CULTURA & SOCIETA'

Ponte di Ognissanti, per Ischia l’ultimo “acuto” della stagione turistica

La conferma arriva anche dal presidente di Federalberghi Luca D’Ambra che sottolinea come diverse strutture ricettive non chiuderanno i battenti fino all’epifania

Halloween e ponte di Ognissanti. Tre giorni che rappresentano l’ultima occasione della stagione per ospitare turisti sull’isola. A confermarlo anche il presidente di Federalberghi Ischia Luca D’Ambra. “Sono numerosi gli alberghi che hanno allungato la stagione turistica e che resteranno aperti fino al 6 gennaio. Per loro il ponte che va dal primo al 3 novembre rappresenta una buona occasione”.

Le strutture che hanno scelto di restare aperte sono allocate perlopiù nella zona sud ovest dell’isola (Forio) e si tratta perlopiù di piccoli alberghi spesso a conduzione familiare. “Dopo un maggio inclemente – continua D’Ambra – il clima in questo periodo ci sta dando una mano. Da qualche anno i mesi di ottobre e novembre (specie la prima decade), grazie al clima mite, rappresentano dei buoni mesi per gli albergatori e la possibilità di allungamento della stagione”. “Sarebbe interessante allungare fino al 6 gennaio la stagione su tutta l’isola – incalza il presidente isolano di Federalberghi –  e mi rendo conto che è necessaria un’attenta opera di programmazione che porti alla destagionalizzazione”. Per ciò che riguarda la sua attività, Luca D’Ambra l’ha fatto. Nel mese di ottobre, infatti, i Giardini Ravino hanno ospitato tre importanti eventi “ed abbiamo registrato ottimi risultati”, ci assicura il presidente di Federalberghi. “Per destagionalizzare – chiarisce – bisogna partire proprio dall’idea di spostare degli eventi che durante l’alta stagione non portano a niente se non ad un consenso popolare e locale”. La strada, però, è ancora lunga. Al momento di pensa al ponte di Ognissanti. “C’è un po’ di movimento per il ponte, ma niente di eclatante”. I numeri, al momento, sono ‘top secret’. A fornire dei numeri su scala nazionale, invece, è la Federalberghi Italia. “Il movimento degli italiani in occasione del ponte di Ognissanti rappresenta un test importante per l’apertura della stagione invernale.

Quest’anno a mettersi in viaggio saranno circa 6,7 milioni di persone (l’11% della popolazione) ed il giro di affari subirà un calo del 7 per cento rispetto al 2018. E’ indubbio che il calendario dello scorso anno fosse particolarmente incentivante, dal momento che la festività del Primo Novembre cadeva nella giornata di giovedì. Ma va comunque considerato con scrupolo il fatto che nella gran parte dei casi la rinuncia della vacanza è stata motivata da una scarsa liquidità”. Commenta così Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, il risultato dell’indagine relativa al movimento degli italiani in occasione della festività di Ognissanti. “Chi resterà in Italia si orienterà sempre più nella scelta di località d’arte, quelle cioè dotate di un ricco patrimonio monumentale e culturale. Chi invece sceglierà l’estero si concentrerà sulle grandi capitali europee”. “Interessante è poter notare nella valutazione complessiva – sottolinea Bocca – quanto la percentuale delle spese legate al pernottamento sia al di sotto del 20 per cento, mentre a gravare maggiormente sul budget della vacanza risultano essere le spese legate al viaggio ed al cibo. Un elemento significativo per armonizzare i ruoli degli attori in gioco in tutta la filiera del comparto turistico”.

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