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Covid, ci risiamo: sull’isola superata quota 1.000

Sono 1.205 i positivi al coronavirus, è quanto emerge dal report settimanale dell’Associazione Ingegneri che conferma la (preoccupante) tendenza al rialzo. Cresce anche l’occupazione dell’ospedale Rizzoli, sei i pazienti ricoverati anche se nessuno in terapia intensiva. I casi si sono triplicati in quindici giorni

Chi pensava fosse tutto finito, o al limite temporaneamente accantonato visto l’arrivo della stagione primaverile, si metta pure l’animo in pace: ci toccherà convivere ancora con l’incubo del covid-19, che proprio non ne vuole sapere di andare definitivamente in pensione. E tutto questo nonostante lo stato di emergenza dichiarato dal Governo scadrà il prossimo 31 marzo senza essere prorogato. I numeri che purtroppo arrivano dall’ultimo report redatto e diffuso dall’Associazione Ingegneri Isola d’Ischia – aggiornato allo scorso 23 marzo – confermano una preoccupante tendenza che peraltro era “palpabile” muovendosi in giro per l’isola e chiacchierando con amici, conoscenti e parenti. Dopo che da circa 3.000 positivi si era scesi ai 358 di un paio di settimane orsono, ecco che la risalita è iniziata nuovamente in maniera inclemente. E soprattutto esponenziale dal punto di vista delle percentuali. E così ecco che la nostra isola ha abbondantemente sforato quella quota 1.000 che pensavamo non sarebbe più arrivata vista anche la stagione alla quale ci stiamo apprestando.

L’andamento degli ultimi sette giorni non è affatto incoraggiante: si contano infatti 820 nuovi casi di coronavirus a fronte di soli 297 guariti. Un saldo di 523 unità che sono andate a sommarsi a quelle già presenti. E il trend potrebbe essere ancora in crescita

A mercoledì scorso, quindi i contagi nei sei Comuni isolani sono arrivati a 1.205 e sono così distribuiti: 47 a Serrara Fontana, 56 a Lacco Ameno, 140 a Casamicciola, 219 a Barano, 320 a Forio e 423 a Ischia (che allo stato dell’arte risulta essere il Comune più colpito dalla diffusione del virus).

Il contagio corre veloce soprattutto nelle scuole e sui luoghi di lavoro oltre che, ovviamente, nell’ambito familiare. Attenzione anche all’andamento degli ultimi sette giorni, niente affatto incoraggiante: si contano infatti 820 nuovi casi di coronavirus a fronte di soli 297 guariti. Un saldo di 523 unità che sono andate a sommarsi a quelle già presenti ed hanno consentito di sforare la predetta quota 1.000. Tra l’altro, le statistiche che hanno una “accelerazione” ad ogni latitudine e longitudine lasciano intendere come il picco non sia stato raggiunto e il numero di positivi potrebbe crescere ancora già a partire dalla prossima settimana. E a proposito di parametri che schizzano, non poteva che peggiorare anche la situazione legata alla tenuta sanitaria. E’ infatti in aumento netto il numero dei ricoverati presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno: due settimane era il nosocomio era vuoto, oggi le persone che si trovano all’interno dello stesso sono sei. Anche se, fortunatamente, nessuno si trova in terapia intensiva e dunque versa in condizioni preoccupanti. In questo quadro a tinte fosche, l’unica nota lieta è rappresentata dal fatto che il numero dei decessi causa covid 19 non registra aumenti da diverse settimane. E con questi chiari di luna il dettaglio, va detto, è tutt’altro che trascurabile.

I contagi nei sei Comuni isolani sono così distribuiti: 47 a Serrara Fontana, 56 a Lacco Ameno, 140 a Casamicciola, 219 a Barano, 320 a Forio e 423 a Ischia

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Per il resto, come vi abbiamo già ricordato di recente, di fatto la campagna vaccinale sul territorio isolano si è praticamente arenata. Nell’attesa di capire se il Governo vorrà percorrere la linea della quarta dose almeno per i soggetti cosiddetti “fragili”, i dati riferiscono che l’82% della popolazione isolana è vaccinata con una dose, il 65% con due dosi e il 62% con terza dose. L’auspicio è che questa nuova risalita dei contagi possa rappresentare l’ultimo atto della quarta ondata in vista di un calo fisiologico previsto per la stagione estiva. Nel frattempo, però, al netto della conclusione dello stato di emergenza, abbassare la guardia potrebbe non essere una buona idea.

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In costiera sorrentina oltre all’aumento moderato dei positivi, si registra un anomalo aumento di casi di diabete post covid.
Del resto è ormai acclarato che le infezioni virali in generale, a volte possano far scattare, dopo la guarigione, malattie autoimmuni come, oltre al diabete, anche la tiroidite di hashimoto.
Per questo è tanto di guadagnato non ammalarsi, perché anche se il rischio di morire ormai si è quasi azzerato, quello di sviluppare malattie croniche da long covid resta alto.
Purtroppo non è ancora finito il tempo di azzerare le misure anti covid…

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