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Lacco Ameno, parte il piano delle assunzioni

Prima che l’estate isolana venisse investita dai drammi di queste ultime settimane, la Giunta municipale di Lacco Ameno aveva approvato una rideterminazione della dotazione organica. Un obiettivo che l’amministrazione in carica perseguiva sin dal suo insediamento, ma che trovava un ostacolo non da poco, quale quello dell’approvazione dei bilanci arretrati e lo stato di dissesto in cui versano le finanze del Comune del Fungo. Tuttavia, visto il numero complessivo di abitanti, l’amministrazione ha cercato di far  leva sul fatto che in rapporto ai 4.787 residenti il numero massimo di dipendenti della dotazione organica del Comune, ai fini del rispetto dei vincoli numerici imposti dalle normative vigenti, è pari a 33 unità. L’incremento del personale è stato più volte indicato dal sindaco Giacomo Pascale tra le priorità della sua compagine, rimarcando le difficoltà provocate dall’insufficienza dell’organico, in termini di quantità e di preparazione, per portare avanti l’amministrazione.

Durante la lunga querelle per l’approvazione del bilancio riequilibrato 2014, l’ente di Piazza Santa Restituta  cercò di far comprendere al Ministero che il comune di Lacco è in possesso dei numeri per avere 33 dipendenti più un segretario comunale con doppia funzione, mentre attualmente le unità sono 22, quindi ben sotto la soglia. In quell’occasione l’amministrazione evidenziò che  i comuni d’Italia in media spendono il 50% del bilancio per il personale, mentre Lacco Ameno non raggiunge il 30%. Infatti, negli ultimi cinque anni la spesa per il personale è andata progressivamente scendendo: dal milione e 300mila euro circa che veniva speso nel 2012, si è arrivati ai 916mila euro del 2016, facendo sì che il rapporto tra tale spesa e la spesa corrente, calcolata secondo le ultime indicazioni della Corte dei Conti sulla spesa lorda del personale, risulta pari al 21,88%, inferiore anche alla media del triennio 2011-2013 (che era pari al 22,44%), e comunque nettamente inferiore al 50% della media nazionale. Parallelamente, tale riduzione è avvenuta anche perché sono andati in pensione diversi componenti della macchina amministrativa, senza che venissero rimpiazzati: dal 2013 allo scorso anno sono venute meno ben sette unità, tra cui due agenti di polizia municipale. Tra l’altro si prevede che nel 2018 altri due dipendenti cesseranno dal servizio.

L’esiguità del personale fa sì che alcuni servizi risultano insufficientemente coperti, tanto da rendere impossibile assolvere i compiti istituzionali dell’ente, che negli ultimi tre anni ha sempre rispettato i limiti imposti dal patto di stabilità delineati dalla legge finanziaria. La Giunta ha quindi stabilito il “piano di fabbisogno” di personale per il 2017. Per l’area tecnica, è già stato individuato l’architetto Dellegrottaglie, a tempo determinato ai sensi dell’articolo 110 del Testo unico degli enti locali, ma serve  anche un istruttore geometra.  Due unità andranno assunte nell’area tributi, un’altra nell’area amministrativa, tutti a tempo indeterminato part time al 50% da individuare mediante procedura concorsuale previo espletamento della procedura obbligatoria di mobilità. Inoltre, anche la polizia municipale vedrà finalmente ingrossare le proprie file dopo anni di continuo assottigliamento: saranno assunti due agenti a tempo indeterminato, sempre part time al 50%, tramite la procedura di “stabilizzazione” per il personale in possesso dei requisiti di legge. Un’ulteriore unità per i vigili urbani sarà invece assunta a tempo determinato, ma a tempo pieno, utilizzando la graduatoria vigente a seguito della selezione di pochi mesi fa.

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