Il 2017 si è concluso. Quello appena trascorso è stato un anno tra i più duri per l’isola. Iniziato con grandi aspettative per quanto riguarda la riuscita della stagione turistica, l’annata sembrava confermare la tendenza positiva in atto da qualche anno pur tutti i chiaroscuri e i problemi con cui tante, troppe volte siamo costretti a fare i conti. Poi è arrivata l’estate, una tra le più drammatiche che Ischia ricordi. Avvisaglie tragiche venute dal mare, a scuotere violentemente la consueta atmosfera vacanziera tipica dell’agosto isolano: dapprima la morte di una giovane napoletana a Cava dell’Isola, poi la doppia tragedia della Grotta delle Formiche, dove due sub rimasero intrappolati fino all’esaurimento delle bombole. Nemmeno il tempo di riprendersi dai frastornati interrogativi generati da tre giovani vite inghiottite dal mare, che la sera del 21 agosto il terremoto si abbatte sull’intera comunità isolana, spazzando via ogni certezza e lasciando sul territorio ferite profonde, oltre a un nuovo tributo di vite, quelle di Lina Balestrieri e Marilena Romanini. Gli ultimi mesi sono stati frenetici e polemici.
Il periodo natalizio stavolta rappresenta non solo e non tanto il consueto attimo per tirare il fiato, ma anche il momento giusto per elaborare quei “buoni propositi” che un volta tanto non sono solamente una logora espressione di circostanza svuotata di contenuto, bensì l’occasione per una vera ripartenza dopo un anno come questo. Abbiamo quindi interrogato i vari sindaci dell’isola, chiedendo loro quali sono gli obiettivi prioritari per il 2018 che bussa alle porte. È emerso il quadro di una classe amministrativa che tenta di guardare a sé stessa e alle sfide dell’immediato futuro con linee programmatiche possibilmente condivise, e con l’ormai immancabile occhio ai bilanci e alle casse comunali. Dalla ricostruzione post-sisma a una comune azione di marketing territoriale, passando per le opere pubbliche già abbozzate e quelle che vanno completate, ecco un piccolo prontuario dei temi economici e politico-amministrativi che con tutta probabilità caratterizzeranno il 2018.
DIONIGI GAUDIOSO: «RISANAMENTO DELLE CASSE E COMPLETAMENTO DELLA RETE FOGNARIA». «Nel 2018 a Barano ripartiremo con l’obiettivo di risanare il più possibile le casse comunali. Parlando di opere concrete, intendiamo procedere finalmente al rifacimento e al completamento della rete fognaria del paese. Sono questi i nostri propositi più immediati per l’anno nuovo ormai alle porte. Non dobbiamo però dimenticare le conseguenze del terremoto, che pur colpendo in particolar modo Casamicciola e Lacco Ameno, ha avuto e avrà ripercussioni su tutti gli altri Comuni. Mi auguro che l’economia isolana riesca a parare il durissimo colpo e a rimettersi presto in corsa. In parte ci sono stati segnali positivi già in quest’ultimo scorcio di 2017, ma è fondamentale riuscire a superare questa fase tuttora molto delicata: non ci sono confini che tengano, l’emergenza dovremo superarla tutti insieme».
