POLITICA

Castagna “chiama” i casamicciolesi: «La continuità sarà il valore aggiunto»

Domenica si vota per il rinnovo del consiglio comunale, il sindaco uscente della cittadina termale rivendica l’operato del bontà svolto e guarda al futuro in questa intervista a Il Golfo

Un’intera consiliatura. Si potrebbe definire un evento per Casamicciola che da anni non andava al voto alla naturale scadenza della consiliatura. Questo è uno dei meriti di Giovanbattista Castagna. Il sindaco in carica si ripresenta per il secondo mandato con la lista “per Casamicciola”. Nella sua squadra confermato il vicesindaco Silvitelli  oltre che Vincenzo D’Ambrosio, Angela Di Iorio, Gianfranco Mattera, Annunziata Piro e Stany Senese. New entry Giovanni Barile, Ciro Frallicciardi e Nuccia Carotenuto con Fenina Senese la rivelazione del momento. Presente anche la Lega con le candidature di Leonardo Miragliuolo e Vitale Pitone. L’amministrazione Castagna è stata segnata dal terremoto del 21 agosto 2017. Questo e tanto ancora abbiamo chiesto al sindaco. 

Sindaco, perché ha scelto di ricandidarsi? 

“In questi anni abbiamo fatto tante cose. Dal 21 agosto 2017, però, la nostra azione amministrativa è stata dettata dall’evento che ha segnato Casamicciola: il terremoto. Un evento imprevisto ed imprevedibile. Abbiamo ancora tanto da fare per questo tanti amici mi hanno chiesto di candidarmi nuovamente ed io, con onore e piacere, ho accettato. E poi abbiamo raggiunto dei risultati straordinari: sono oltre trent’anni che Casamicciola non andava al voto con un sindaco in carica. Ma non solo. Dopo il terremoto abbiamo cominciato un lavoro che dobbiamo portare a termine. Sono i nostri compaesani che ce lo chiedono. In questi primi cinque anni abbiamo gettato le basi per poter costruire un domani migliore che possa renderci ancor più orgogliosi di essere figli di questa terra. Il mio auspicio è di poterlo fare” 

Che cosa è stato fatto in questi mesi dopo il terremoto? 

“Non abbiamo mai ignorato la sofferenza che ha segnato il terremoto. E con questo principio abbiamo operato cercando di alleviare le sofferenze che il sisma ha segnato. Nella zona alta di Casamicciola, ad esempio, ci sono dei terreni che venivano coltivati. Dopo il sisma gli anziani che trascorrevano intere giornate nei propri fondi agricoli non potevano più accedervi. Subito abbiamo cercato di far tornare queste persone ad una ‘normale’ quotidianità consentendo loro di tornare nei propri fondi”. 

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A proposito di terremoto. In questa campagna elettorale non si parla altro che di sisma e ricostruzione. È la vera sfida per il futuro di Casamicciola? 

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“È vero. Perché l’architrave della prossima amministrazione sarà la ricostruzione. Il processo di ricostruzione rappresenta la possibilità di risolvere dei problemi che si erano incancreniti negli anni. Da parte nostra avevamo già affrontato la problematica dei condoni. Il terremoto, però, ha accelerato questo processo. È stato un vento drammatico ma ha prodotto delle azioni positive. Non solo un folle con questa affermazione. Il sisma, infatti, ci ha permesso di affrontare in modo concreto e reale il problema del condono, del riassetto urbanistico e della sicurezza. Tutti argomenti che non potevano più essere procrastinati”. 

Pio Monte della Misericordia. Che cosa ne sarà? 

“Finalmente siamo arrivati ad un accordo con i rappresentanti dell’ente morale Pio Monte della Misericordia che rappresenta il proprietario del complesso. Attualmente nella struttura, vasta circa 24 mila quadrati, trovano riparo i senzatetto. In futuro, invece, sarà una struttura termale e ricettiva, circondata da parcheggi interrati. Entro giugno ci siamo impegnati a al rilascio dei titoli autorizzativi in modo da poter avere dei tempi certi di recupero della struttura. Abbiamo finalmente dato una svolta a questo edificio sorto dopo il sisma del 1895 e divenuto la più importante struttura economica e civile dell’isola prima di diventare simbolo di trascuratezza. A chi parlava di operazione elettorale, abbiamo dato una risposta reale. Adesso è chiaro a tutti che il Pio Monte rinascerà a nuova vita diventando un polo turistico e termale che porterà una straordinaria ricaduta positiva in termini di indotto turistico ed economia su Casamicciola. Lavoreremo al progetto del waterfront, torneremo in possesso dell’Osservatorio e lo trasformeremo in un polo di assoluta eccellenza, non solo scientifico. E punteremo forte sulla promozione turistica, forti della nostra plusvalenza, rappresentata dal fatto di essere stati la prima stazione termale d’Europa.  E ancora, creeremo i presupposti per migliorare ulteriormente i rapporti e l’interazione tra cittadini e amministratori, per poter recepire al meglio e celermente idee e proposte”. 

