CRONACAPRIMO PIANO

«L’assunzione dei vigili non s’ha da fare»

In un esposto trasmesso alle autorità competenti gli ex consiglieri di minoranza Ignazio Barbieri e Loredana Cimmino contestano le modalità con cui è stata approvata la delibera di giunta che di fatto dà il “la” all’entrata in servizio di nuove unità di polizia municipale nella cittadina termale. Ecco i motivi…

Gli ex consiglieri comunali di minoranza del Comune di Casamicciola Terme Ignazio Barbieri e Loredana Cimmino hanno indirizzato un esposto al segretario comunale, al Prefetto di Napoli, alla Stazione dei Carabinieri ed alla Procura della Repubblica un esposto che nasce da un atto che a loro dire sarebbe stato redatto dopo lo scioglimento del civico consesso.

Il riferimento è alla delibera di giunta municipale n. 84 avente ad oggetto “Assunzione agenti di polizia municipale per scorrimento di graduatoria”. Nello specifico i firmatari dell’esposto evidenziano un passaggio del decreto legislativo 267/2000 che evidenzia come “gli amministratori di cui all’art. 27 comma 2 devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di parenti o di affini fino al quarto grado”. La delibera, detto per inciso, avrebbe disposto di procedere all’assunzione a tempo indeterminato e full time di cinque agenti di polizia municipale e di tre agenti di polizia municipale a tempo determinato part time. Ma nell’elenco dei prescelti figurerebbero anche figure legate da gradi di parentela – benché in alcuni casi anche di quarto grado – rispetto a coloro che avrebbero votato l’atto.

Ignazio Barbieri e Loredana Cimmino ritengono che la delibera sia affetta da una serie di vizi tra cui: “La delibera è stata assunta senza che la giunta venisse regolarmente convocata anche informalmente in quanto l’assessore Carotenuto Filomena non ha ricevuto la regolare convocazione; la presenza nella graduatoria oggetto di scorrimento di ben due parenti per i quali espressamente la norma prevede l’astensione di ben due assessori presenti la cui assenza avrebbe di fatto reso impossibile l’approvazione del deliberato, di fatto hanno portato all’adozione dell’atto amministrativo e degli atti successivi e consequenziali in paleese violazione delle norme di legge vigenti”. Poi l’esposto si chiude con l’inevitabile richiesta: “Alla luce dei fatti esposti si invitano le autorità competenti ognuno per quanto di propria competenza ad analizzare i fatti esposti e ad assumere gli eventuali atti consequenziali”. Insomma, come si nota nemmeno il tempo di mandare l’amministrazione a casa e di iniziare di fatto la nuova campagna elettorale che già nella cittadina termale scoppiano i “fuochi d’artificio”. E l’impressione, andando a naso, è che siamo appena all’inizio.

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