Ali di farfalla contro la mano di un piromane
A cura di Antonio Ramaglia e Sara Fioretti
13 agosto 2023, un grosso incendio devasta circa nove ettari di macchia mediterranea colpendo una delle zone naturalistiche più belle dell’Isola del Tufo Verde. Dalla spiaggia di Citara si assisteva alla caduta di foglie di piante bruciate che mantenevano la loro forma e tentando di toccarle si dissolvevano in fuliggine nera. Era in corso la devastazione della parte alta dei Frassitelli e le colonne di fumo, a tratti interrotte dai lanci d’acqua suscitavano rabbia, desolazione, amarezza, tanta tristezza. Sentimenti molto forti in special modo perché il giorno prima avevamo battuto quel sentiero documentando la ricchezza di specie animali e vegetali nonostante l’arsura. Quella che agli occhi della maggior parte delle persone può esser sembrata sterpaglia era invece un laboratorio a cielo aperto di adattamento alla siccità, mimetismo, competizione tra prede e predatori, strategie di diffusione dei semi. Il sentiero dei Frassitelli è spettacolare e se lo si osserva con gli occhi del naturalista se ne apprezza l’unicità in ogni granello di roccia, in ogni foglia, in ogni animale. Ma il sentiero è anche tanta bellezza scenica, un panorama mozzafiato sulle isole Pontine e un tramonto che ha tutti i colori possibili. In ogni stagione è meraviglioso passeggiare ai Frassitelli e la fioritura delle ginestre ha qualcosa di magico che esiste solo lì, una distesa immensa di giallo dal profumo inimitabile. In ogni stagione una tavolozza nuova di colori e profumi. Gli unici che mancavano erano il colore nero e la puzza di bruciato, l’odore acre della stupidità.
Il vento era fortunatamente poco e le fiamme non sono state spinte ad attraversare il percorso, largo meno di un metro, perciò una parte dei luoghi si è salvata, per ora, ed è ancora possibile vedere con i proprio occhi le differenze tra la vita e la morte che un piromane può causare.
Ma la forza della vita è più grande di ogni cattiveria e al mattino successivo all’incendio abbiamo assistito ad un evento bellissimo: la nascita di una Farfalla Macaone che alle prime luci è uscita dalla sua crisalide ed ha spiegato le ali. E’ sembrato un segno inequivocabile della forza della Natura e perciò siamo corsi a liberare questa meravigliosa Papilio machaon (questo il suo nome scientifico) proprio lì dove il sentiero divide la vita e la morte, il monocolore nero dai colori pastello dell’estate, dove l’acre dell’aria si è fermato di fronte ai profumi delle ginestre. L’abbiamo chiamata Frassitella, è stata una emozione incredibile, quelle grandi ali gialle pronte ad affrontare la sfida della vita hanno cominciato subito a battere e l’abbiamo vista cabrare sul pendio della collina con la sicurezza di milioni di anni di evoluzione. L’abbiamo vista allontanarsi e poi restando fermi abbiamo visto muoversi intorno a noi tante altre farfalle e tante specie animali intente a fare scorte per l’estate.
L’Essere Umano è straordinario, ha saputo dominare il fuoco ed elevarsi in tutti i campi della conoscenza, nell’espressione più alta della nostra civiltà c’è un Tedofono che porta la fiaccola olimpica, atlete e atleti capaci di tale perfezione ginnica da camuffare la gravità che ci impedisce di librarci nell’aria. La grazia di una farfalla, la forza della nostra Frassitella e la perfezione di un atleta sono qualità che non apparterranno mai a chi danneggia la Natura. Un piromane non capirà mai il senso della Fiaccola Olimpica della pace, avrà tra le dita solo il suo fiammifero di morte.
I piromani dovrebbero essere giudicati dalla legge al pari di “terroristi”, ed il reato di terrorismo ambientale punito con pene severissime.
Personalmente sarei favorevole anche allo “spiedo” in piazza…