CRONACA

Coronavirus in Italia, tremerà anche il turismo ischitano?

La notizia della diffusione del virus in Lombardia costringe a interrogativi legati al destino del settore della ricettività che tra poche settimane aprirà i battenti. Ci saranno ripercussioni? Lo abbiamo chiesto ad alcuni addetti ai lavori

La notizia è di ieri. Il Corona virus ha infettato alcuni italiani in Lombardia. 6 per la precisione al momento in cui scriviamo. La notizia ha destato preoccupazione in tutta Italia. E a Ischia, a poche settimane dall’inizio della nuova stagione turistica, ci si comincia a chiedere se le cattive notizie che arrivano dal nord Italia possono incidere negativamente sulla stagione turistica che preme per iniziare.

Le domande si accavallano frenetiche. Quale sarà la reazione dei viaggiatori di fronte alle notizie che provengono dalla Lombardia? Come reagiranno i turisti intimoriti da parole come “quarantena” ed “epidemia” e contagio che continuano a monopolizzare i talk show che si diffondono in maniera ancora più virale sui social network? Domande legittime che aprono scenari tutt’altro che certi. Per cercare di fare chiarezza e capire l’umore di chi ogni giorno ha a che fare con i viaggiatori che raggiungono l’isola abbiamo chiesto agli addetti ai lavori quali ripercussioni potrebbe avere questa notizia per il turismo ischitano.

Secondo Marco Bottiglieri se si dovesse avere qualche caso, magari non a Ischia ma anche nella nostra semplicemente nella nostra regione , rischieremmo di vedere compromessa la stagione turistica. “Il commercio e buona parte dei commercianti ischitani , in questo momento sono in letargo , e quindi non riusciremmo ad avere un riscontro di una eventuale psicosi legata al virus. Ma sicuramente le conseguenze sul comparto turistico sarebbero disastrose. Purtroppo le ultime notizie non sono rassicuranti, dobbiamo sperare nella buona sorte e in un sistema che possa prevedere ed eventualmente arginare i danni e le ripercussioni sull’economia. Anche una corretta informazione può contribuire a non diffondere panico ed evitare facili allarmismi”:

Per Luca D’Ambra – presidente di Federalberghi Ischia – gli scenari non sono di facile immaginazione. “Però c’è un dato di fatto: noi da un punto di vista turistico abbiamo ricevuto delle statistiche e delle previsioni anche fatte da analisti appartenenti a grandi aziende internazionali. Mettono in evidenza il fatto che per quanto riguarda il settore turistico avremo uno stallo fino a metà aprile, ma per una semplice questione matematica che riguarda la quarantena ordinata per arginare la diffusione del virus. Se l’infezione si allarga e i media aumentano la percezione del pericolo è chiaro la paura possa prendere il sopravvento e si concretizzerebbero delle situazioni poco piacevoli specialmente per il turismo, così come per tutto il compatto economico. Credo – aggiunge Luca D’Ambra – ci sarà una fase di notevole crisi fino a metà aprile che però potrebbe essere compensata in primavera inoltrata da una sorta di “effetto molla” a partire da aprile in poi in cui le frontiere saranno man mano aperte. Sicuramente questa notizia della presenza della diffusione del virus in Italia non ci fa stare sereni ed è probabile che sentiremo nuovi casi di infezione a breve. Credo quindi – conclude D’Ambra – che potremo prospettare una stagione con partenza in ritardo, con prenotazioni effettuate all’ultimo momento, cosa a cui eravamo già in parte abituati. Ormai il turismo è cambiato. I viaggiatori si sono abituati a non prenotare più con largo anticipo, ma sempre più spesso a pochi giorni dalla partenza. Ma credo, ad ogni modo, che sia troppo presto per fare le giuste valutazioni”.

Francesco Pezzullo della Confesercenti, analizza le ripercussioni delle notizie provenienti dall’Italia e dal mondo sul comparto commerciale: “chi ha fondato il proprio commercio prevalentemente sulla vendita di prodotti cinesi subirà un’inevitabile flessione. In Cina è tutto chiuso, si produce poco.

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Chi usa articoli cinesi ha seri problema in cCna e tutto chiuso si produce poco. Mentre l’artigiano e la qualità va avanti a gonfie vele.”

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