CRONACA

Al via i saldi, ma tra e-commerce e black Friday c’è il rischio flop

Gli sconti termineranno tra fine febbraio e inizio marzo, la preoccupazione del responsabile isolano di Confesercenti, Francesco Pezzullo

Partito il count down per i saldi. In Campania e dunque anche sull’isola di Ischia le vendite promozionali di fine stagione prenderanno il via sabato 4 gennaio. Quest’anno gran parte delle regioni partiranno tra il 4 e il 5 gennaio, con alcune eccezioni come Sicilia e Basilicata (inizio il 2 gennaio). Gli sconti termineranno invece tra fine febbraio e inizio marzo. In Campania fino al 3 marzo ci saranno le vendite promozionali di fine stagione. Anche quest’anno il periodo degli sconti arriva in un quadro generale dei consumi tutt’altro che spumeggiante, con i commercianti che sperano di dare una accelerata al trend e i consumatori che spingono per una liberalizzazione dei ribassi.

Solo qualche settimana fa Francesco Pezzullo, presidente zonale di Ischia della Confesercenti aveva messo nel mirino “Black friday, e-commerce e saldi”, rei di aver reso “magro il Natale per i commercianti ischitani”. “Con la giornata del ‘venerdì nero’ sconti e promozioni hanno permesso a tanti di fare i regali natalizi. Il problema, però – spiega Pezzullo – è che la maggior parte degli acquisti sono stati effettuati sulle piattaforme on line e non certo presso i negozi di vicinato”. Ed ancora: “Come se non bastasse nei primi giorni di gennaio cominceranno i saldi di fine stagione e per questo chi può rimanda gli acquisti di qualche giorno”. “Una situazione che mette in ginocchio il commercio sulla nostra isola”. Secondo i commercianti dell’isola, in ogni caso “I saldi invernali non bastano più a risollevare le sorti del commercio. Anche per quest’anno le previsioni non sono rosee”. Due i motivi: “La data di partenza delle promozioni al termine delle feste natalizie e di Capodanno è assolutamente inadeguata, avendo le famiglie già svuotato i portafogli tra regali e spese alimentari. E proprio per questo sono tantissimi i negozi che già hanno proposto delle promozioni, molti in via ufficiosa, proprio per fidelizzare i propri clienti”. Ed ancora “i consumatori hanno modificato profondamente le proprie abitudini, spostando gli acquisti verso l’e-commerce che registra crescite delle vendite a due cifre e che può godere di sconti liberi tutto l’anno”.  

CONSIGLI PER I SALDI:

Ecco alcuni consigli utili per scongiurare il rischio fregature:

Conservare sempre lo scontrino: i capi in svendita si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, si ha diritto alla restituzione del denaro (non a un buono).

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Nei giorni che precedono i saldi è consigliabile recarsi nei negozi per cercare il prodotto che interessa, segnandosi il prezzo; si potrà verificare l’effettività dello sconto praticato. Non bisognerebbe fermarsi al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi di altri esercizi.

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Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’ acquisto).

È consigliato servirsi nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto. Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

Non c’ è l’obbligo di provare i capi. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

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