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APRE IL SEXY SHOP A ISCHIA PONTE VENDITA DI VIBRATORI ALLE STELLE

Snack, coffee and drink 24 ore su 24. La pubblicità che leggete sulla porta d’ingresso del minúscolo negozio che si trova nel cuore del centro storico del borgo di Ischia Ponte, con vista sulla baia di Cartaromana e il Castello Aragonese, non è ingannevole, certo non si può dire che è completa della incredibile offerta di prodotti che i consumatori possono trovare e acquistare. Come dire: non dice tutto quello che si può comprare facendo ingoiare soldi alle macchinette. E come marketing non è proprio una scelta intelligente, ci permettiamo di far osservare agli imprenditori. Tra patatine, cipster, succhi di frutta e yogurt, per chi invece di assecondare i morsi della fame avesse altri appetiti da calmare, ci sono anche gli ultimi falli di plastica con tanto di vibratore interno a pile e, se vi piace di più, lo si può mettere anche in corrente con tanto di riduttore del voltaggio. Ma non è tutto: per chi ne avesse piacere, sempre scavando tra patatine, patatone e fermenti lattici da bere, ci sono creme ritardanti e lubrificanti di ultimissima generazione da usare all’occorrenza per buone pratiche quotidiane di sesso.

Ce n’è per tutti i gusti, per tutte le taglie e per tutte le tasche. E se il vibratore (costa 27 euro ma è andato a ruba), i preservativi, i liquidi e i lubrificanti non dovessero bastare per divertirvi o per rendervi un po’ di sana gioia da vacanza relax, non preoccupatevi più di tanto. Potete sempre provare un poco di ebbrezza con una bella birra di quelle toste davvero, da dieci gradi, oppure spumantini a prezzi abbordabili. L’aspetto interessante del negozietto self service di Ischia Ponte, a dieci metri dal Duomo, é che dentro ci può andare chiunque a fare acquisti: dalla milf un po’ attempata che cerca oggettini per essere felice anche da sola al giovanotto in preda alle tempeste ormonali. E chissà magari possono entrarci anche i bambini che si ingozzano con ogni sorta di schifezze confezionate. Tutti possono acquistare tutto. É la liberalizzazione, bellezze ischitane!
Certo, non siamo né bacchettoni né moralisti ma non sarebbe meglio aprire due negozi distinti? In uno potreste venderci patatine e bibite analcoliche e in un altro, che potete organizzare alla stregua di un sexy shop e chiamarlo più o meno come un sexy shop, potresti venderci vibratori e altro. O no?

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