ARCHIVIOARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Casamicciola revolution, esaminata la prima istanza di condono

Sembra una semplice determina, una delle tante. E invece il documento che a giorni sarà pubblicato  a cura dell’Ufficio tecnico di Palazzo Bellavista con la sottoscrizione del responsabile Vincenzo D’Andrea può essere definito “storico”, almeno per quanto riguarda le vicende isolane e in particolare del Comune di Casamicciola. Parliamo della determina sul tavolo dell’architetto D’Andrea, pronta per la firma, che dispone il pagamento degli oneri di urbanizzazione, costo di costruzione e indennità paesaggistica indirizzata  a un cittadino casamicciolese, il primo a veder esaudita la formale richiesta d’esame della propria pratica di condono edilizio, inoltrata  ormai più di vent’anni fa ai sensi della legge 724/1994 (altrimenti nota come la legge sul “secondo condono”, o anche il “condono Berlusconi”). Non esiste ancora l’ufficialità, ma la pubblicazione dovrebbe ormai avvenire a giorni. A un anno esatto dalla “rivoluzionaria” delibera n.67 del 15 aprile 2016, con cui vennero varati gli atti d’indirizzo per la definizione delle istanze presentate ai sensi della legge 47/85 e 724/94 che giacevano da decenni senza essere esaminate, inizia così a trovare concreta applicazione la tanto attesa svolta su un tema particolarmente sentito in tutta l’isola. Il Comune di Casamicciola realizzò tramite la delibera di giunta quello che il Comune di Forio aveva fatto passare tramite il consiglio comunale, con una differenza sostanziale: nella delibera votata dall’esecutivo guidato dal sindaco Giovan Battista Castagna non si parla del terzo condono, che avrebbe potuto vedere l’organo deputato ad avere l’ultima parole sulle pratiche – e cioè la Sovrintendenza – mettersi sulle barricate e non riconoscere la volontà dell’atto sottoscritto dalla classe politica. Così, anche grazie al decisivo impulso dell’assessore Anna Lucia Miragliuolo, delegata alla pianificazione urbanistica, si stabilì l’adozione di un modello procedimentale di semplificazione utilizzabile da tutti i cittadini legittimati ad ottenere il rilascio del provvedimento formale di sanatoria. In pratica, il modello di autocertificazione ha consentito lo snellimento della procedura, senza però trascurare i controlli sulla veridicità delle istanze, controlli da effettuarsi a campione per mezzo di sorteggio da esaurirsi entro il termine del 30 giugno 2018 e consistenti nella verifica delle autocertificazioni e delle autodichiarazioni prodotte dai cittadini. L’iter prevedeva che le pratiche venissero inviate, unitamente alla documentazione ed all’allegato modello di autocertificazione e autodichiarazione, all’organo preposto alla tutela del vincolo paesaggistico o degli altri vincoli e che il provvedimento formale di condono avrebbe dovuto essere emanato solo dopo l’espressione vincolante dei relativi pareri favorevoli. Il termine ultimo per la presentazione delle istanze era il 31 dicembre scorso: come si ricorderà, pochi giorni prima di Natale l’architetto D’Andrea e l’ingegner Grasso tennero un vero proprio corso accelerato di compilazione della pratica. Così avrebbe potuto definirsi la “sessione” d’incontri aperta al pubblico che si tenne nell’ufficio tecnico del Comune di Casamicciola: l’architetto Vincenzo D’Andrea  e l’ingegner Gaetano Grasso ricevettero infatti personalmente diversi cittadini casamicciolesi alle prese con la presentazione dell’istanza di condono edilizio mediante la procedura semplificata. L’iter  continuava col responsabile dell’area tecnica che, acquisiti i pareri favorevoli degli organi preposti alla tutela del territorio, previo parere favorevole della Commissione per il Paesaggio, avrebbe poi emesso la determina dirigenziale di pagamento delle somme dovute (appunto il costo di costruzione, i mezzi di urbanizzazione, l’indennità paesaggistica e conguaglio dell’oblazione) così come calcolato nelle tabelle allegate alla delibera, da versare in anticipo. Ed è proprio questa la fase in cui è arrivata l’istanza del cittadino in questione, destinata ad essere ricordata come la prima richiesta di sanatoria ad essere esaminata dall’amministrazione, riguardante un fabbricato per civile abitazione, per il quale il cittadino ha già provveduto al pagamento dell’importo per i diritti d’istruttoria. La somma totale dei costi di costruzione, urbanizzazione e indennità potrà essere versata tramite rateizzazione in quattro ratei semestrali di uguali importi, con il versamento immediato della prima rata e le successive tre rate a scadenza semestrale, ovviamente su richiesta del cittadino.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex