Casamicciola, l’UdC chiede di ottenere l’assessorato
di Gaetano Ferrandino
CASAMICCIOLA TERME – Turbolenze, di svariata natura. Che, detto per inciso, le proteste e le polemiche in atto relativamente alle questioni attinenti il mondo scolastico, provvedono a far passare in secondo piano soltanto fino a un certo punto. Nel palazzo municipale Bellavista, nonostante l’imminente arrivo della bella stagione, non mancano i malumori ed i mal di pancia che, secondo quanto si apprende, in questo momento provengono soprattutto dal versante dell’UdC, che si aspetterebbe e pure a stretto giro un riassetto dell’attuale amministrazione comunale. I fatti sono questi: giusto o sbagliato che sia (a giudicarlo sia il lettore), gli uomini dello scudo crociato non sono affatto contenti dell’attuale status quo e ritengono di trovarsi ad avere un peso specifico assolutamente inferiore rispetto ad altre anime della maggioranza che hanno contribuito alla vittoria elettorale nel maggio 2014. E c’è ad esempio chi, come il commissario cittadino del partito, Parisio Iacono, non le manda a dire ed anche ieri è stato visto circolare in municipio con un diavolo per capello.
Il ragionamento è presto fatto. Il gruppo, come è noto, annovera due consiglieri comunali, il presidente del consesso Vincenzo D’Ambrosio e l’avv. Nunzia Piro. Tieni di qua tieni di là, alla fine si sono rotte le giarretelle e quelli dell’UdC hanno deciso che è arrivata l’ora di bussare alla porta del sindaco Giovan Battista Castagna e di chiedere l’ingresso di una persona di riferimento all’interno della giunta. Ieri sera la questione è stata nuovamente affrontata all’interno di una riunione più conviviale che riflessiva. Per la verità all’interno del gruppo c’è chi cerca ancora di tenere il freno a mano tirato, ma pure chi al contrario ritiene che bisogna riequilibrare gli assetti all’interno della maggioranza e che dunque per l’assessorato bisognerà andare inevitabilmente al braccio di ferro, costi quel che costi. Ma, come capirete, il problema è certo di non facile risoluzione. Se entra un nuovo esponente nella giunta, è chiaro che sulla carta deve uscirne uno di quelli attuali. Un vero e proprio “rompicapo”, una situazione di quelle davvero delicate ed incandescenti. La speranza, almeno di chi è al comando del vapore, è che il “vulcano” UdC possa continuare a muoversi sotto traccia, ma non ad eruttare da un momento all’altro. Perché, in tal caso, davvero potrebbero essere dolori.
I mal di pancia sono anche altri. Il gruppo in questione spinge perché il Manzoni sia ceduto, ovviamente ad una cifra congrua, alla Città Metropolitana. E anche su questo, come capirete, non c’è convergenza.
Ma non è tutto, si spingerebbe anche per l’assunzione dei vigili stagionali, i cosiddetti vigilini, ritenendo che ci siano le risorse a disposizione per poter procedere a mettere in campo i “rinforzi” almeno per il periodo estivo. Insomma, almeno sulla carta fuoco che cova sotto la cenere ma di certo piccole scosse telluriche che non possono assolutamente essere prese sottogamba.