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Abusivismo edilizio, la Regione approva la legge “blocca demolizioni”

È stata definitivamente approvata dalla Regione Campania la legge regionale 19/2017, che reca “misure di semplificazione e linee guida ai Comuni in materia di Governo del Territorio”. Si tratta di un provvedimento che ha fatto discutere sin dalla sua genesi e che continuerà ad alimentare accesi dibattiti, rivelatori di quanto la problematica edilizia sia sempre “calda” sul territorio campano. È una legge che salva dall’abbattimento un numero rilevante di immobili abusivamente edificati, e che entro il prossimo autunno fornirà ai Comuni alcune linee direttive per regolamentare alcune misure alternative alla demolizione degli abusi. Si tratta in sostanza, come già altre volte è stato proposto, di dare ai Comuni la possibilità di acquisire gli edifici abusivi che non siano in contrasto con gli interessi urbanistici, ambientali o con l’assetto idrogeologico del territorio, per poi darli in locazione o alienarli, preferibilmente ai cosiddetti occupanti di necessità. Un provvedimento che quindi segna un altro passo, insieme al Ddl Falanga in via d’approvazione alla Camera, sulla strada del riconoscimento del fenomeno dell’ “abuso di necessità”.

Ai Comuni verranno indicati, nell’ordine, i parametri e i criteri generali di valutazione del prevalente interesse pubblico rispetto alla demolizione;  i criteri per la valutazione del non contrasto dell’opera con rilevanti interessi urbanistici, ambientali o di rispetto dell’assetto idrogeologico; la regolamentazione della locazione e alienazione degli immobili acquisiti al patrimonio comunale per inottemperanza all’ordine di demolizione, anche con preferenza per gli occupanti per necessità al fine di garantire un alloggio adeguato alla composizione del relativo nucleo familiare;  i criteri di determinazione del canone di locazione e del prezzo di alienazione ad onerosità differenziata fra le superfici adeguate alla composizione del nucleo familiare e quelle in eventuale eccedenza; i criteri di determinazione del possesso del requisito soggettivo di occupante per necessità, anche per quanto riferito alla data di occupazione dell’alloggio; i criteri di determinazione del limite di adeguatezza dell’alloggio alla composizione del nucleo familiare. Il vice del governatore De Luca, Fulvio Bonavitacola ha dichiarato: «Abbiamo dato indicazioni che riguardano il valore del bene e il valore della locazione laddove questo bene venga affidato a colui il quale ne era utente ad una certa data e rappresenti un soggetto riconducibile al novero di coloro i quali hanno uno stato di necessità abitativa naturalmente precisando che ci sono dei requisiti patrimoniali e reddituali, ma anche morali. Va detto chiaramente:  un mafioso o un camorrista non potranno mai essere destinatari di un alloggio di necessità».

Di tutt’altro avviso sono le associazioni ambientaliste.  Sauro Turroni, responsabile territorio dei Verdi, aveva sottolineato che «Il provvedimento di De Luca incentiverà nuovo abusivismo edilizio e i consiglieri regionali che hanno votato si sono resi responsabili di questo scempio. La devastazione di una parte del territorio campano è  sotto gli occhi di tutti: danni ambientali, paesaggistici ed economici incalcolabili e irreversibili. Ribadiamo: ha vinto ancora l’illegalità». Anche il Wwf ha attaccato senza mezzi termini l’iniziativa legislativa, che rappresenterebbe  «un pericolosissimo passo indietro nella lotta all’abusivismo edilizio in un territorio in cui il ciclo delle edificazioni illegali rappresenta una vera e propria piaga, oltre che uno storico business legato alla criminalità organizzata. Il provvedimento rischia di essere un pericolosissimo incentivo all’abusivismo oltre che favorire l’aggressione alle aree protette della regione che sono state nell’ultima settimana oggetto di un attacco senza precedenti da parte di criminali incendiari». Per questo l’associazione ambientalista chiederà al governo «di impugnare questa legge che rischia di aprire la strada ad una maxi sanatoria sul cemento illegale». Sulla stessa linea anche Legambiente, che ha definito la legge «uno strumento che favorisce l’illegalità e la cementificazione», per bocca di Michele Buonomo, presidente regionale.  «Mentre la Campania brucia, con migliaia di ettari inceneriti da roghi dolosi appiccati per interessi criminali, l’amministrazione regionale guidata da Vincenzo De Luca vara una legge che salva dalla demolizione migliaia di immobili abusivi», afferma Roberto Della Seta di Green Italia. In sintesi, la legge ha già i suoi tantissimi sostenitori, ma anche non pochi detrattori, a voler essere eufemistici.

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