CULTURA & SOCIETA'

ASSI, nasce a Piedimonte la mensa della solidarietà e del sorriso

“Dopo tante missioni nel Sud dell’Africa abbiamo deciso di contribuire alla solidarietà nell’isola d’Ischia e siamo arrivati a Piedimonte dove abbiamo aperto una mensa a favore delle persone svantaggiate”, così il presidente Raffaele Pace

E’ stata inaugurata domenica scorsa a Piedimonte la nuova sede dell’ASSI – Associazione solidarietà sociale isolaverde onlus – una realtà attiva da circa vent’anni sul territorio che promette di offrire un pasto quotidiano alle persone in difficoltà. “Dopo tante missioni nel Sud dell’Africa abbiamo deciso di contribuire alla solidarietà nell’isola d’Ischia e siamo arrivati a Piedimonte dove abbiamo aperto una mensa a favore delle persone svantaggiate”. Parla così Raffaele Pace presidente dell’ASSI che continua, “sono stati tanti i cittadini che hanno preso parte all’ inaugurazione della struttura che offrirà quotidianamente un piatto caldo non solo ai più poveri, ma anche a coloro che sono in cerca di compagnia e supporto umano”.

A partecipare all’iniziativa anche l’avv. Giovanni D Meglio, “siamo riusciti ad aprire questa mensa della solidarietà e del sorriso perché si rivolge a coloro che hanno bisogno non solo di una mano materiale ma anche di un sorriso, di qualcuno che possa sollevarli dagli affanni quotidiani. Quelli che la società chiama esclusi sono per noi importanti, ci danno la forza per andare avanti”. Le cuoche volontarie prepareranno ogni sera un piatto caldo tenendo conto della salutare dieta mediterranea, un menù vario e completo a seconda anche della generosità di chi potrà aiutarli tra salumerie, attività ricettive e residenti. Non è la prima realtà che, su tutto il territorio, promette di aiutare l’altro in difficoltà offerto un sostegno fatto soprattutto di derrate alimentari.

Basti pensare alla Catena Alimentare Nunzia Mattera che ad oggi dona sostegno a più di 80 famiglie dando una spesa completa ogni quindici giorni e alla mensa del Sorriso che opera a Casamicciola Terme e che, a Natale scorso, ha operato insieme alla Caritas Diocesana per offrire il pranzo della festa a chi non aveva una famiglia con cui condividerlo. Realtà belle che fanno ancor più bella l’isola che si apre al precetto lasciatoci da GIovanni Paolo II che, in visita sull’isola, disse “Ischia, ascolta, accogli, ama”. Nel Messaggio, diffuso il 13 giugno scorso, si sviluppa su due grandi coordinate: la descrizione delle nuove forme di povertà che ogni giorno sono sotto i nostri occhi, e l’azione concreta di quanti con la loro testimonianza possono offrire speranza.

Nel 2016, secondo i dati Istat, si stima siano state 1 milione e 619mila le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta, nelle quali vivono 4 milioni e 742mila individui. Rispetto al 2015 si rileva una sostanziale stabilità della povertà assoluta in termini sia di famiglie sia di individui. Dal Dossier regionale sulla povertà emergono dei dati significativi che fotografano una realtà non troppo distante da quella vissuta a Ischia. Il volto della povertà in Campania, infatti, ha oramai l’aspetto del disagio familiare diffuso, piuttosto che quello della singola persona che vive condizioni di totale esclusione sociale. I 2/3 delle famiglie che si rivolgono alla Caritas vivono con meno di 500 euro al mese e non sono in grado di affrontare alcuna spesa imprevista, ma i comuni possono essere sentinelle del territorio.

Foto Giovan Giuseppe Lubrano

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