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Ischia, strisce blu: scontiamo la pena di un peccato mai fatto

Alzi la mano chi ha capito come saranno differenziate le strisce blu nel Comune d’Ischia, anche perché una differenziazione in termini di costo già esiste, e da tempo, tra quelle indicate come  “zone centrali”, per le quali si paga un ticket di due euro per un’ora di sosta (mezz’ora 1 euro) e quelle definite “zone non centrali” quindi più periferiche,come ad esempio via delle Ginestre, via Foschini, via Cartaromana e poche altre, dove il costo di un’ora di parcheggio sugli stalli blu ha il prezzo di un euro ( 0,50 per trenta minuti ). Qualcosa cambierà, e purtroppo non in meglio, per chi possiede un’auto e deve recarsi in centro, quindi parcheggiare per sbrigare una commissione,ritirare un certificato, curare la propria salute presso uno studio medico. Occorre fare un passo indietro  e ritornare al Consiglio comunale di Ischia del lunedì scorso 13 novembre, ed in particolare alla discussione del quarto punto all’ordine del giorno – piano traffico e trasporti: discussione e determinazionicon l’intervento del Sindaco Ferrandino che annunciava ai presenti il pronto varo di un piano, quale iniziativa dell’Amministrazione in carica, circa la modulazione delle strisce blu, in particolare nelle zone centrali del comune capofila.  “Le strisce blu non devono essere intese soltanto come uno strumento per monetizzare un pezzo del territorio ma vanno interpretate anche come un deterrente contro l’uso di venire in centro con l’auto”, sono queste le parole del primo cittadino che precedevano gli interventi dei consiglieri. Ovviamente il  “deterrente” non può essere altro che quello di manovrare in rialzo l’asticella del prezzo, rendendo le strisce blu più care e quindi disincentivare il parcheggio anche in zone dove è necessario avvicinarsi per le necessità che la vita ci impone in termini di adempimenti, di scadenze, di obblighi civili,  ma anche morali.

Sull’argomento delle strisce ritorna lo stesso Sindaco,dichiarando in un’intervista dell’emittente televisiva Teleischia, di appena pochi giorni fa, che l’iniziativa non comporterà aumenti ma che, per il piano traffico e mobilità, è obiettivo dell’Amministrazione:  “procedere all’utilizzo di tariffe differenziate, prevedendo una tariffa più elevata a seconda se si parcheggia più vicino o più lontano dal centro come adesso accade ad esempio in via Alfredo de Luca dove la tariffa è più elevata, in modo da spingere i cittadini a non venire al centro di Ischia con l’auto e fermarsi un attimino prima”. Restiamo nuovamente confusi, perché si parla di utilizzo di tariffe differenziate in zone già definite di fascia A, quindi centrali, con parcheggio dal costo di due euro per ogni ora, così come d’altronde  avviene in altre strade centrali come corso Vittoria Colonna, via Pontano, via Antonio Sogliuzzo, e diverse altre, quindi con un prezzo già differenziato in aumento rispetto ad altre strade che rientrano in fascia B con prezzo ridotto alla metà per ciascuna ora. Ma allora se non è il prezzo a dover essere l’elemento discriminante quale altra variabile dovrà essere presa in considerazione? Che dire, forse soltanto che, almeno per il momento, avremo le tasche più tranquille ed è giusto che sia così, tenendo conto che un parcheggio mensile nella zona di residenza è passato nel giro di pochi anni dal costo di sette euro mensili a ben dieci euro e che inoltre i due euro richiesti per un’ora di parcheggio sono già al di sopra della media nazionale che si attesta sul prezzo di circa 1,50 di euro, per poi sottolineare la valida iniziativa di molti Comuni che permettono la prima mezz’ora di parcheggio gratis nelle zone centrali e di altri ancora che agevolano decisamente le persone con basso reddito e gli ultrasettantenni richiedendo soltanto un euro per l’intera giornata di sosta, ma non sono certamente queste le novità che abbiamo ascoltato, in quanto ritenute, probabilmente, troppo”welfare” e la musica non cambia di certo negli altri Comuni dell’isola. Sempre in tema di proposte, rimane invece in posizione “stand-by” l’assist lanciato per il piano traffico dai banchi della minoranza ad opera del senatore De Siano ( ma sembra trovare condivisione) circa una migliore regolarizzazione del transito dei mezzi pesanti su gomma, da indirizzarsi in prevalenza nelle ore notturne. Chissà quando ne parleremo di nuovo.

SI PUNTA ALLE STRISCE, MA IN REALTÀ RESTIAMO DEGLI SCONFITTI. Talvolta abbiamo la sensazione che, in politica, tutto rimanga uguale, talvolta questa sensazione diventa certezza perché comprovata dalle azioni che si mettono in campo e per le quali scontiamo gli errori. Si vuole disincentivare l’uso di arrivare al centro di Ischia con l’auto? va bene tutto, per carità: aree meno caotiche, più pedonali e quindi più vivibili, meno smog, perfetto! ma in tutti questi anni cosa si è fatto per delocalizzare gli uffici amministrativi dello stesso Comune che si adoperano ogni giorno per smaltire decine di pratiche?  dove sono posti attualmente gli uffici come l’anagrafe, lo stato civile, l’ufficio tecnico, l’ufficio tributi?  uffici che quotidianamente sono raggiunti da cittadini, privati o  professionisti per le pratiche da presentarsi presso l’Ente comunale; occorre continuare? allora parliamo dell’ubicazione del Comando di Polizia municipale: una zona off-limits, in pieno transito imbarco-sbarco, complementata anche da test cardiaco da sforzo tenendo conto degli innumerevoli  ripidissimi gradini che bisogna affrontare per raggiungere gli uffici preposti. La verità,quella nascosta dalla foglia di fico, è che oggi scontiamo la pena di un peccato che non ci appartiene, frutto di una politica “sonnacchiosa” e non responsabile che negli anni è rimasta a guardare, con scelte amministrative che si sono fermate ai proclami: poche auto in centro, più spazio, più verde! Sappiamo bene quanto vantaggio avrebbe tratto la centralità di molti spazi in termini di traffico e quindi di vivibilità se chi, posto al governo del paese, avesse utilizzato la strada dell’oculatezza delocalizzando una gran parte degli uffici della macchina amministrativa in alcune aule del Polifunzionale in via Morgioni e come oggi sarebbe agevole per noi utenti poter arrivare agli uffici sostando l’auto, forse anche gratis, negli enormi spazi che circondano la struttura, e non raggiungere via Iasolino n.1 cioè nel cuore del Comune.

NON SIAMO COLPEVOLI. Non siamo colpevoli di quello che andava fatto e che non è stato fatto, non siamo colpevoli del fatto che la futuristica “Cittadella”  e Centro congressi  Ischia di via Morgioni , frutto della lungimiranza di altri, sia diventata in alcuni spazi un luogo mercataro,  non siamo colpevoli di un costruendo parcheggio multipiano e centralissimo per il quale,  a nostra difesa, possiamo soltanto prendere in prestito le parole dell’architetto Renzo Piano:  “Una volta costruito non puoi tornare indietro. Lo scrittore può riscrivere una pagina, noi no. Quando si progetta  qualcosa bisogna aggirarsi sul posto e guardare nel buio anche se c’è luce”. Non siamo colpevoli di chi proclama “atti di coraggio” che potrebbero nascondere azioni  troppo restrittive e non vincenti. Non siamo colpevoli, ma scontiamo la pena di un peccato mai fatto.

Ennio Anastasio

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