CRONACA

Basta abusare del mare di Procida

Forte il grido di allarme sulle condizioni di vivibilità del mare che circonda l’isola lanciato dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli

Forte il grido d’allarme quello lanciato dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli, sulle condizioni di vivibilità del mare che circonda l’isola di Arturo che, con le sue insenature, le sue baie e le sue cale offre un rifugio di naturale bellezza, praticamente a costo zero, ai tanti “diportisti della domenica” che, in modo particolare in questi giorni di calura ferragostana, con natanti di ogni genere e dimensione, scorrazzano nel Golfo di Napoli.

“Il meraviglioso mare di Procida viene inquinato da troppi incivili e cialtroni. Dopo il caso dello studente che si riprendeva mentre gettava i rifiuti in mare aumentano i cittadini che si mobilitano contro gli inquinatori. Molti isolani infatti denunciano il pessimo comportamento di diversi turisti che, raggiunta l’isola in barca, gettano in acqua rifiuti di vario genere: assorbenti, buste di plastica, shampoo e via dicendo. Una situazione pessima che si aggrava ancora di più se si pensa che sono tantissime le persone che arrivano in imbarcazioni senza le apposite patenti, senza la dovuta conoscenza della geografia del luogo e delle norme da seguire in mare, mettendo a serio rischio la sicurezza di tutti”. Lo ha dichiarato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, che ha accolto le segnalazioni di alcuni residenti di Procida che hanno iniziato una vera e propria battaglia contro incivili e inquinatori

“Gli abitanti dell’isola – ha aggiunto Borrelli – lamentano inoltre la mancanza di controlli in molte aree marine. Nella Baia della Chiaia, ad esempio, residenti raccontano di una totale assenza di controlli da parte delle autorità che hanno reso l’area una terra di nessuno, dove ognuno si sente in diritto di fare ciò che vuole. Un paradiso come Procida va tutelato e difeso, soprattutto in estate quando c’è l’invasione dei turisti, ma anche di molti campani incivili. Chiediamo alle autorità locali e alla Capitaneria di Porto controlli più assidui e multe salatissime per punire questi cialtroni e fargli capire cosa significa il rispetto per l’ambiente proprio come è successo con lo studente che si divertiva a gettare i rifiuti in mare facendo una diretta sui social”.

Sulla questione è intervenuto anche Peppe Giaquinto, di “Procida in Movimento”, pronto a lanciare l’ennesima battaglia di civiltà, che dice: «Passano gli anni ma le scene che si presentano agli occhi sono sempre le stesse. Le nostre insenature invase da natanti piccoli e grandi che senza lasciare un soldo ci “ringraziano” con spazzatura, sversamenti, distruzione dei fondali, pericoli per i bagnanti. Purtroppo il solito copione, anche perché in questi anni nulla si è fatto per regolamentare un invasione che fa male al turismo stesso e all’ambiente».

Immancabilmente la discussione si è aperta sui social con tanti cittadini che rimarcano la necessità di maggiori controlli da parte delle Autorità competenti così come l’istituzione, a fronte del pagamento del relativo biglietto, di punti di ormeggio (parchi boe), peraltro già previsti, nell’ambito dell’istituzione dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, in grado di evitare l’ancoraggio selvaggio che contribuisce alla rovina del già fragile ecosistema marino.

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