CRONACAPRIMO PIANO

Concorso a Forio, il Tar respinge il ricorso

La Quinta Sezione non ha accolto la richiesta di sospensiva di Filomena Mattera contro la graduatoria scaturita dalla selezione: festeggiano Sabina Conte e Mauro Pizzuti Miragliuolo

Il Tar ha deciso. Nessuna sospensiva nell’ambito della procedura di assunzione degli istruttori amministrativi, categoria c, tramite la graduatoria scaturita dal maxi-concorso indetto dal Comune di Forio l’estate scorsa. Il ricorso inoltrato da una delle concorrenti, Filomena Mattera, moglie del sindaco di Serrara Fontana Rosario Caruso, contro l’ente di via Genovino, era basato su un accesso agli atti in seguito al quale la ricorrente chiedeva la sospensione dell’assunzione per due dei candidati risultati nei primi undici posti, quelli cioè che sarebbero stati subito inseriti nell’organico comunale, precisamente Sabina Conte e Mauro Pizzuti Miragliuolo. Questi ultimi possono così tirare un sospiro di sollievo: ieri negli uffici del municipio sono spuntati pasticcini e spumante per festeggiare insieme agli altri dipendenti lo scampato pericolo.

La signora Mattera, pur idonea ma classificatasi immediatamente alle spalle degli undici vincitori, tramite il proprio legale di fiducia avvocato Funeroli contestava la “illogicità della valutazione” della commissione (composta da Domenico Barbieri, Antonio Aiello e Ciro Verde), in quanto nelle prove scritte i concorrenti in questione avrebbero redatto una determina in luogo della richiesta delibera. Questi ultimi, difesi dagli avvocati Raimondo Nocerino e Andrea Torino, insieme al Comune rappresentato dall’avvocato Angelo Clarizia, si erano costituiti in giudizio e avevano proposto i propri rispettivi ricorsi incidentali.

Nell’ordinanza del Tar si legge che che «non sussistono i presupposti per l’accoglimento della misura cautelare, tenuto conto che le valutazioni della Commissione non appaiono affette dai lamentati vizi di palese erroneità e illogicità, alla luce delle richieste della traccia d’esame e dei parametri di giudizio predeterminati»

I ricorsi erano stati discussi martedì scorso, e ieri finalmente la Sezione Quinta del Tribunale amministrativo della Regione Campania ha sciolto la riserva, respingendo l’istanza cautelare, e compensando le spese. Nell’ordinanza si legge che «non sussistono i presupposti per l’accoglimento della misura cautelare, tenuto conto che le valutazioni della Commissione non appaiono affette dai lamentati vizi di palese erroneità e illogicità, alla luce delle richieste della traccia d’esame e dei parametri di giudizio predeterminati».

Dunque, secondo il Tar il Comune di Forio in sostanza ha agito correttamente. Adesso, teoricamente la ricorrente potrebbe appellarsi al Consiglio di Stato, ma intanto, come lo stesso Tribunale ha ricordato nell’ordinanza, i contratti di lavoro dei candidati vincitori sono già stati stipulati.

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È questo dunque l’esito, almeno in primo grado, di una vicenda legata a una selezione caratterizzata da numerose polemiche sin da quando venne varato, nell’estate 2018, un primo concorso per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di sette istruttori amministrativi. Concorso che, dopo una serie di contestazioni da parte dell’opposizione consiliare foriana, venne annullata dopo che già erano state svolte entrambe le prove scritte previste.

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La candidata Filomena Mattera contestava i giudizi della commissione sugli elaborati di due concorrenti classificatisi tra gli undici vincitori del concorso per altrettanti istruttori amministrativi a tempo pieno e indeterminato

Qualche mese dopo fu poi indetto il successivo concorso, stavolta per ben 11 posti. Ed è cronaca recente la serie di polemiche che hanno caratterizzato l’iter che, dagli oltre novecento iscritti e gli oltre quattrocento candidati presentatisi alla prova preselettiva, è giunto a sancire lo scorso settembre la graduatoria poi oggetto dell’attuale contestazione in sede giudiziaria-amministrativa. Gli undici vincitori furono: Elisabetta Colella, Raffaele Cacciapuoti, Marilena Cigliano, Sabina Conte, Francesca Bianco, Simona Rubino, Giuseppe Caruso, Marisa Morgera, Mauro Pizzuti Miragliuolo, Antonietta Conti, Elia Agnese.

Polemiche e mugugni creatisi intorno a cognomi eccellenti, a legami familiari con esponenti della politica locale, non sono foriana, vantati da molti dei candidati: il tutto mentre il susseguirsi delle discipline legislative metteva a rischio anche le speranze degli idonei non vincitori, che confidavano nel provvidenziale scorrimento della graduatoria scaturita dalla selezione, in particolare gli idonei non rientranti tra i primi undici. Tuttavia, le ultime evoluzioni normative lasciano aperta la porta alla validità triennale della graduatoria, da cui anche gli altri enti potranno attingere per integrare i loro organici. Voci di corridoio (e non in senso figurato) pronosticano comunque per la consorte del primo cittadino di Serrara una futura assunzione lontano dal Torrione, magari proprio nel Comune montano. Ma è ancora molto presto per dare credito a previsioni del genere.

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