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Halloween o Holyween? L’isola si divide a metà in attesa del 31 ottobre

 

di Isabella Puca

Ischia – Mancano pochi giorni ormai alla festa di Halloween celebrata il 31 ottobre nei paesi Americani e trapiantata qui in Italia, Ischia compresa, da ormai qualche anno. All’inizio dell’arrivo di questa festa, forse in maniera inconsapevole, un po’ tutti, scuole comprese, si sono lasciati andare ai festeggiamenti; bambini soli o accompagnati dai genitori si sono travestiti da fantasmi, zombie e streghe e sono andati in giro per i vari negozi dell’isola per il tradizionale “dolcetto o scherzetto” così come i locali privati hanno organizzato party a tema anche per i più grandi che hanno avuto un notevole successo. Qualcosa però, da un paio d’anni a questa parte, è completamente cambiata. Fautrice di questo cambiamento è stata la Chiesa che ha mostrato un’altra sfaccettatura di questa festa: secondo la sua opinione si tratta, infatti, della festa più importante del calendario satanico e quindi di un’ osanna al demonio. Proprio per questo motivo, non solo qui a Ischia, ma un po’ in tutta Italia, alcuni parroci hanno pensato di trasformare questa festa da veglia dei morti a festa dei santi e quindi Halloween è diventato “Holyween”. Il pomeriggio dello scorso 31 ottobre il parroco della chiesa di San Leonardo Abate di Panza organizzò infatti una “controfesta” che ebbe un notevole successo. Don Cristian Salmonese invitò tutti i bambini della parrocchia in Chiesa travestiti da Santi e, tra balli e canti, ciascun bambino sfilò dinanzi agli altri raccontando qualcosa sulla vita del Santo che rappresentava; il messaggio lanciato dalla chiesa era chiaro: va celebrata la luce, la gioia e non  zucche bucate che emanano spettri di luce o scheletri ambulanti. Quella di Don Cristian a Panza non è stata l’unica alternativa alla notte di Halloween; sempre lo scorso anno nella chiesetta di San Girolamo antistante la piazzetta di Ischia Porto, più di cinquanta giovani della pastorale giovanile si sono riuniti per pregare e per dare vita ad “Abbracci gratis” un evento che pure riscosse un notevole successo. A pochi giorni dal 31 ottobre anche quest’anno la discussione sul festeggiare o meno e in che modo ha spaccato l’isola a metà. «Voglio la mia Italia quella studiata a scuola, voglio le mie feste quelle della mia tradizione quelle che mia nonna e i miei mi hanno sempre insegnato, voglio la festa di San Giuseppe che ci è stata rubata, voglio le feste che nascono dal cuore dell’Italia e dalla sua storia e non questa stupidità di Halloween che sta sporcando la nostra cultura e il futuro dei nostri giovani che ci sta rubando i soldi dalle tasche. Ma ciò che mi fa paura che ci stiamo abituando a questa dittatura senza dire più niente! No ad Halloween, via dalle scuole! insegnate ai bambini le nostre feste!». È questo quanto scritto qualche giorno fa da Don Cristian sul suo profilo Facebook che annuncia, inoltre, di nuovo la festa per il 31 pomeriggio di quest’anno, appuntamento alle 15:30 per tutti i bimbi della parrocchia, ma la festa è naturalmente aperta a tutti. E mentre la sua iniziativa ha raccolto tanti pareri positivi e altrettanti seguaci, dall’altra parte però c’è chi, invece, è favorevole a festeggiare Halloween come Anniria, una giovane mamma di Forio che avrebbe voluto organizzare una festa a tema per il suo piccolino e che invece ha avuto un no secco da parte delle maestre, «la settimana scorsa ho accompagnato mio figlio a scuola – ci racconta – e ho chiesto cosa si organizzava per Halloween. Mi hanno detto che la Chiesa non voleva. Ho chiesto se potevo coinvolgere le altre mamme, ma mi hanno risposto che era tutto inutile e quindi, ho desistito. Trovo assurda questa sorta di mania improvvisa verso la tradizione. Ci sarebbe tanto da dire, ma sono assolutamente favorevole al festeggiamento di halloween». Come Anniria anche altre mamme sonod’accordo con il prendere in prestito la festa Americana e organizzare un festino per i loro piccoli, «io – scrive Annamaria – nonostante le critiche ogni anno, l’ho sempre organizzata e in piazza. Non c’è da vergognarsi nel prendere parte ad una festa, ma nel praticare ogni giorno quello per cui molti fanno finta di turbarsi, i finti perbenisti o i bigotti assoluti. Questa festa è solo coperta da tanta ignoranza, è vero che è una festa pagana ma festeggiamo tante feste pagane allora perché scandalizzarsi di questa? E poi i pagani non credono in satana! Halloween è il capodanno celtico, è il giorno in cui il velo tra morti e vivi si fa sottile e si ricordano i morti, in modo macabro a volte è vero, ma rimane ed è una festa e basta».

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