebbe dovuto disapplicare la normativa posta a fondamento della citata delibera, per contrasto con i principi e con la disciplina euro-unitaria, a partire dalla nota “direttiva Bolkestein”. Quest’ultima imponeva di mettere nuovamente a gara tutte le concessioni, visto che ad oggi non risulta rilasciato nessun atto di proroga delle concessioni demaniali marittime fino al 31 dicembre 2033.

Si tratta di una questione letteralmente scottante: i concessionari erano ormai convinti che il termine del 2033 sarebbe stato da considerare acquisito, e in tale ottica alcuni Comuni stavano iniziando a rilasciare le proroghe. Più prudente era invece stato il Comune di Casamicciola, che dopo il richiamo dell’Agcom aveva inserito una clausola di salvaguardia, proprio tenendo conto di eventuali decisioni, legislative o giurisprudenziali, in grado di mutare il quadro che stava maturando. Una cautela che si è rivelata fondata, dopo la decisione del Consiglio di Stato ha rimesso in subbuglio il mondo dei balneari, visto che tra poco più di un anno le concessioni dovrebbero essere nuovamente messe a gara (anche se il condizionale è d’obbligo).

Nella nuova delibera di giunta, l’esecutivo capitanato dal sindaco Giovan Battista Castagna ha inoltre dichiarato valide ed efficaci fino al 31 dicembre 2023 “le sole concessioni demaniali con finalità turistico-ricreative in essere”, “al fine di evitare il significativo impatto socio-economico che deriverebbe da una decadenza immediata e generalizzata di tutte le concessioni in essere”, fermo restando che oltre tale data anche in assenza di disciplina legislativa esse cesseranno di produrre effetti. Resteranno valide fino al 31 dicembre 2023 le autorizzazioni ai sensi dell’articolo 45 bis c.n. già rilasciate.

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