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ATEC e divieto di sbarco 2019, chiesto un incontro ai sindaci

ISCHIA. Una cosa è certa, ai trasportatori isolani una cosa che non fa difetto è la perseveranza. Il presidente Giovanni Lombardi e il direttivo dell’ATEC, infatti, hanno inoltrato una nota ai sindaci dell’isola d’Ischia in merito al divieto di sbarco per il prossimo anno solare. La comunicazione indirizzata ai primi cittadini, di fatto, rappresenta semplicemente una “seconda puntata” di quanto già prodotto e proposto, purtroppo con scarsi risultati (il ministero competente ha preferito optare per il solito copia e incolla del dispositivo emesso negli anni passati) per la stagione turistica che è appena andata in archivio. Ma che cosa chiedono di preciso i trasportatori della nostra isola su una tematica così delicata?

La nota esordisce con Lombardi & co. che lanciano il primo appello ai destinatari: “Egregi sig.ri Sindaci, in riferimento alla proposta inviatavi in data 3I/0L/2018 a mezzo PEC ed alla successiva comunicazione contenente le puntualizzazioni sulla nostra proposta di modifica al divieto di sbarco per l’anno 2018, con la presente chiediamo alle S.V. un incontro per ridiscutere la problematica precedentemente evidenziata in modo tale che sia presentata al Ministero una proposta concreta e soprattutto condivisa da tutte e sei le amministrazioni dei comuni che compongono la nostra isola. Ci teniamo a sottolineare quanto sopra detto in quanto ha destato più di qualche perplessità il comportamento di alcune amministrazioni comunali che durante l’incontro tenutosi presso il comune di Forio alla presenza di tutti i Sindaci dell’isola ove all’unanimità hanno espresso parere favorevole alla nostra proposta di modifica al divieto di sbarco e circolazione per l’anno 2018 presentandola ed approvandola in primo momento in giunta comunale per poi modificarla in un secondo momento senza però fornirci spiegazioni in merito a tale decisione nonostante avessimo richiesto un incontro per illustrare nuovamente le nostre buone intenzioni. Come ben noto a tutti la situazione economica della nostra isola non versa in ottimo stato di salute anzi vive un periodo delicato che ha visto, con l’evento sismico dell’agosto 2017,generare una situazione a dir poco preoccupante sotto molteplici aspetti”.

Nel passaggio immediatamente successivo i trasportatori isolani rincarano la dose: “Quotidianamente le aziende che operano sul territorio della nostra isola si trovano a dover combattere una concorrenza spietata da parte delle aziende che hanno la loro sede sulla terraferma. Riteniamo, pertanto, che sia compito delle amministrazioni locali provare a tutelare l’economia delle aziende che operano sul territorio isolano ed il solo modo, consentito dalla legge per mettere in atto quanto sopra detto e quindi per tutelare la categoria degli Autotrasportatori isolani ci è ‘offerto’ dall’Art. 8 del codice della strada che può quantomeno limitare lo sbarco e la circolazione dei veicoli con determinate caratteristiche che non sono residenti sull’isola e nella regione Campania. Tutto questo per ribadirvi che Ie modifiche al divieto di sbarco da noi precedentemente proposte offrivano la possibilità di ridurre il traffico sulla rete stradale isolana aumentando in modo palese e sostanziale lo standard qualitativo di vita della popolazione isolana e dei milioni di turisti che ogni anno scelgono la nostra isola per trascorrere le vacanze”.

Poi i firmatari del documento arrivano a tirare le somme e dunque alle conclusioni: “Detto ciò chiediamo quanto prima un incontro con i sindaci per discutere in modo serio tale problematica (qualora riuscissimo a svolgere quest’incontro alla presenza di tutti e sei i sindaci contemporaneamente sarebbe l’ideale) in modo da presentare al ministero, per l’anno 20L9, una proposta valida e concreta auspicando che quest’ultimo Ia prenda in seria considerazione. Siamo stanchi e sconcertati pertanto chiediamo di essere ascoltati e supportati perché attraverso queste importanti cose passa il futuro di molte aziende isolane. Certi di un vostro rapido riscontro restiamo a disposizione per ogni eventuale e ribadiamo la nostra disponibilità al dialogo per qualsiasi tematica chiedendo al tempo stesso di essere presi in considerazione per quanto concerne le problematiche che riguardano la nostra categoria (limitazioni alla circolazione, piani traffico etc)”.

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