CULTURA & SOCIETA'

Anna Colucci raggiunge l’invidiabile età di 102 anni messaggi augurali per una gentildonna isolana

Socia onoraria di Fidapa e Garden Club Anna Colucci sempre orgogliosa dei suoi frattelli artisti Eduardo e Vincenzo e di suo nipote l’Arch. Sandro Petti per la loro apprezzata professionalità a Ischia, in Italia e nel mondo

La professoressa, la nobildonna, l’amica gentile e preziosa che tutti gradirebbero avere, Anna Colucci semplicemente, già centenaria, ha compiuto l’ 8 luglio scorso anni due oltre la numerazione record e si porta alla bellezza di 102 anni di età anagrafica , rara tappa di vita non alla portata di tutti. Anna Colucci vi è arrivata, anno dopo anno senza accorgersene, con la discrezione e la eccellente salute che l’hanno accompagnata in questa sua invidiabile e lunga esistenza fra noi, in società, in una famiglia dapprincipio, la sua, dove si respirava aria salubre e creativa in quanto famiglia di artisti giacchè i suoi fratelli Eduardo e Vincenzo valenti pittori ed ella stessa insegnante di musica ed apprezzata pianista.

ANNA COLUCCI ED I SUOI 102
ANNI PORTATI DA…REGINA

Un cammino ed uno stile di vita tranquilli confidando per sua cultura e formazione cristiana nella Provvidenza che pare non Le stia ponendo limiti. Ossequiare ed augurare ancora più lunga vita alla ultracentenaria Anna Colucci ci sembra bello e doveroso. Anche perchè affascinanti ricordi di quando eravamo piccoli e frequentavamo la sua casa, ci legano ad un passato che ora riaffiora nitido alla nostra mente. Infatti abbiamo chiara memoria, anche se sono ricordi di fanciullezza, della vecchia casa stile bohèmien, dove viveva, dai primi del ‘900, la storica famiglia Colucci, al secondo piano del caseggiato del ‘600 su via Luigi Mazzella, a due passi dal ponte aragonese e dalla casa natale di Carlo Gaetano Calosirto, ovvero San Giovan Giuseppe della Croce. Riferimeto quest’ultimo doveroso per la spiccata e notoria devozione che i Colucci nutrivano per il Santo isclano.

ANNA COLUCCI IN VATIOCANO
COL PAPA GIOVANNI PAOLO II

Era sul finire degli anni ’40, nel dopo guerra, quando il sottoscritto seguiva sua sorella Maria Lubrano a lezione di pianoforte in quella casa del vecchio Borgo di Celsa dal profumo antico ed aristocratico, ricca di caldi tendaggi color rosso bordaux e testimonianze d’arte pura, tra quadri di valore, lumi di artistica fattura, candelieri d’oro e d’argento, un bambinello del ‘700 napoletano, una madonna di pregio sotto una campana di vetro, un leggio di legno antico dorato, un vecchio violino, una chitarra, e primo fra tutti nella stanza da studio ed intrattenimento, un pianoforte verticale colore nero della Krauss Berlin, acquistato in Napoli dal capostipite della famiglia Giuseppe Colucci il 4 luglio del 1927, costato la bellezza di quattromila lire.

ANNA COLUCCI AL SUO
PIANIOFORTE KRAUSS BERLIN
ACQUSTATOLE DAL PADRE
GIUSEPPE NEL 1924

Lo dimostra una vecchia ricevuta su carta bollata ingiallita dal tempo di lire due, rilasciata e firmata dal titolare dell’accorsato negozio di strumenti musicali in Santa Brigida, sig, Guglielmo Corna. A guardia di tutto quanto, due simpatici cagnolini bassotti neri che a modo loro, in casa, per la famiglia Colucci rappresentavano col “dolce” abbaiare, gradita animazione e gioia di poterli avere tra i piedi. Ricordi di fanciullezza, dicevamo, che riappaiono chiari alla nostra mente, oggi che salutiamo i cento due anni dalla nascita di uno degli esponenti più rappresentativi di una emblematica famiglia ischitana di artisti a trecentosessanta gradi, la professoressa Anna Colucci , prestigiosa maestra di pianoforte e stimata insegnante di musica dagli anni sessanta, fino alla meritata pensione, nelle scuole medie di Ischia e Procida. Anna Colucci, la più “piccola” di sei figli: Angelo, Giulia (madre di Anna Maria, Carmen e dell’arch. Sandro Petti), Eduardo, Vincenzo e Totonno, ultima della famiglia, rimasta in vita ed in eccellente salute, attiva e con mille altre risorse per stupire ancora, sta ricevendo in queste ore gli auguri sinceri della lunga schiera di amici, colleghe del vecchio e medio passato ed ex alunni con la stessa intensità e calore di due anni fa, allorquando sul piano di sopra delle feste speciali del complesso Calise in Piazza degli Eroi a Ischia, in occasione dei suoi 100 anni, incontrò tanta bella gente accorsa da ogni parte dell’isola, da Roma e da Napoli per tributarle le proprie felicitazioni e gli auguri di continuare cosi come potettero ammirarla lucida, sorridente, compiaciuta e molta curata nel suo aspetto fisico.

