LACCO AMENO. Arriva la consueta delibera di giunta con cui il Comune di Lacco Ameno ha deciso la ripartizione degli investimenti di quanto è stato ricavato dall’imposta di soggiorno. Imposta che, ricordiamo, venne istituita nel Comune del Fungo nel gennaio 2015 durante la gestione commissariale. L’esecutivo guidato dal sindaco Giacomo Pascale ha calcolato per l’anno solare in corso un gettito presunto di circa 450mila euro, che è stato deciso di investire in questo modo: euro 112mila per la fornitura di servizi per manifestazioni turistico culturali; euro 248mila per spese correnti relative all’affidamento di servizi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali; euro 90mila da destinare al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, quantificato nella misura del 20 per cento del presumibile gettito. Le previsioni sono più ottimistiche rispetto al 2017, quando l’amministrazione calcolò un gettito totale di 320mila euro, di cui poco più di 90mila destinate alla fornitura di servizi per manifestazioni turistico-culturali; e quasi 160mila per spese correnti relative all’affidamento di servizi manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali. Anche le risorse da destinare al fondo crediti di dubbia esigibilità furono sensibilmente inferiori, pari a circa 60mila euro. Come si ricorderà, fu il Decreto legislativo 23/2011 a introdurre la possibilità per gli enti inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte, di istituire l’imposta in questione a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio. La norma impone l’applicazione dell’imposta di soggiorno secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per ogni notte di soggiorno; il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle stesse strutture ricettive.