ENZO FERRANDINO: «RICOSTRUZIONE E RILANCIO DELL’IMMAGINE DI ISCHIA NEL PANORAMA TURISTICO MONDIALE». «Nel 2018 l’auspicio principale è quello di superare le difficoltà e i momenti duri che abbiamo vissuto quest’anno a causa del sisma, che ha fortemente provato le comunità dell’isola d’Ischia. Nel nuovo anno spero dunque che si creino gli adeguati presupposti per risolvere i problemi innanzitutto connessi alla ricostruzione, che sono quelli più seri perché una parte della popolazione ha dovuto subire gravissimi danni al bene primario costituito dalla propria abitazione, senza dimenticare le pesanti ripercussioni su tante attività produttive. Con la ricostruzione, potranno poi risolversi a cascata tutte le altre problematiche collegate, per far sì che le comunità di Casamicciola e Lacco Ameno possano tornare in un alveo di normalità. Dal punto di vista amministrativo, spero che il 2018 sia un anno di rilancio per l’economia isolana: ci stiamo prodigando in una serie di interventi finalizzati a migliorare l’accoglienza e l’aspetto del territorio, potenziando l’attività di promozione verso i mercati turistici, e non solo. Un’azione che possa restituire a Ischia la sua vera immagine di località turistica genuina, facendo leva sui ben noti punti di forza di indiscutibile valore, quali la bellezza paesaggistica, le acque termali, la cultura, la Storia, l’enogastronomia, restituendo all’isola la giusta dimensione nel panorama internazionale, togliendoci da dosso la deleteria etichetta di isola low cost. La sfida collegata è ovviamente quella di migliorare i servizi da garantire a chi ci sceglie per trascorrere le proprie vacanze».
FRANCESCO DEL DEO: «SOLIDE BASI GRAZIE AL RISANAMENTO FINANZIARIO». «Dal punto di vista amministrativo i propositi della nostra amministrazione sono moltissimi. Tuttavia, ogni progetto deve necessariamente basarsi su conti il più possibile in ordine. Questa è dunque la priorità da tenere costantemente presente. Il risanamento di bilancio che abbiamo perseguito in questi anni costituisce infatti l’indispensabile presupposto di ogni attività futura: finora lo stato di salute finanziaria dell’ente non ci consentiva di fare più di quello che abbiamo fatto, che non è certo poco, anzi. Con una ulteriore operazione relativa alla società Torre Saracena, nel 2018 contiamo di ridurre in maniera rilevante l’indebitamento del comune portandolo da 28 a 7 milioni: sono cifre importanti, visto che siamo partiti da una cifra equivalente ai 55 miliardi di vecchie lire. Un’opera di risanamento portata avanti senza aumentare le tasse ai cittadini, coscienti della crisi economica che penalizza le famiglie».
GIACOMO PASCALE: «VIA L’IMMAGINE LOW COST, UNIFICARE I SERVIZI. SERVONO AZIONI CORAGGIOSE MA CONDIVISE». «I miei obiettivi per il 2018 sono quelli ben noti. Spero di ottenere finalmente l’aumento di personale per gestire in maniera più serena l’ordinaria amministrazione, che a causa dell’emergenza-sisma è stata prevedibilmente trascurata. Conto di ripartire con alcune opere pubbliche: il banchinamento dell’approdo turistico, per il quale è stata indetta la gara, e la realizzazione dei loculi al cimitero. Altro progetto da far partire è la riqualificazione della zona 167 dove temporaneamente abbiamo dovuto organizzare un’area di stoccaggio per le macerie del sisma e i detriti degli alvei. Inoltre voglio partire con l’avviso pubblico per l’individuazione dei terreni privati al di fuori della cintura urbana per creare una rete di parcheggi per il progetto sulla mobilità sostenibile che rappresenta il punto principale del programma col quale mi sono candidato. Per quanto riguarda l’intera isola, il mio auspicio è che si prenda consapevolezza che vanno fatte azioni forti e scelte coraggiose, che possono essere compiute da soli, a partire dal nuovo piano urbanistico territoriale da proporre al Consiglio regionale come norma-stralcio all’interno del piano territoriale regionale, e appunto la messa in moto di un progetto di mobilità sostenibile esteso a tutta l’isola, che come dico sempre è il primo, vero e unico grosso problema di Ischia. È inutile promuovere l’isola nel mondo e poi presentare ai visitatori un letto di lamiere. Inoltre è ormai indifferibile un progetto di riqualificazione complessiva: basta con il low cost, perché in tal modo gli imprenditori non svendono soltanto i loro posti-letto, ma svendono l’intera isola. Impensabile avere il limite minimo di 40 euro al giorno per ospitare uno sfollato in albergo, e poi fissare tariffe turistiche giornaliere per meno della metà. Dobbiamo dunque puntare a una maggiore qualità nelle fasce di visitatori da attirare. Meno camere, più servizi. Con i miei colleghi mi auguro che nel 2018 si possa guardare a Ischia come un unicum, a prescindere dalle divisioni amministrative o dalle preferenze relative all’ipotesi del Comune unico. Puntiamo subito all’unificazione delle tariffe taxi, e unifichiamo i servizi principali, visto che è assurdo mantenere sei tariffe diverse, sei aziende per la nettezza urbana e via dicendo. Inoltre, il turismo culturale cresce a un ritmo del 9% all’anno, mentre il nostro patrimonio giace in gran parte trascurato se non abbandonato. Questi obiettivi sono facilmente realizzabili, e lo potremmo fare nell’immediato se decidessimo di entrare in una visione comune e condivisa. Serve soltanto la volontà politica. Nell’immediato, comunque, la ripartenza passerà necessariamente dalla nomina del commissario alla ricostruzione».