ANNA COLUCCI ATTORNIATA DAGLI AMICI
MARIA FUNICIELLO, LUCA MAZZELLA,
LA NIPOTE ANNA MARIA PETTI ED
ELENA MAZZELLA

Insomma una Anna Colucci consapevolmente ancora motivata che tagliava il nastro augurale di un traguardo di vita che non finiva lì. Anzi continuava come sta continuando senza dar peso al tempo. Oggi sono 102 anni di vita vissuti fin’ora tutti di un fiato, segnando nel suo lungo percorso tappe importanti di natura professionale, sociale ed artistica, con pienezza di sentimenti e di valori, tanto da guadagnarsi di diritto un posto di rilievo nel libro della storia delle donne più stimate e ben volute dell’isola di Ischia. Da sempre ha coltivato amicizie importanti già quando, giovinetta, poco più che tredicenne, divenne allieva nello studio e nell’ uso professionale del pianoforte della maestra Maria Lanfreschi di Ischia, che constatati gli evidenti progressi della giovane pianista, la indirizzò a Napoli presso Carmela Chiarolanza della nota famiglia partenopea.

Ads
ANNA COLUCCI COL FRATELLO
PITTORE EDUARDO COLUCCI

L’esperienza napoletana della sua vocazione musicale davanti alla tastiera di un pianoforte si concluse successivamente al Conservatorio di San Pietro a Maiella dove si avvalse dei i preziosi insegnamenti del prof. Rizzo di cui conserva ancora un grandissimo ricordo. Anna Colucci, nel vigore dei suoi anni giovanili era molto coccolata dai suoi fratelli artisti Vincenzo ed Eduardo e non meno da Angelo il maggiore dei fratelli anch’egli pittore per diletto, e da Totonno che gestiva negli anni ’30 un rinomato stabilimento balneare al Lido di Ischia frequentato nei mesi estivi di punta, da quelle famiglie-bene napoletane e da altra bella gente in vacanza a Ischia. Anna, la signorina Anna Colucci per il suo aspetto signorile ed elegante, gentile e pacata nei modi, viveva la sua vita in società con la discrezione del suo carattere, mai sopra le righe, in linea insomma col suo modo di essere.

Ads
ANNA COLUCCI COL NIPOTE FRA MATTERA

Si faceva ammirare, lei professoressa di musica e pianoforte, nei salotti dell’epoca, alle feste serali che i fratelli artisti Vincenzo ed Eduardo organizzavano nella loro villa Rosica a Punta Molino a cui prendevano parte attrici come Anna Magnani, attori come i De Filippo, artisti come De Chirico, scrittori, pensatori, poeti e industriali come Buitoni. Ha seguito negli anni ’50 e ‘60 suo nipote architetto Sandro Petti nelle iniziative mondane con i Nigth Club Rangio Fellone e Castillo de Aragon. Fraquentava con la famiglia Buitoni il Monkey Bar sul corso vittoria Colonna ai tempi in cui Peppino di Capri iniziava la sua carriera di cantante di successo proprio in quel locale alla moda degli anni ’50.

ANNA COLUCCI CON SUA NIPOTE
ANNAMARIA PETTI FOTOGRAFATA
DUE GIORNI FA DA MASSIMO UNGARO

Ma Anna Colucci, personaggio ormai di prestigio della Ischia-bene, sapeva anche offrire la sua partecipazione diretta alle feste di folklore in costume d’ epoca da protagonista, da consulente e dispensatrice di idee ad hoc come la festa della vendemmia nel 1942, la festa del primo centenario del porto d’Ischia nel 1954. Lo spirito aperto ai valori della vita, la portano a girare il mondo per lo più in compagnia di sua nipote Anna Maria Petti, per vedere, conosce, vivere nuove realtà. Così arriva in Giappone nel 1973, in India nell’’80, in Egitto nel 1975,in Messico nell’84, a Capo Nord nel 1991, fino all’incontro con il Papa Giovanni Paolo che le apri il cuore a forme più forti di fede.

ANNA COLUCCI CON
SUO FRATELLO L’ ARTISTA
PITTORE VINCENZO COLUCCI
IN COSTUME D’EPOCA
SETTMBRE 1954

A proposito della fede, Anna Colucci cattolica praticante, da un decennio segue la messa domenicale direttamente da casa sua davanti allo schermo televisivo dove ogni sabato pomeriggio appare au Tele Ischia il sacerdote canterino di Monterone Don Pasquale Sferratore che celebra l’Eucarestia infilando nei vari passaggi della Messa, appropriate canzoni napoletane e italiane come “Mamma son tanto felice…” ispirandosi alla Madonna interpretate con la sua tuonante voce, in tema con le letture evangeliche. “E’ il mio sacerdote preferito, ci confessa compiaciuta Anna Colucci, Don Pasquale coniuga spirito, arte e canto in una messa in scena piacevole ed accattivante che ti fa vedere in terra il…paradiso”. Per la professoressa Anna Colucci non c’e incontro sociale e culturale ad ischia dove non si richiede la sua presenza. Sono tanti gli inviti che riceve, in special modo da Fidapa e Garden Club di cui è socia onoraria. Ha partecipato finchè le forze glielo hanno consentito. Vorrebbe presenziare ancora…ma ora sono le sue amiche ed amici che le vanno a far visita, trovandola nella sua accogliente casa seduta in poltrona, gentile e sorridente, proprie come si conviene ad una stimata nobildonna.

Foto Giovan Giuseppe Lubrano

antoniolubrano1941@gmail.com

info@ischiamondoblog.com

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex