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La dr.ssa Rita Di Meglio ha pubblicato un imperdibile libro di storia isclana Figure mistiche e protagonisti illustri delle famiglie Scotti-Di Meglio

Lo scrivente era in procinto di parlare ancora dei due Servi di Dio e grandi germani don Ciro e Arcivescovo mons. Giovanni Scotti in attesa della Dichiarazione ufficiale di santità, ma è apparsa  nelle edicole e librerie una poderosa pubblicazione di ben trecento pagine della dr.ssa Rita Di Meglio, figlia del compianto galantuomo e nostro indimenticabile Amico medico dott. Vincenzo Di Meglio, il quale aveva sposato Caterina Scotti nel 1931, amata cugina e discendente da storici antenati dalla Scozia e intrecciati con i “Parruoccio” Iacono (Parrocchia, perché finanziatori della Chiesa del Carmine) di Serrara con l’imponente Palazzo sull’ameno belvedere, a loro volta originari dall’Oriente, da cui la parola araba “Yaqùn” (egli è certo, sicuro) italianizzata poi in “Iacono”: pare -secondo la dotta autrice Rita Di Meglio- che l’origine dei “Parruoccio” Iacono, da cui proviene la sua nonna Michela, debba ricondursi ad un nucleo familiare arabo-siculo proveniente da Palermo e dai suoi dintorni, ove esiste una strada e un paesino a loro nome (un mio collega siciliano si chiamava proprio Giorgio Iacono!). Michela o Michelina Iacono andò in sposa al dr. Luigi Scotti (eletto alle elezioni nello storico Partito Popolare Italiano ), trasferendosi da Serrara a Barano ove morì il 16 febbraio 1926 e sulle sue sofferenti traversìe d’emigrato negli Usa parleremo ancora in altre pagine. Infatti i suoi discendenti negli Usa si congratularono con lo scrivente in occasione della Ricerca storico-culturale che i miei bravissimi alunni avevano svolto anche su Piedimonte. Ne riparleremo, in quanto l’opera della signora dr.ssa Rita Di Meglio è talmente ampia, ricca di notizie e intrecci da non potersi rilevare ovviamente solo in una pagina giornalistica di “Fede”, ma trattandosi di due Famiglie che hanno fatto della Fede vissuta la loro cospicua ed esemplare caratteristica, sarà necessario e doveroso poterne parlare ancora e ogni qual volta se ne presenterà l’occasione, in ulteriori pagine. Come non parlare di Caterina Scotti, mamma dell’autrice, donna d’Azione Cattolica e S. Rosario ! Ma, ero, infatti, molto Amico anche del grande papà dell’autrice, il dott. Vincenzo Di Meglio, che nutriva nei confronti dello scrivente (ex seminarista a Ischia, Nola e Salerno) grande stima e affetto come paterno, tra l’altro contribuendo alla sua elezione nel giugno 1970 (dopo il Capolista Avv. Giovanni Di Meglio) al Consiglio comunale di Barano d’Ischia nella Dc ed elargendogli sempre tanti consigli di vita sui Valori non negoziabili: “Caro Pasquale, sei diventato adesso uomo pubblico, ricordati che mai ti sfiori la corruzione del denaro!”. Il Dottore, spirito nobile e generoso, era forse irrequieto come lo scrivente o come S. Agostino che esclamava: “O Signore, il mio cuore è sempre inquieto, finché non riposerà in te!”. Pertanto, si apprende dallo splendido volume (avuto qualche giorno fa grazie all’Avv. Giuseppe Di Meglio, autorevole cugino dell’autrice) delle attese e prove dolorose del Dottore come la perdita di figli al parto della consorte Caterina e provvidenzialmente della nascita, alla quarta gravidanza, della piccola Rita, poi affermata arabista ed islamista, docente universitaria, che ha voluto ricordare (per nostra fortuna) in queste pagine personaggi laboriosi, di scienza (e santi) della sua famiglia, che altrimenti sarebbero forse caduti nell’oblio. Grazie, signora Rita, con i begli occhi grigioverdi clonati dall’eminente papà ! Si apprende ancora che “Don Vicenzìn”, come popolarmente e affettuosamente era chiamato il Dottore, oltre ad essere stato attivo ed amato Podestà di Barano per un lustro ed aver realizzato opere importanti a Nitrodi, in Piazza San Rocco, nella nuova sede municipale nel Palazzo Migliaccio ed essersi trasferito nel 1935, a bordo del ‘Mazzini’, in Eritrea ove fu protagonista di una epopea generosa, sofferente e nobile di Civiltà, battendosi fino all’Onu per i diritti degli italiani in Africa e concludendo la sua attività di Direttore di Ostetricia e Ginecologia a Gedda, in Arabia Saudita (di cui, tuttavia, più volte lo scrivente ha parlato e scritto), si apprende -ripeto- che egli a Barano fu, altresì, investito della carica di “Segretario di Moralità” nel 1929 (che non conoscevo) a riconoscimento della sua integrità e rettitudine: doveva vigilare sul buon costume del territorio, cosa non facile che gli procurò ovviamente inimicizie in persone -note e ammonite- che nel privato e pubblico erano motivo di scandalo nel popolo fedele ! Grazie dalla mia nullità, grande Dottore, grande “Don Vicenzìn”, Segretario dei Valori non negoziabili ! Uno libro necessario di storia e antologia formativa  da non perdere per alimentare la Memoria, anche per le discutibili, irrispettose e antistoriche alterazioni nella Chiesa parrocchiale e nell’edificio scolastico elementare di Piedimonte ! Solo la Verità, che ha un prezzo, rende liberi. Grazie.

*Responsabile diocesano Cenacoli Mariani, docente Liceo, poeta (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it).  

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Pasquale Baldino

Il servizio giornalistico sul libro di Rita Di Meglio sui personaggi della storica famiglia Scotti di Piedimonte è dell’omesso scrivente prof. Pasquale Baldino

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