GIOVAN BATTISTA CASTAGNA: «SCUOLA E RICOSTRUZIONE POST SISMA. A BREVE RIDISEGNEREMO LA ZONA ROSSA». «Il primo auspicio è soprattutto umano: spero che il 2018 porti serenità nelle famiglie di Casamicciola fortemente provate da un anno duro e drammatico. Penso soprattutto ai bambini, che sicuramente stanno accusando più di tutti la sofferenza e le difficoltà provocate dal sisma che ha colpito la nostra comunità. Del resto il mio primo obiettivo è la scuola: dobbiamo consentire la ripresa delle attività scolastiche sul nostro territorio, perché ogni comunità nasce intorno all’educazione scolastica, che preserva l’identità locale. Dobbiamo inoltre ridisegnare la zona rossa, permettendo così a coloro che dispongono di un’abitazione agibile in quell’area di poter fare finalmente ritorno a casa, e compiendo un piccolo passo verso una difficile normalità. La ricostruzione è comunque l’obiettivo a cui ci dedicheremo col massimo impegno durante il nuovo anno».
ROSARIO CARUSO: «PUC, DEPURATORE E AREA ECOLOGICA TRA LE PRIORITÀ. PRESTO ALTRE SORPRESE POSITIVE». «Per il 2018 abbiamo tre priorità: innanzitutto, a breve adotteremo il Piano urbanistico comunale (Puc), quindi stiamo procedendo nell’aggiornamento dello strumento urbanistico, avviato qualche anno fa. Siamo ormai in dirittura d’arrivo: dopo l’adozione del Puc, avvieremo l’iter per la successiva approvazione. La seconda priorità è la chiusura della procedura per l’affidamento della progettazione del depuratore per poi passare all’affidamento della realizzazione: di conseguenza, il 2018 dovrà segnare l’avvio dei lavori di questa importantissima infrastruttura a Sant’Angelo. Terza priorità che ci poniamo come amministrazione è quella di riuscire finalmente ad avere a disposizione un’adeguata area ecologica per poter avviare una seria raccolta differenziata: è risaputo che abbiamo tuttora grandi difficoltà nello svolgimento del servizio di nettezza urbana. Ciò è dovuto proprio al fatto che non abbiamo una vera isola ecologica dove poter allocare i materiali in maniera differenziata. È una sfida che dobbiamo sostenere nel corso nel nuovo anno, ma soprattutto dobbiamo cercare di vincerla, avviando un percorso che ci porti a raggiungere e superare i livelli della differenziata ottenuti quando avevamo a disposizione la precedente isola ecologica. Al di là di queste tre priorità, spero di poter dare nei primi mesi del 2018 altre notizie positive in merito ad alcune problematiche del nostro territorio per la cui risoluzione stiamo lavorando. Per ora non voglio anticipare nulla, annunceremo tutto quando saremo dell’ufficialità. Sono convinto che sarà una piacevole sorpresa, perché potremo risolvere alcuni problemi atavici di cui il nostro Comune ha sempre sofferto».