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Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, Cellammare non ce la fa

ISCHIA. La corsa si è fermata a metà classifica. L’avvocato Francesco Cellammare, presidente dell’Assoforense dell’isola d’Ischia, non ce l’ha fatta nell’impresa di portare un ischitano nel Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli. Ieri presso il Palazzo di Giustizia partenopeo le elezioni sono terminate dopo sei giorni di votazioni, decretando i venticinque nuovi componenti dell’organismo rappresentativo forense. Come si ricorderà, l’avvocato Cellammare si era presentato come candidato della lista “Evoluzione forense”, con a capo Armando Rossi, che dal canto suo è risultato eletto all’ottavo posto della graduatoria finale, con un totale di 1.566 voti. Il presidente dell’assoforense di Ischia si è invece fermato a quota 573, corrispondente alla cinquantunesima posizione sui 106 candidati totali: considerando che l’ultima eletta, Ilaria Imparato, ha conseguito 1130 voti, si evince che ne sarebbero serviti poco meno del doppio per aggiudicarsi uno scranno nel Consiglio dove  non è mai arrivato alcun esponente dell’isola d’Ischia, la cui ultima candidatura peraltro risaliva a vari decenni addietro.

C’è sicuramente amarezza per il mancato obiettivo, e francamente l’andamento iniziale delle votazioni non lasciava eccessivo spazio all’ottimismo. In più le condizioni meteo, che si sono mantenute critiche per l’intera settimana, provocando la sospensione di diverse corse nei collegamenti marittimi, non avevano certo incoraggiato l’afflusso dall’isola di numerosi professionisti, il cui voto era però considerato determinante per cercare di far eleggere Cellammare, il quale alla vigilia della tornata elettorale ha più volte sollecitato i circa cinquecento colleghi delle isole del Golfo, incitandoli a recarsi a Napoli per votare.

Tuttavia, negli ultimi giorni l’afflusso è stato discreto e il risultato numerico complessivo non è stato affatto disprezzabile. Comprensibile la delusione dell’avvocato Cellammare, che nella serata di ieri ha tuttavia commentato: «Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto, in particolar modo i Colleghi di Ischia e delle isole di Capri e Procida per aver dimostrato di esserci compatti nonostante il mare in burrasca, e gli amici napoletani che mi hanno dato una mano. Purtroppo è mancato quel valore aggiunto che doveva essere prodotto dalla squadra. Peccato perché era veramente la volta buona e il fronte delle isole avrebbe meritato finalmente di avere un proprio rappresentante in Consiglio che storicamente non ha mai avuto. Continuerò a battermi perché i nostri problemi di discontinuità e disagio territoriale siano risolti».

Nei programmi del professionista ischitano e di coloro che lo hanno supportato, l’elezione in Consiglio sarebbe stata fondamentale per l’accoglimento delle istanze da tempo avanzate dalla giustizia isolana, costantemente alle prese coi problemi tipici dell’insularità, a partire dalla mancanza di stabilità nelle nomine di funzionari e magistrati. L’accesso tra i venticinque eletti avrebbe avuto anche il sapore di un coronamento dell’intensa attività che Cellammare ha portato costantemente avanti per un decennio attraverso l’Assoforense locale, che di recente è riuscita a ottenere la nuova proroga triennale della sede distaccata, in attesa di un provvedimento legislativo di definitiva stabilizzazione. Adesso, però, c’è da assorbire il colpo della mancata elezione, e le sue eventuali conseguenze.

 

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Francesco Ferrandino

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