LE OPINIONI

«Caffè Scorretto» «L’indifferenza verso i malati oncologici»

L’afflato green degli isolani alla fine salterà fuori e farà tendenza. Tra l’estate che arriverà tra qualche mese, le navette rigorosamente spaziali a Lacco Ameno, eventuale programmazione di giornate ecologiche che saranno sparse un po’ qui e un po’ là sul territorio in vari mesi dell’anno e Ztl come se piovesse, siamo entrati in una nuova Era. Ormai lo abbiamo capito. L’isola d’Ischia non ha niente da imparare da altri, anzi è pronta per insegnare al resto del mondo che cosa si può fare per tutelare l’ambiente pure con qualche decennio di ritardo.

Ormai lo abbiamo capito. L’isola d’Ischia non ha niente da imparare da altri, anzi è pronta per insegnare al resto del mondo che cosa si può fare per tutelare l’ambiente pure con qualche decennio di ritardo. Possiamo giurarlo. Ci sarà chi, in un futuro non lontano, forse sarà pure chiamato a testimoniare il proprio impegno per la difesa dell’ecosistema, la guerra ai fiumi di lamiere su gomma e al cambiamento climatico

Possiamo giurarlo. Ci sarà chi, in un futuro non lontano, forse sarà pure chiamato a testimoniare il proprio impegno per la difesa dell’ecosistema, la guerra ai fiumi di lamiere su gomma e al cambiamento climatico. Qualcuno si è chiesto: chi si occupa del dissesto idro geologico e dei mali dell’isola? Una cosa alla volta, c’è una scaletta delle priorità da rispettare.

Ognuno ha i suoi problemi e gli tocca pure risolverli. Suvvia, quale Comune non ne ha? Forio, ad esempio, starebbe cercando risorse – altri 800 mila e più euro? Non lo sappiamo – da destinare al prossimo Natale, perché vige la regola aurea che il secondo deve essere meglio del primo. Intanto dal Comune capofila del Patto per lo Sviluppo che dovrebbe condurre l’esercito degli Enti locali isolani che lo hanno firmato nel 2015 verso 150 milioni di euro suddivisi in almeno 12 capitoli di spesa, dal dissesto idrogeologico – appunto -, al sostegno a economia, imprese e lavoratori, tutela del territorio e potenziamento della Sanità, dopo aver messo nella panchina della maggioranza il delegato del Sindaco Stani Verde al Piano Strategico, l’avvocato Enzo Di Maio, finora non sono arrivate notizie. Casamicciola è impegnata con i restyling, d’altronde c’è da pensare all’emergenza.

Forio, ad esempio, starebbe cercando risorse – altri 800 mila e più euro? Non lo sappiamo – da destinare al prossimo Natale, perché vige la regola aurea che il secondo deve essere meglio del primo. Intanto dal Comune capofila del Patto per lo Sviluppo che dovrebbe condurre l’esercito degli Enti locali isolani che lo hanno firmato nel 2015 verso 150 milioni di euro suddivisi in almeno 12 capitoli di spesa, dal dissesto idrogeologico – appunto -, al sostegno a economia, imprese e lavoratori, tutela del territorio e potenziamento della Sanità, dopo aver messo nella panchina della maggioranza il delegato del Sindaco Stani Verde al Piano Strategico, l’avvocato Enzo Di Maio, finora non sono arrivate notizie

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Il Comune di Lacco Ameno, invece, è finalmente riuscito a ipotecare il porto, gatta da pelare insieme alla preoccupazione su come spostare le attività commerciali a Villa Arbusto ogni volta che c’è una mostra e rinvigorire finalmente l’economia locale al collasso. Ischia, al contrario, è conquistata dalla smania di rilanciare la DMO che ancora sembrerebbe ferma ai box insieme ai tavoli tecnici mai convocati nemmeno per un brindisi. Barano e Serrara Fontana, non pervenute. In questo caos ordinato di ripetizioni seriali e annuali, di riproduzione sui numeri a caso sui flussi turistici in occasione delle feste la Consigliera Regionale Muscarà, qualche giorno dopo la notizia che ha riguardato la mozione sul potenziamento del Polo oncologico del Rizzoli, presentata e votata all’unanimità dal Consiglio, ha inviato la Pec ai Sindaci.

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«Che sia la vostra battaglia, adesso» aveva detto la Muscarà qualche giorno prima di inviare la missiva dal suo dominio digitale (la PEC, N.D.R.) ma per il momento dai domini locali non sono arrivate risposte, saluti o sventolii di fazzoletti. Il lavoro è tanto, troppo, e le organizzazioni comunali hanno ancora da riflettere su chi inserire, rigorosamente con concorsi ad hoc, per smaltire il proprio carico di responsabilità nel più breve tempo possibile. Slittamenti programmati di graduatorie, spostamenti di personale da altri Enti verso chi ne avesse necessità, compagni e relazioni, faranno il resto. Non si può far tutto, per giunta nel breve periodo. C’è bisogno di ordine, disciplina e indifferenza per fare le cose altrimenti si potrebbe rischiare il cedimento, solo dopo si potrà pensare al resto.

I malati oncologici? Beh, possono aspettare. Bisogna dirgli che c’è bisogno di tempo per i loro interessi, a loro che spesso ne potrebbero avere meno di poco

I malati oncologici? Beh, possono aspettare. Bisogna dirgli che c’è bisogno di tempo per i loro interessi, a loro che spesso ne potrebbero avere meno di poco. Forse, nel frattempo, si potrebbe semplicemente evitare di servirsi delle (ipotesi di) strumentalizzazioni che, precisamente, sono soltanto teorie inventate e sviste come ha rilevato Silvio Carcaterra in una sua recente risposta a chi aveva visto, nella presenza della Muscarà, la voglia di servirsi di chi combatte, ogni giorno, con un male che consuma istanti e possibilità.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci

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