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Elezioni, Scotto di Covella (Pd) ammette la sconfitta

 

PROCIDA – Nel post voto, sincero e schietto il commento del segretario del Circolo del Partito Democratico di Procida, Raimondo Scotto di Covella che dice: “Abbiamo perso. Il voto si può non condividere, ma si rispetta. E in queste elezioni politiche le urne ci impongono di stare all’opposizione, senza sé e senza ma. Certo il PD lascia un Paese migliore rispetto al 2013, e l’augurio per chi dovrà governare non può che essere quello di non disperdere quanto di buono fatto. Chi oggi esulta dovrà però mendicare l’appoggio delle altre forze politiche e venirne a capo non sarà facile.

Si aprirà una fase di rinnovo nel partito con l’obiettivo soprattutto di ricostruire il rapporto di fiducia con i cittadini. Noi ci abbiamo messo la faccia, sempre, provando a portare avanti le ragioni del Partito Democratico; localmente abbiamo tenuto e anzi, in termini percentuali, rispetto ad altri comuni siamo stati tra i migliori e per questo ringraziamo quanti hanno espresso il proprio voto a favore del Partito Democratico e della coalizione di centro sinistra. Come Circolo abbiamo quindi poco da rimproverarci e ringrazio la comunità del Partito Democratico e i nostri rappresentanti di lista, dalla più piccola al più grande, che si sono impegnati in questa campagna elettorale. Ripartiamo anche con il coinvolgimento di quei giovani che con dedizione, correttezza, educazione possano riportare uno slancio di entusiasmo all’azione del Partito Democratico. Di certo non ci faremo dettare l’agenda da nessuno e soprattutto da chi, come commissario, è stato già commissariato a pochi mesi dall’insediamento, pena una sonora sconfitta. Seguiremo lealmente, come abbiamo sempre fatto, le linee che il Partito, con i suoi organi sovralocali e in ragione del nostro Statuto, darà nei prossimi giorni. Una nota personale che forse a molti farà storcere sicuramente il naso. Al di là dei modi, delle persone, dei perché, ma i due Partiti presenti con una propria struttura sull’isola, PD e FI, sono stati gli unici a fare una campagna elettorale vera, sul territorio, a presentarsi sui seggi con i propri rappresentanti (dalle 7:00 e non alle 23 per seguire lo spoglio senza autorizzazione), a incontrare i cittadini e alcune associazioni di categoria. Nessuna polemica, ma la faccia mettiamola anche sul territorio e non solo su Facebook. E oggi che la campagna elettorale è finita, che le ricreazioni sono finite e le conte si sono fatte (che poi questi conti non mi sembra tornino pienamente anche perché si esulta solo a Procida, ma neanche tanto) bisogna iniziare anche a parlarsi. Come ho detto dal primo giorno di segreteria la guerra tra bande serve a poco. Già viviamo su un’isola, se poi ci isoliamo ancora di più non credo si facciano grossi passi in avanti. Il rinnovamento passa anche da un diverso modo di affrontare le problematiche e fare politica. È difficile? Impossibile? Chissà, ma resto sempre una persona che vede qualcosa, seppur piccolo, di buono negli altri”.

 

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