Qual è il cruccio più grande? Che cosa in questa consiliatura non è riuscito a fare? 

“Mi è dispiaciuto non essere riuscito subito a fare delle assunzioni relativamente ai Vigili Urbani, nell’Amca e nella partecipata ‘Marina di Casamicciola’. Potenziare queste strutture significa far funzionare meglio la macchina amministrativa. La mia amministrazione però ha dovuto pensare prima al risanamento economico dell’Ente.Il problema economico finanziario era un argomento di cui cinque anni fa parlavano tutti, oggi che la mia amministrazione è stata in grado di portarlo a risoluzione, resta un fatto secondario per loro, per chi con matematico cinismo diceva cinque anni fa che ci volevano diversi decenni per portarlo a risoluzione. Abbiamo dimostrato che le cose non stavano così. Non ho dimenticato il 17 dicembre 2015, quando mi chiamò l’avvocato. Terracciano per comunicarmi l’esito del ricorso. Quando mi sono insediato le due partecipate del Comune facevano acqua da tutte le partii. Ebbene voglio ricordare che il loro unico atto fu il licenziamento dei dipendenti di Marina di Casamicciola, la messa in liquidazione, il mancato pagamento di oltre dieci stipendi, e la loro unica soluzione fu quella di rispondere davanti alla richiesta di pagamento dei sacrosanti salari: mangiate pane e pomodoro e andate in banca e fatevi fare un prestito. Loro. Noi abbiamo fatto ripartire l’Amca, oggi i dipendenti percepiscono gli stipendi regolarmente. Per l’altra partecipata, abbiamo firmato un piano di ristrutturazione e con propri mezzi risalirà nella difficile situazione economica finanziaria in cui era precipitata”. 

Com’è composta la sua squadra ovvero la lista ‘Per Casamicciola’? 

“La squadra crede tutta nel valore dell’allenatore. Mi hanno confermato la fiducia e la stima. Con tutti i componenti della lista ‘per Casamicciola’ siamo come una famiglia: siamo uniti e legati da idee comuni sul futuro di Casamicciola”.  

Nei primi cento giorni che cosa ha in mente di fare? 

“Siamo l’amministrazione uscente e per questo non avremo bisogno di colpi di teatro. Continueremo a lavorare così come stiamo facendo. Il nostro obiettivo è di continuare a lavorare per la ricostruzione di Casamicciola. Aspettiamo i risultati della microzonazione che dovrebbero essere pronti entro fine giugno. Da quel momento metteremo in campo tutte le energie per arrivare all’ordinanza della ricostruzione cosiddetta ‘pesante’. Mi batto per l’importanza della continuità amministrativa. In cinque anni abbiamo dovuto fare i conti con tanti ostacoli, senza mai mollare. E rimanendo compatti. Non è un caso che determinati soggetti abbiano lavorato fino alla fine con l’unico obiettivo di dividerci, fedeli all’unica strategia che ha sempre caratterizzato il proprio modo di far politica: mai che si costruisca, sempre e soltanto il “dividi et impera”. A noi interessa solo il bene della nostra comunità”. 

Solo qualche mese fa avrebbe immaginato gli attuali avversari politici? 

“Non mi aspettavo alcune situazioni che sono accadute alla vigilia della presentazione delle liste. In realtà non è successo niente per far succedere ciò che è successo. Può sembrare uno scioglilingua, ma è la verità. Purtroppo sono successi degli eventi per i quali non ho certo gioito. E lo dico soprattutto dal punto di vista umano. Ma non ho rimpianti. Ho con me una squadra forte che non mi fa rimpiangere nessuna assenza. Come in una squadra l’allenatore deve avere chiari gli obiettivi e farsi seguire da tutti. E questo è ciò che mi interessa” 

Qual è l’orgoglio di questi cinque anni? 

“È bello passeggiare per le strade del paese ed essere fermato da tutti ed additato come brava persona. Ci sono persone che mi fermano e pur avendo delle diversità di venute p contestando alcune azioni amministrative mi riconoscono, con onestà intellettuale, la forza, la costanza e l’impegno nell’amministrare Casamicciola. Quando vedo ragazzi che si appassionano alla politica ed anziani che mi fermano per strada: questi sono i momenti in cui sono orgoglioso e consapevole di aver lavorato bene per la mia comunità” 

Sindaco lei è ingegnere ed insegnante. Qual è il voto che agli scrutini darebbe alla sua amministrazione comunale? 

“Sono severo come docente. I miei alunni spesso mi dicono che sono all’ ‘antica’. Nel contempo, però, premio anche l’impegno e la costanza al di là del risultato. Credo di essermi comportato bene in questi cinque anni. Non ho mai abbandonato la nave. Anche in occasione del terremoto non ho mai mollato né fatto mancare il mio sostegno all’intero paese. Tutto poteva essere fatto meglio: tutto è migliorabile. Al netto di queste considerazioni la valutazione è buona”. 

Ed allora qual è il voto? 

“A scuola la valutazione buona è pari all’otto”.  

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